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IL NAPOLI SPRECA, EL SHAARAWY RINGRAZIA : 2-2 AL SAN PAOLO con il MILAN

Siamo evidentemente entrati in periodo natalizio, con il Napoli che regala un pareggio al Milan, dopo essere passato in vantaggio di 2 gol, gettando al vento l’ennesima occasione per rientrare nei giochi-scudetto, non approfittando ancora una volta del passo falso della Juventus (bloccata sullo 0-0 nel pomerriggio allo juventus Stadium dalla Lazio).

Il doppio vantaggio, targato Inler e Insigne…e Abbiati..non è bastato agli azzurri per avere la meglio su un Milan allo sbando (almeno in fase difensiva), che si giocava al San Paolo dignità e orgoglio, dopo un inizio di campionato a dir poco deludente, con una squadra in piena confusione tecnico-tattica, in cui la partenza dei “senatori” (Gattuso, Inzaghi, Seedorf e compagnia cantante) e dei “pezzi da 90″ (Ibrahimovic e Thiago Silva) ha creato non poche difficoltà al gruppo, rinnovato e ringiovanito, ma non ancora evidentemente pronto a sopperire alle pesanti dipartite.

Il Napoli poteva e doveva approfittare del momento buio degli storici avversari, avendo avuto, tra l’altro, la ghiotta occasione di dare il colpo definitivo alla “Allegri-band” (perche di “banda” si tratta, fatta eccezione per qualche talento individuale), sorretta ancora una volta dallo strepitoso e stupefacente El Shaarawy, che offre ad Allegri una alternativa tattica fondamentale, il “metodo all’egiziana” : Il Faraone avanti e 10 mummie dietro.

Le occasioni sprecate dagli azzurri per chiudere la gara, sono state veramente tante : si poteva chiudere la prima frazione di gioco sul 3-0 (e sarebbe stata tutta un’altra musica la ripresa), con Insigne che si è mangiato un’occasione colossale, solo davanti ad Abbiati, tentando l’assist al centro per Cavani, invece di battere comodamente il portiere, peccando di un insensato altruismo.

Nella ripresa sul 2-1, almeno tre le occasioni per chiudere la gara, con Maggio (non arriva di un soffio a chiudere in rete il cross basso di Hamsik che attraversa tutto lo specchio della porta),  con Cavani (Abbiati si salva miracolosamente di piede) e la più ghiotta per Hamsik (che allarga troppo il tiro di piatto destro a tu per tu  con Abbiati, calcio di destro condizionato da un rimbalzo anomalo della palla che si alza al momento dell’impatto).

Purtroppo la gara si doveva chiudere e il tentativo di gestirla nel finale ha punito gli azzurri con il gol del pareggio rossonero, arrivato attraverso un regalone della difesa azzurra, posizionata in maniera scellerata (la linea dei tre difensori era totalmente sfalsata al momento del passaggio filtrante di Robinho inseritosi abilmente tra le linee, con Gamberini che seguiva l’uomo in marcatura almeno tre metri dietro Cannavaro e Campagnaro, con quest’ultimo che tentava un improbabile fuorigioco, avanzando invece di marcare El Shaarawy, lasciato solo e indisturbato a battere comodamente De Sanctis).

Ma veniamo alla gara:

Mazzarri doveva rinunciare a Berhami (squalificato), proponendo nelle sue veci Dzemaili, oltre a Pandev (non recuperato dall’infortunio alla caviglia), schierando Insigne dal primo minuto (…recuperato dal suo infortunio alla caviglia). In difesa, lo schieramento a tre con Campagnaro (su El Shaarawy), Cannavaro (marca Bojan centralmente) e ancora una volta Gamberini sul centro-sinistra. Sulle fasce Maggio a destra e Zuniga, che torna dopo l’infortuni e 4 gare saltate a sinistra. In mezzo Inler e Dzemaili, con Hamsik e Cavani a completare il trio avanzato.

Allegri, obbligato a non perdere ed esortato dal suo Presidente, presenta un Milan a trazione anteriore, con una linea di difensori inedita e priva  degli esperti Abbate e Bonera (oltre ad Antonini) infortunati, con il giovane De Sciglio sulla destra, Mexes e Acerbi centrali e Constant a sinistra. In mezzo De Jong agisce da centrale, a protezione dei difensori centrali (quasi da libero avanti alla difesa, per garantire una migliore protezione alla novella coppia Acerbi-Mexes) e deputato ad imopostare l’azione dalle retrovie. La regìa in fase offensiva è , invece, affidata a Montolivo, con Nocerino pronto a dare una mano e ad allargarsi sulla fascia sinistra per tamponare sul nascere le velleità di Maggio. Dunque il c.t. rossonero attua la abituale mossa tattica ti tutti coloro che giocano contro gli azzurri, “bloccare le fasce laterali”, schierando, oltre a Nocerino a sinistra, Boateng, alto a destra, per disinnescare le sortite offensive di Zuniga. In attacco, come detto, Bojan viene preferito a Pato (e Pazzini) e El Shaarawi, ovviamente, confermato titolare. Restano in panchina Robinho, Emanuelson, Pato e Pazzini (un’artiglieria mica da ridere, ma finora deludente, se non inesistente).

Pronti via… e il Napoli, come accade spesso ultimamente, passa subito in vantaggio, grazie a un bolide ad effetto di Inler da lunghissima distanza, che cambia la traiettoria, ingannando un incerto e coperto Abbiati, che prende la direzione opposta della palla e si fa passare il tiro, che arriva (seppur con una parabola imprevedibile) cenralmente in porta. “Papera” del portiere e 1-0 per gli azzurri.

Il Milan tenta la reazione, sfruttando l’asse De Sciglio -Boateng sulla destra, grazie alla poca copertura di Insigne e alle difficoltà di Zuniga nel tenere il ghanese. Proprio da un paio di percussioni sulla fascia nascono altrettanti pericoli per gli azzurri, con un tiro a volo di Boateng alto sulla traversa e un traversone di quest’ultimo per Montolivo, che tira al lato da buona posizione (su di lui in ritardo Dzemaili, tenta la chiusura ala disperata in diagonale Campagnaro, favorendone l’errore).

Mazzarri si accorge delle diffficoltà di Insigne nella copertura su De sciglio e sposta Hamsik sulla sinistra, accentrando Lorenzo.

Il Napoli lascia il pallino del gioco al Milan, accorto in difesa e provando le congeniali ripartenze in campo aperto, ma alcuni errori di misura in fase di ultimo passaggio da parte di Hamsik, Cavani ed Insigne, vanificano pericolose azioni di rimessa, ben orchestrate da Inler, che giganteggia in mezzo al campo, galvanizzato dal gol iniziale (il primo in campionato con la maglia azzurra).

Alla mezz’ora arriva il raddoppio degli azzurri, con Maggio che crossa basso dopo uno spunto vincente su Constant dalla destra, per Insigne, che si gira in un fazzoletto e tira verso la porta, trovando la deviazione di Acerbi che inganna Abbiati, il quale si fa passare nuovamente e goffamente la palla sotto le gambe. 2-0 e palla al centro!!!

Il Napoli, a questo punto potrebbe chiudere la gara e, come detto, un minuto dopo il raddoppio si mangia il gol del 3-0 con Insigne.

Gol sbagliato…gol subito…la dura legge del calcio si ripropone ed il Milan nel finale di tempo accorcia le distanze con El shaarawi, lasciato solo inspiegabilmente dagli azzurri al limite dell’area (su di lui non coprono i centrocampisti, nè salgono i difensori), che indisturbato trova un gran tiro sul secondo palo, che si insacca nel sette alla sinistra di un incredulo ed incolpevole De Sanctis. Prodezza del giovane talento rossonero, favorita dlla distrazione della difesa azzurra. 2-1 e la partita, che poteva essere ormai chiusa, si riapre. Da polli a pochi secondi dalla fine del tempo subire il gol!!! 

La ripresa inizia con un Milan rinfrancato, che ci prova e mette in difficoltà gli azzurri, che a loro volta sprecano 3 nitide palle gol per chiudere la gara, come riferito ad inizio articolo.

Con il passare dei minuti il Napoli comincia a calare fisicamente, con molti azzurri provati (su tutti Maggio, al quale Mazzarri cerca di dare una mano sulla fascia, inserendo Mesto per Insigne, anch’egli affaticato dopo aver recuperato in extremis dall’infortunio alla caviglia).

Il Milan cerca di approfittarne, inserendo Robinho e Pazzini per Montolivo e Boateng, e proprio da un inserimento centrale di Robinho nasce il pareggio rossonero di El Shaarawi, a 7 minuti dal termine, frutto di un ragalo ancora più clamoroso della difesa azzurra. 2-2 e gelo al San Paolo, dove il pubblico intenditore già presagiva la beffa dopo tanto spreco e cominciava a guardare il tempo mancante.

Negli ultimi minuti le due squadre si allungavano nel tentativo di trovare il gol della vittoria…ed era proprio il Milan a rischiare di passare in vantaggio 2 volte con due contropiedi vanificati dai tiri di Niang (entrato per Bojan nel finale) ed El Shaarawy…che per fortuna non sfruttavano le favorevoli occasioni.

Altra occasione sprecata…lo scudetto si allontana….e la Fiorentina avanza.

 
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4 Comments  comments 

4 Responses

  1. macvic

    mi dispiace per il nostro ferguson o mourinho che non c’era aronica……… ho detto tutto

  2. Presidente FC Westera

    A mio avviso e’ il Milan che ha qualcosa da recriminare ( vedi le due papere di abbiati e due errori arbitrali).

    • admin admin

      che piacere !!!…maestro e presidente, ormai sono almeno 2 anni o più che nn ci vediamo…e mi sembrano troppi…mi manderesti il tuo numero di cell…anche sulla posta di facebook…gli errori arbitrali nn me li ricordo…forse ti riferisci al fallo nn fisschiato al limite contro Cavani?…….complimenti per il Chelsea in ogni caso..

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