Il Napoli batte 1-0 la Lazio con rete del Capitano Insigne e conquista la semifinale di Coppa Italia, che disputerà con gara di andata e ritorno, previste (salvo spostamenti) per il 12 febbraio e il 4 marzo, contro la vincente tra Fiorentina e Inter.

Gara importantissima per la conquista dell’Europa (e casomai di un titolo) attraverso la porta di servizio, considerando le difficoltà attuali e la classifica deficitaria del Campionato, che ci vede attualmente a 6 punti dall’Europa League (distanza non incolmabile, ma difficilmente raggiungibile dal Napoli recente).

Per ora Insigne, che ha disputato una stagione ben al di sotto delle sue potenzialità, con i suoi 3 gol (2 col Perugia , entrambi su rigore) ci aiuta a conquistare la semifinale, obiettivo che mancava all’appello da 3 anni (ultima disputata nel secondo anno di Sarri e persa con il Piemonte, fuori ai quarti nelle ultime 2 per mano di Inter e Milan).

Una partita finalmente sopra le righe del Capitano azzurro, che col grande apporto del San Paolo (sono tornate le Curve a cantare e sostenere) è riuscito, complice una buona dose di fortuna (che aiuta gli audaci) e il sacrificio di tutta la squadra, a portare a casa risultato e qualificazione.

La “ciorta nera” (scivoloni, errori marchiani, pali, decisioni arbitrali sfavorevoli) in Campionato, grazie anche alla prestazione vogliosa e ardimentosa della squadra, ci ha abbandonato per una volta, con la Lazio che sbagliato un rigore, ha preso 2 pali (anche noi, ma è ormai la regola) e ha visto l’annullamento di 2 reti per fuorigioco.

Gli azzurri in 10 per doppia ammonizione di Hysaj, tra l’altro, sono andati in parità numerica per un plateale “vaffa” all’arbitro di Luca Leiva (dopom fallo fischiato su Zielinski, che non c’era), anche lui espulso poco dopo.

Con le squadre ridotte in 10 il Napoli è riuscito a tenere la porta inviolata con un pizzico di buona sorte e tanto sacrificio.

Buona la prova di Demme, titolare dal primo minuto (con Lobotka, uscito dopo l’espulsione di Hysaj per far spazio a Luperto), che ha dimostrato di essere quell’equilibratore che ci mancava a centrocampo, ristabilendo ordine e disciplina, che sinceramente sono avulse dalle caratteristische di Fabian Ruiz, che tornerà a fare finalmente la mezzala, il suo ruolo, non correndo più il rischio di essere esposto abrutte figure e prestazioni che non nobilitano le sue grandi capacità offensive.

Bravo Manolas a tenere dietro con la sua grinta, un reparto ancora orfano di KK e Maksimovic, rabberciato e con tanti elementi costretti all’adattamento in ruoli poco congeniali.

Il Napoli nelle Coppe va, come nel secondo anno di Benitez (semifinali di Coppa Italia ed EL raggiunte), ma ora deve risollevarsi in Campionato.

Il tifoso ha sempre sperato in una ripresa dopo le vittorie in Coppa, ma sino ad ora è rimasto scottato da prestazioni molto poco edificanti e sconfitte e passi falsi puntuali.

I nuovi arrivi , come sempre detto e sperato, daranno maggiore equilibrio e permetteranno ai propri compagni di riprendersi nei ruoli congeniali.

Il centrocampo , ridotto all’osso e privo di elementi dediti alla fase difensiva e all’ordine (con 3 mezzeali offensive e il solo Allan capace di portare la croce) è finalmente completo.

Il recupero degli infortunati agevolerà la ripresa, che a questo punto ci auguriamo ci sia, sperando che questa vittoria non sia l’ennesima occasione poi mancata.

La prossima gara non lascerà spazio a rilassamenti di sorta ovviamente, il Piemonte di Mister Sarri è il banco di prova giusto ed ideale, ma a prescindere da questa gara, in cui le motivazioni vengono da sole, non si dovrà mai più abbassare tensione e scendere in campo senza coltello tra i denti.

#FozaNapoliSempre