Facebook Twitter E-mail RSS
magnify
Home Notizie e Commenti Il Napoli torna a vincere al San Paolo dopo lunga attesa e batte Sarri 2-1
formats

Il Napoli torna a vincere al San Paolo dopo lunga attesa e batte Sarri 2-1

Il Napoli torna a vincere al San Paolo in Campionato dopo lunghissima attesa (19 ottobre, 2-0 al Verona) e ben 6 gare (4 sconfitte e 2 pareggi) e lo fa ala grande contro la acerrima “nemica” sportiva, il Piemonte e contro il suo ex allenatore, passato dall’altra sponda senza colpo ferire.

Un San Paolo caldo e con buona affluenza, nonostante le delusioni che gli azzurri hanno riservato ai propri tifosi da qualche mese a questa parte. poco meno di 40.000 spettatori, come contro il Liverpool (record 44.000 col Brescia), con Curve cariche (dopo un periodo di assenza pesante sono tornate finalmente a cantare e a sostenere con la Lazio in Coppa Italia martedì), giochi di luce (visti solo in occasione del saluto ad Hamsik) e tanto sostegno contro la capolista.

2-1 per gli azzurri, con le reti di Zielinski e Insigne nella ripresa. Rete finale di Ronaldo a 4 minuti (di recupero) dal termine della gara, per fortuna ininfluente.

Napoli senza 3 pilastri (KK, Allan e Mertens) e con Maksimovic che torna in panchina (ancora non al meglio, appena recuperato da un infortunio muscolare più problematico del previsto).

Piemonte con il tridente pesante, ben controllato dagli azzurri, che hanno concesso poco e niente agli avversari con una prestazione difensiva collettiva e di reparto molto attenta.

Alcuni punti chiave della gara :

- innanzitutto la seconda presenza di un vertice basso (Demme) che ha portato la quadratura del cerchio, come preventivato e ha consentito a Gattuso fnalmente di dare un senso al suo 4-3-3, veramente avvilente e poco edificante con Fabian centrale davanti alla difesa, che non garantiva copertura e poco ha offerto in fase di costruzione del gioco. Non a caso con l’equilibratore Demme abbiamo battuto Lazio e capolista in una settimana, vedendo una squadra che tiene il campo, ben schierata e senza più quelle falle centrali e quelle distanze tra i reparti che ci avevano fatto soffrire e inorridire.

- il ritorno del figliol prodigo Insigne, che dopo la Lazio a sfornato un’altra prestazione di livello, confermando che il suo periodo buio, che ahinoi lo accompagna in ogni stagione per circa 3 mesi (e oltre) è forse finalmente volto al termine. Da lui sono nate le occasioni più pericolose, il primo gol (tiro di sinistro da fuori destinato all’angolino, di collo, deviato da Sczesny con tap in vincente di Piotr) e il secondo, messo a segno con una girata volante in buona coordinazione su cross di Callejon (e deviazione di De Ligt).

- la squadra, che si è aiutata in campo con attenzione e determinazione, che ha saputo palleggiare senza errori (gravi) e che ha saputo colpire e affondare l’avversario al momento opportuno.

- l’uscita di Pjanic per infortunio a inizio ripresa e l’ingresso di Rabiot (Bentancur passava centrale), che ha tolto geometrie e sicurezze al palleggio avversario, con Bonucci e De Ligt che hanno cominciato a portare palla e ad impostare, senza il fulcro del gioco, il loro punto di riferimento, ossia colui che dovrebbe far girare tutto il gioco della squadra.

- la prestazione sopra le righe di un gran Manolas, coadiuvato da un buon Di Lorenzo e da una partita di sacrificio e altamente produttiva di Hysaj e Mario Rui (non vedevamo da tempo una partita così positiva dell’albanese, che aveva il temutissimo Ronaldo da controllare tra l’altro).

Un primo tempo molto tattico, in cui le squadre si sono ben comportate, chiudendo vicendevolmente gli spazi e una ripresa in cui il Napoli ha affondato il coltello, mettendo a segno il gol del vantaggio e chiudendo la gara in crescendo con Insigne (fatta eccezione i non proprio sereni minuti di recupero dopo la distrazione di Di Lorenzo e Meret su Ronaldo).

Una serata finalmente di gioia e di emozioni forti, come quella contro il Liverpool, ancora più emozionante e sentita per l’avversario e la vittoria ottenuta dopo tanta sofferenza.

Il Napoli scala qualche posizione in classifica, 3 punti che valgono doppio da questo punto di vista, che confermano una netta ripresa psico-fisica e soprattutto tattica della squadra e consentono agli azzurri di trovarsi a soli 4 punti dalla zona Europa (Milan e Cagliari), con la convinzione che i nuovi acquisti, funzionali e fondamentali (e anche bravi), possano consentire di guardare con maggiore speranza al futuro prossimo.

I 40 punti arriveranno presto, questa è la sensazione (se si resta sul pezzo con la testa), poi si vedrà se sarà possibile raggiungere l’Europa anche attraverso il posizionamento in Campionato.

Più difficile la Champions contro la Roma e una splendida Atalanta (ma qua già ci avevamo fatto la bocca putroppo).

Il Napoli è ripartito e difficilmente (col nuovo e ritrovato assetto), a mio avviso, deciderà di fermarsi ancora.

#FNS

 
 Share on Facebook Share on Twitter Share on Reddit Share on LinkedIn
No Comments  comments 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>