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Il Napoli affonda il Legia nella ripresa : 3-0 al Maradona

Il Napoli aveva un unico obiettivo per risalire la china nel Girone di EL, battere i polacchi del Legia, primi in classifica, grazie alla 2 vittorie di misura per 1-0 contro Spartak e Leicester, ma non certo irresistibili.

Ci è riucito nella ripresa, 3-0 grazie ai gol di Insigme, Osimhen e Politano, dopo un pò di sudore suppletivo e un primo tempo poco cattivo in zona gol, proprio per la difficoltà a sbloccare il risultato.

Gli azzurri hanno dominato gioco e gara per tutti i 90 minuti, anche se il gol non è arrivato presto, anzi molto più tardi di quanto dicano numeri e statistiche della partita (24 tiri, 17 angoli a favore, 70% possesso, 89% di precisione), sbloccata solo a 15 minuti dal termine e resa più equa dai gol del 2-0 e del 3-0 che hanno sancito la netta superiorità dei partenopei.

Con questi 3 punti il Napoli si piazza al 2° posto del Girone a pari punti con il Leicester, scavalcando lo Spartak e ritrovandosi a soli 2 punti dal Legia, che incontreremo alla prossima in Polonia.

Ma veniamo alla gara

FORMAZIONI e TATTICA

Spalletti, anche in vista del prossimo impegno in Campionato contro la Roma all’Olimpico, applica un pò di turn over in più, concedendo ad alcuni elementi, sino ad ora poco impiegati, una buona dose di minutaggio e sostituendo infortunati e squalificati con scelta quasi obbligata.

Ritorna Meret tra i pali, out Rui e Malcuit, i terzini sono l’instancabile Di Lorenzo (11 su 11 sino ad ora da titolare, oltre le gare in Nazionale) e per la prima volta Juan Jesus.

Gioca il recuperato Manolas (che purtroppo alla fine non ha retto e si è fatto male, oggi sapremo di più del suo infortunio muscolare) per Rrahmani con KK (anche lui sempre titolare da inizio stagione).

In mezzo al campo si rivede Demme, con ai lati Anguissa (un tempo a testa lui e Fabian) e Elmas, con Piotr out per un fastidio muscolare.

In attacco la staffetta Lozano -Politano prevede il messicano dall’inizio con Insigne e per la prima volta Mertens, dopo il non breve recupero post infortunio alla spalla, preservando un pò Osimhen, almeno dall’inizio, ma protagonista assoluto in corso di gara.

Luciano propone un 4-3-3 duttile, che nella ripresa muterà in 4-2-3-1 e per alcuni tratti finali in 3-4-3.

Juan Jesus terzino bloccato con Di Lorenzo con licenza di attaccare da destra con Lozano (ben 41% gli attacchi da quel lato), Demme a dirigere le operazioni davanti alla difesa, coadiuvato da Elmas e Anguissa. I 3 davanti con il compito di offendere e non dare troppi punti di riferimento agli avversari.

Il Legia sceglie la difesa a 5 come nelle altre gare di Europa League, un centrocampo foltissimo, composto da un quadrilatero tutto portoghese (Martins, Rafa Silva, Luquinhas e Josuè) in mezzo al campo e un falso nueve (Muci).

LA GARA

Dopo un breve inizio di studio il Napoli inizia ad attaccare la porta avversaria guadagnando i primi corner e facendosi pericoloso prima con Lozano (imbeccato da Mertens sul secondo palo, con uno splendido lancio da posizione Insigne), il cui colpo di testa ravvicinato non impensierisce più di tanto il portiere, impegnato da lì a breve da un tiro all’incrocio di Dries da posizione defilata.

Il Napoli continua il suo forcing, conquistando calci d’angolo (ben 11 a fine primo tempo) e sfiorando il gol al minuto 22 con una bellissima conclusione al volo di Mertens che fa la barba al palo.

Fioccano i corner, ci prova Lozano alla mezz’ora, imbeccato da Mertens, ma il suo diagonale trova pronto ad una gran parata il portiere della nazionale under 21 polacca Miszta.

Negli ultimi 15 minuti il Napoli rallenta, domina possesso e gara, ma non riesce a farsi pericoloso a ritmi non certo indiavolati.

Un primo tempo giocato con applicazione, ma con poca cattiveria realizzativa, nonostante almeno 4-5 palle gol nitide.

La difesa, poco impegnata fa il suo dovere, Di Lorenzo spinge e coadiuva Lozano, Elmas e Anguissa svolgono sufficientemente il compitino, i 3 davanti creano pericoli , ma non riescono a pungere.

Per Lozano le occasioni migliori, Dries fa benino al debutto stagionale, andando vicino al gol e fornendo preziosi assist, Insigne gioca e dialoga bene con i compagni, ma commette qualche errore di misura di troppo, perdendo anche qualche palla.

La frazione si chiude sullo 0-0 e impone di alzare i ritmi per tentare di sbloccare il risultato.

Nella ripresa il Napoli alza i ritmi e si fa subito pericoloso con Demme (gran tiro dal limite di collo esterno, che sfiora il sette) e Insigne, la cui conclusione a botta sicura viene respinta sulla linea di porta.

I primi 15 vedono ancora il risultato a reti bianche, nonostante lo sforzo e Spalletti ricorre ai primi 2 cambi, mandando in campo Fabian per Anguissa (cambio studiato a monte) e Osimhen per Lozano.

Mertens si sposta a destra, Insigne dietro Osimhen e Elmas a sinistra. 4-2-3-1.

Comincia un vero e proprio assedio alla porta polacca, con il portiere ancora protagonista su 2 tiri di Insigne, ci prova anche Dries, con palla di poco al lato.

Al minuto 72 entra Petagna per un Mertens generoso e ormai stremato. Poco dopo si infortuna Manolas e Spalletti lo sostituisce con Politano, tentando il tutto per tutto.

Difesa a 3 con Di Lorenzo e Juan jesus che si accentrano con KK, con Elmas e Politano esterno a tutta fascia e Insigne dietro Osimhen e Petagna.

Arriva inaspettata una ripartenza del Legia e il palo dei polacchi.

Un campanello d’allarme che scuote gli azzurri, che reagiscono e sbloccano la gara.

Politano la mette in mezzo per Insigne, che d’istinto fa partire un bolide fulmineo di controbalzo sotto la traversa, centrale ma imprendibile per il pur buon e reattivo n.1 polacco, trafitto dal grandissimo tiro del Capitano.

Una vera e propria perla.

Napoli in vantaggio.

Una volta sbloccata, la gara è tutta in discesa, prima è Osimhen a segnare, ma i fuorigioco, poi Victor  prende palla e da vero dominatore della prateria avanza imperioso, scambia con Insigne, si invola verso la porta sospinto dal vento e trafigge il portiere.

2-0

Gol spettacolare, di strapotenza fisica e da giocatore superiore di Osimhen, con preziosa assistenza di Lorenzo.

Un vero e proprio spettacolo vederlo in azione. OSIMHEN NON SI TIENE.

Entra Rrahmani per blindare per Insigne, che esce in standing ovation.

Nel finale sono ben 6 le conclusioni di Politano e Petagna, tutte molto vicine ai pali della porta.

Al sesto tentativo Politano, imbeccato da Elmas, si accentra e fa partire un sinisto mortifero e chirurgico che si spegne all’angolino.

3-0  finale.

Gli azzurri giocano alla grande la ripresa e ne escono vincitori, vittoria n.9 in stagione, oltre al bel pari a Leicester e alla sfortunata sconfitta con lo Spartak (unica gara non vinta giocata con grosso handicap).

Ora ci aspetta la difficile traferta all’Olimpico contro la Roma di Mourinho, che vorrà dimostrare che il cappottone subito dalla Roma B ieri in Conference sia un incidente di percorso non voluto, ma non arrivato a caso per la scelta di formazione scientifica, proprio per far riposare i titolari in vista della gara con gli azzurri.

#FNS

 
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