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IL NAPOLI debutta con un POKER all’AIK : 4-0 al San Paolo

Come anticipato nell’articolo di presentazione alla gara del debutto in Europa, vi era molta curiosità ed attesa di assistere e valutare il c.d. “Napoli 2“, quello deputato ad affrontare l’Europa League, almeno nella fase a gironi (poi si vedrà, in caso di passaggio del turno).

Ebbene alla “prima”al San Paolo gli azzurri “di scorta”hanno vinto e convinto contro un avversario non trascendentale e sicuramente alla loro portata, che ha mostrato grandi lacune difensive e una certa sterilità in fase offensiva, almeno in fase di conclusione.

Grande prova del ritrovato Vargas, che ha fugato gli ultimi dubbi degli scettici sulle sue potenzialità, finalmente mostrate in tutto il loro fulgore. Il cileno era atteso ad una prova convincente e soprattutto all’appuntamento con il gol, che conferisce morale e convinzione nei propri mezzi ad un attaccante, trovandone addirittura tre (e di ottima fattura…anche se con l’evidente complicità dei difensori e del portiere avversario).

“Turboman”(questo il suo soprannome in Cile), vice Pallone d’Oro del Sudamerica (dietro al già osannato e sopravvalutato talento brasiliano Neymar…paragonato con troppa fretta a Messi, come spesso accade) ha iniziato a far comprendere il suo valore e a giustificare la non proprio esigua spesa da parte della Società azzurra (11 milioni di euro), dimostrando la bontà delle sue doti tecniche e di goleador e, quel che più conta, una raggiunta sintonìa con compagni e schemi di gioco. Sul punto diamo di nuovo ragione a Mazzarri ed alla sua “riluttanza” a gettare nella mischia i nuovi arrivati senza prima averne verificato caratteristiche e adattabilità ai dettàmi tecnico-tattici da lui impartiti.

Vargas aveva avuto veramente poco spazio sinora, qualche scampolo di gara lo scorso campionato, in cui si è solo potuto intravedere quello che si raccontava di buono di lui in allenamento, delle sue grandi doti tecniche, inespresse sul terreno di gioco proprio in virtù dei pochi minuti a disposizione e delle difficoltà di ambientamento per un giovane come lui in una realtà difficile come quella di Napoli (città e squadra) e del calcio italiano. In ritiro a Dimaro e nelle amichevoli di questa estate ha evidentemente convinto tutti sulla bontà delle sue qualità e sul suo progressivo integrarsi agli schemi e ai movimenti richiesti dall’allenatore, meritandosi la conferma ed evitando la sua cessione in prestito, anche e soprattutto con la consapevolezza che ci sarebbe stato spazio per giocare almeno in Europa League, aumentando le possibilità di dimostrare in campo il suo valore. Ed eccolo pronto all’appuntamento : debutto e tripletta sotto gli occhi del suo pubblico, che da oggi penso abbia trovato un nuovo beniamino ed un plusvalore da aggiungere alla squadra per il raggiungimento degli obiettivi.

Ma veniamo alla gara:

Il Napoli schiera ben 10 volti nuovi rispetto alla gara contro il Parma Rosati tra i pali (sarà lui il portiere di Coppa ed è rimasto per questo) con Gamberini al posto di un affaticato Campagnaro, Fernandez nel suo ruolo naturale di centrale difensivo (a riposo Cannavaro) ed Aronica sul centro sinistra (completamente recuperato dopo la distorsione alla caviglia riportata domenica). A centrocampo Berhami torna dopo la panchina contro il Parma (lui è nella lista dei “titolarissimi”), la novità assoluta è rappresentata dal ritorno di Donadel, che sostituisce Inler davanti alla difesa e dal debutto assoluto di El Kaddouri, nel ruolo di vice Hamsik. Sulle fasce Mesto e Dossena fanno tirare il fiato a Maggio e Zuniga. In attacco l’inedita coppia di piccoletti Vargas ed Insigne.

L’AIK schiera una formazione a trazione anteriore:  Turina tra i pali una difesa a 4 con Lorentzson sulla destra, Kallstrom e Majstorovic centrali e Johansson a sinistra (difesa lenta e tutt’altro che imperforabile). A centrocampo Danielsson è l’unico con caratteristiche difensive, mentre Borges, più dotato tecnicamente, gioca quasi a ridosso delle punte in posizione avanzata. 2 ali molto offensive come Mutamba a sinistra e Lalawele a destra e 2 punte mobili come Karikari e Bangura (potenziale offensivo affidato a 4 giocatori africani, che hanno poco a vedere con gli svedesi).

Il Napoli parte bene e se contro il il Parma c’è voluto 1 minuto a passare in vantaggio, stavolta ne bastano comunque 5, quando Vargas si libera agevolmente di Johansson (su lungo e preciso lancio di Gamberini dalle retrovie) e si ritrova davanti al portiere, battendolo inesorabilmente. 1 a 0 e finalmente rete del cileno!!!

Passato in vantaggio il Napoli rallenta il ritmo, ma rischia di subire il gol del pareggio, crosss di Lalawele dalla destra e stacco di Karikari, sfuggito a Gamberini, con colpo di testa che per fortuna fisce alto e fuori.

Il Napoli sembra comunque controllare la gara, anche se vi è qualche errore di troppo nei passaggi, dovuti alla poca abitudine alla partita di alcuni dei suoi uomini. Donadel sembra in grande spolvero (ma calerà vistosamente dopo una sola mezz’ora di gioco), Mesto si affanna sulla destra (non sempre con costrutto), Dossena resta in posizione più arretrata per contrastare l’agile e veloce Lalawele (che gli darà il tormento per tutta la gara), El Kaddouri cerca di svolgere il compito tattico, ma sembra spaesato, non riuscendo a trovare la giusta collocazione in campo e non entrando in partita.

Il Napoli diventa sempre più impreciso con il passare dei minuti e la sua azione perde smalto, Donadel si spegne lentamente e si concedono troppi spazi agli avversari, che ne approfittano, diventando pericolosi in più occasioni: un paio di mischie in area creano grosse apprensioni e Rosati deve evitare per due volte la capitolazione con altrettante miracolose deviazioni sul tiro ravvicinato di Bangura e sul rasoterra all’angolino di Danielsson dal limite dell’area di rigore. Predominio svedese intervallato da una magìa di Insigne che con un tiro a giro dal limite dell’area sfiora l’incrocio dei pali. Una sofferenza sino al termine del tempo, che si chiude con il Napoli in vantaggio.

La ripresa per fortuna inizia come la prima frazione di gioco, ossia con un lancio di Insigne (magistrale) per Vargas, che elude il fuorigioco e l’intervento disperato di un  diofensre avversario e batte nuovamente il portiere. 2-0 e risultato blindato!!!

Entrano Hamsik (eguagliato il record di presenze di Maradona con la maglia azzurra) per uno spaesato El Kaddouri e Dzemaili per un boccheggiante Donadel.

Il Napoli gestisce la gara a piacimento e trova il 3° gol con Vargas che, lanciato alla perfezione in profondità da Hamsik, spara di collo destro un diagonale che il portiere Turina non riesce ad intercettare.

Hamsik viene espulso per un fallo di reazione (strano per lui) a risultato ormai acquisito.

La partita si chiude con una deviazione di Lorenzson su tiro da fuori di Dzemaili, che favorisce il 4° gol azzurro.

E allora buona anche la prima europea, Napoli 2 ok, ma da rivedere con avversari diversi e più impegnativi e un nuovo benvenuto ad Edu Vargas !!!

 
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