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Il Napoli esce indenne da Anfield ed è a un passo dalla qualificazione

Il Napoli, in un momento di caos totale, si compatta ed esce indenne da Anfield, riuscendo a bloccare il Liverpool sull’1-1, grazie ad una gara difensiva tatticamente perfetta ed a una prestazione di squadra e individuale di gran sacrificio, garra, attenzione e sudore.

Quello che vorremmo sempre vedere, al di là del gioco espresso, e che abbiamo visto di sovente in Champions e molto di rado in Campionato.

Già prima della gara erano arrivati segnali di distensione e i primi approcci di un riavvicinamento tra squadra e società, nonostante l’invio delle sanzioni ai calciatori fosse partito e giunto a destinazione, ma quel che conta è soprattutto la risposta della squadra sul campo, che ha dimostrato di aver ritrovato la testa giusta, anche grazie all’apporto del tecnico, al quale sono state riservate fin troppe attenzioni polemiche.

Ancelotti ha dimostrato serenità e buon senso in questa fase delicata, confermando di essere scafato uomo di calcio, sia per quanto concerne il campo, che per la gestione del gruppo.

Ha impostato una gara difensiva e tatticamente perfetta, ossia l’unico modo per tentare di uscire a testa alta dal catino di Anfield, seguito a menadito dai suoi giocatori , che non hanno lesinato impegno ed energie, eseguendo a menadito i compiti assegnatili, svolgendoli in maniera quasi perfetta.

D’altronde se l’allenatore si fosse accorto (l’ho pensato dopo a gara col Genoa in realtà) che la squadra non fosse con lui o che non seguisse, avrebbe sicuramente affrontato diversamente la situazione, ma evidententemente non era così e i fatti lo confermano.

LA GARA di ANFIELD

Ancelotti recupera 3 pedine fondamentali : Mario Rui, Manolas e Fabian Ruiz.

Deve fare a meno di Insigne e Milik (infortunati), oltre che di Malcuit e Ghoulam.

Ripropone Maksimovic terzino bloccato (un must contro il Liverpool), che si aggiunge alla coppia KK-Manolas, e sacrifica alla causa Callejon ,schierando Di Lorenzo per garantire maggiore copertura dal lato di Robertson e Manè.

Schiera Piotr sull’out sinistra davanti a Rui, per bloccare maggiormente anche l’altra fascia a Klopp (seppur priva dall’inizio di Alexander-Arnold).

Coppia centrale Allan-Fabian, con Lozano-Mertens in avanti per sfruttare le ripartenze.

Il Napoli paasa in vantaggio con Mertens, trovato da Di Lorenzo e scattato sul filo del fuorigioco (quastione di millimetri), che mette a segno un gol bello e fondamentale per l’esito della gara e il suo sviluppo, che è potuto continuare, grazie alla rete del vantaggio, sui binari escogitati e congeniali.

Il Napoli per il resto ha tenuto botta per tutta la prima frazione e nella ripresa, pur soffrendo e ripartendo di rado, sino alla rete del pari di Lovren , arrivata di testa su calcio d’angolo (da capire solo che ci facesse Dries su Lovren).

Da quel momento la fase più difficile, in cui gli azzurri non si sono disuniti, ma hanno serrato ancor più le fila, riuscendo ad arrivare al fischio finale sul risultato di parità.

Pareggio fondamentale per il Girone (ci basterà non perdere in casa col modesto Genk per ottenere la qualificazione, ma anche la mancata vittoria del Salisburgo col Liverpool potrebbe bastare) e soprattutto che fa morale e costituisce un puto di RI-partenza importante per ritrovare stimoli, prestazioni e risultati per il prosieguo della stagione.

Sicuramente il passo verso la qualificazione distenderà lo stato d’animo presidenziale ed è un buon viatico per tentare la risalita in Campionato e rientrare nelle prime 4.

I tifosi possono finalmente tirare un sospiro di sollievo, attendendo l’incontro tra squadra e Presidente di venerdì, e tornare a sostenere, come sempre fatto, la squadra, senza dover assistere a spettacoli deleteri, soprattutto come quello col Genoa al San Paolo.

Resettare questo periodo avvilente, sconcertante e surreale vale per la passione del tifoso molto di più di una vittoria.

Un ultimo pensiero.

Mai dobbiamo dimenticarci, al di là delle prestazioni, che la serie A non è un Campionato in cui puoi decidere di vincere e competere con le tue sole forze.

Ancelotti lo ha dichiarato, è vero, per iniziare con entusiasmo e per dare uno stimolo ulteriore ai suoi giocatori, non per buggerare i tifosi, ma credo si fosse dimenticato che in Italia non tutto dipende solo da te, anzi.

La partita con l’Atalanta ha lasciato strascichi nella voglia dei giocatori, nello spirito del gruppo, avvilito e smorto all’Olimpico, prima delle vicende di spogliatoio (e con tutte le atttenuanti del caso, rappresentate da precedenti prestazioni poco edificanti) che hanno momentaneamente finito per peggiorare la situazione, anche in classifica.

Vediamo di risalire la china tutti insieme e di raggiungere quantomeno le posizioni possibili, quelle che ci competono e dalle quali non possiamo restare fuori, perchè in tal caso la responsabilità sarebbe esclusivamente del Napoli.

#FNS

 

 

 
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