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Il Parma batte un Napoli……con la testa altrove : 1-2 sgradita sorpresa al S.Paolo

Eravamo tutti in trepida attesa di ritornare a seguire gli azzurri dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, cercando di guardare come sempre partita dopo partita….ed in ordine cronologico la prossima doveva essere questa contro il Parma in Campionato, viatico per l’impegno con i sogni della Champions di martedì contro il Bayern Monaco, occasione eccezionale e da non perdere per tutti i tifosi azzurri e per la squadra, nell’intento di dare un senso compiuto alla esperienza europea e un segnale importante per capire se il sogno irrealizzabile alla vigilia, ossia quello di passare il girone, potesse essere veramente realizzato.

Evidentemente la testa della squadra non era completamente sintonizzata sulla partita di stasera….e si sa che se il Napoli non mette in campo il 100% delle sue energie fisiche e mentali, diventa una squadra normale, battibile da qualunque delle 19 avversarie presenti nella serie A.

Tra l’altro il Napoli stenta ed ha sempre offerto le sue prestazioni peggiori proprio contro le squadre che si chiudono e che non permettono agli azzurri di fare il loro gioco in velocità, riducendo gli spazi a disposizione degli uomini di Mazzarri per evitare le ripartenze, bloccando le fasce e giocando con almeno 5 uomini ad arginare l’area di rigore.

Colomba, allenatore esperto e dotato di grande sagacia tattica,  adottata sempre con semplicità e senza ricorrere a particolari alchimie, queste difficoltà del Napoli le conosceva e così ha impostato la partita che con un pizzico di buona sorte, che non guasta mai, ha condotto e portato a casa, espugnando il San Paolo, nella sorpresa generale, ma senza rubare nulla, con le reti di Gobbi e Modesto, intervallate dal momentaneo pareggio di Mascara.

Vi è da dire che Mazzarri non è riuscito a preparare come al solito la gara, visto che non ha avuto a disposizione molti azzurri impegnati con la Nazionale del rispettivo Paese, i quali sono tornati stanchi e non certo in ottime condizioni psico-fisiche, tra l’altro non elementi di poco conto, come Cavani, Hamsik ed Inler e Gargano…oltre a Maggio e Zuniga.

Ma veniamo alla partita:

FORMAZIONI e TATTICA

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro; Aronica; Maggio, Inler; Gargano; Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Rosati, Fernandez, Zuniga, Dzemaili, Mascara, Santana, Lucarelli. All.: Mazzarri

PARMA (4-4-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, A.Lucarelli, Gobbi; Biabiany, Morrone, Jadid, Modesto; Giovinco, Floccari. A disposizione: Pavarini, Santacroce. Valiani, Blasi, Galloppa, Pellè, Valdes. All.: Colomba

Mazzarri, dopo l’esperienza negativa di Verona contro il Chievo decide di non applicare alcun “turn over”, schierando tutti i titolari e concedendo un turno di riposo al solo Zuniga, rientrato appena venerdì dai probanti impegni con la nazionale colombiana. Difesa confermata con i tre pilastri Campagnaro, Cannavaro e Aronica, con Maggio e Dossena sulle fasce, Inler e Gargano centrali a centrocampo ( ormai giocano sempre loro, anche per la perdurante assenza delle alternative Donadel e Dzemaili, con il secondo in panchina ma ancora a corto di preparazione) e i Tre Tenori in avanti.

Colomba propone una difesa a 4 con l’esperto Zaccardo sulla fascia destra, Paletta e Lucarelli centrali e Gobbi a sinistra. Il centrocampo con Morrone e Jadid a contrastare Inler e Gargano e Modesto largo a sinistra per limitare le discese di Maggio sulla destra dell’attacco partenopeo, Giovinco e Biabiany, trequartisti con il compito di agire tra le linee del centrocampo e della difesa azzurra e di dare una mano in fase difensiva con un pressing alto e con ripiegamenti continui ( con Biabiany pronto a sacrificarsi su Dossena sulla destra), Floccari l’unica punta centrale, abile a far salire la squadra e umile nel diventare il primo difensore, pressando di continuo sul difensore napoletano che imposta l’azione.

LA CRONACA della PARTITA

Primo Tempo

Primo tempo giocato dal Napoli sotto ritmo, con il Parma che pressa a tutto campo rallentando la manovra offensiva azzurra, chiudendo gli spazi sulle corsie esterne e strigendo le linee centralmente, intasando le vie centrali d’accesso all’area di rigore. Il Napoli non soffre più di tanto le ripartenze dei gialloblù, ma raramente si rende pericoloso in avanti. Numerosi gli errori in fase di impostazione di Campagnaro, che si spinge generosamente in avanti, portando palla, ma sbagliando spesso l’appoggio. Dossena ha il compito di spingere sulla sinistra, con le spalle coperte da un attento e preciso Aronica…numerosi i cross del terzino azzurro che, però non trovano la deviazione vincente degli attaccanti, anche perchè la difesa del Parma è sempre schierata e non si fa cogliere di sorpresa.

Il Napoli ci mette molto tempo per arrivare sulla trequarti avversaria e spesso si perde da quelle parti, sbagliando l’ultimo passaggio e non riuscendo a concludere. Hamsik non incide e non sembra in una delle sue serate migliori, Cavani poco servito non riesce a trovare la giocata giusta e Lavezzi ha due -tre spunti pregevoli, ma spesso si incaponisce in dribbling eccessivi che non portano ad alcun risultato.

Inler appare in giornata, facendo bene sia la fase difensiva, con preziose chiusure e ottimi interventi, che quella di impostazione, cucendo con precisione le trame offensive degli azzurri. Il suo compagno di reparto Gargano risulta prezioso nell’interdizione, ma poco ispirato, come al solito nella costruzione di gioco.

Il Napoli si vede in attacco solo un paio di volte nei primi venti minuti, con due cross di Dossena e una gran botta di poco alta di Cavani su punizione dal limite dell’area ( conquistata da Lavezzi con un ottimo spunto). Il Parma riparte di rado e si rende pericoloso ( non più di tanto in verità) con due punizioni di Giovinco dal limite dell’area.

Il Parma ricorre sistematicamente al fallo tattico ( almeno 5-6 gli interventi fallosi di Morrone su Inler e compagni, al limite dell’ammonizione), ma l’arbitro non ha il cartellino facile e consente il gioco ostruzionistico della squadra parmigiana, concedendo un solo minuto di recupero, nel quale il Napoli si fa pericoloso per ben due volte con un tiro di Inler dalla distanza e con un cross del solito Dossena dalla sinistra, con Maggio e Cavani anticipati dal portiere e dai difensori del Parma, proprio al momento di battere a rete.

La prima frazione di gioco si conclude sullo 0-0. Un pareggio giusto per quello che si è visto in campo.Un tempo “regalato” dal Napoli al Parma, con il Napoli apparso non tanto presente nella partita…..pensando forse al boato del San Paolo durante l’inno della Champions.

Secondo Tempo

Le formazioni rimangono invariate.

Una ripresa dai mille risvolti, molto vivace e sorprendente (in negativo), vede una partenza decisa degli azzurri, evidentemente strigliati dal proprio allenatore negli spogliatoi.

Il Napoli parte con piglio deciso, pronto a riscattare lo scialbo primo tempo e a dare uno scossone decisivo al risultato.

Già al 3′ minuto Maggio si libera al limite dell’area e fa partire un tiro rasoterra di sinistro ( che non è il suo piede preferito) che sibila a pochi centimetri dal palo destro della porta di Mirante.

Dalla parte opposta Dossena scende bene e al 6′ minuto crossa con precisione , ma gli attaccanti azzurri, che sembrano più ispirati, vengono anticipati in area dai parmensi, sulla devizione della difesa Inler dal limite calcia alto.

Al 9′ minuto discesa di Lavezzi con tiro conclusivo da fuori area, potente,ma alto. Al 10′ ancora azzurri pericolosi con una bella triangolazione Lavezzi-Cavani, con quest’ultimo che serve in area Hamsik, il cui tiro da ottima posizione viene contrato in extremis da un difensore parmense, sventando un occasione da gol importante.

Quando il gol del Napoli appare essere nell’aria succede quello che non ti aspetti…..

GOL del PARMA. discesa sulla sinistra di Modesto che serve Gobbi sul centro sinistra della trequarti campo, sul quale esce Campagnaro, il terzino Parmense serve in area Floccari che gli restituice palla con un colpo di tacco. Gobbi riceve in area, anticpando Campagnaro ( in colpevole ritardo) e batte con un preciso diagonale di sinistro rasoterra l’incolpevole De Sanctis in disperata e vana uscita.

Il Napoli reagisce d’impeto, come è nel suo DNA, ma non trova di poco l’immediato pareggio con un colpo di testa di Cavani sul primo palo su angolo battuto da Lavezzi, con la palla che viene intercettatta da un difensore del Parma appostato sulla linea alla destra del poriere Mirante.

Ci prova con un colpo di testa (su punizione di Lavezzi) Cannavaro, ma Mirante non si fa sorprendere e blocca con sicurezza. Ci prova nuovamente Inler dalla distanza , ma la mira non è precisa.

Mazzarri si gioca il tutto per tutto ed al 20′ minuto fa entrare Mascara al posto di Aronica, schierando la difesa a 4 con arretramento di Maggio e Dossena in linea con Cannavaro e Campagnaro e con Mascara a fare il trequartista a destra per dare una mano in avanti.

Il Napoli è confusionario e non trova lo spunto vincente. Entra Zuniga per Dossena alla mezz’ora…e dopo un minuto…

IL NAPOLI PAREGGIA palla per Lavezzi al limite dell’area centralmente, tacco del Pocho che fa filtrare la palla in area per l’inserimento di Mascara che si trova in corsa davanti a Mirante e lo batte con un preciso rasoterra. 1-1 e San Paolo pronto all’assalto finale!

Il Napoli si getta in avanti nel tentativo di fare sua la partita, ma in contropiede all’81′….

Il PARMA PASSA di NUOVO in VANTAGGIO….azione manovrata del Parma con palla al limite dell’area azzurra, allargata per Giovinco sulla destra, il giovane talento crossa dalla linea di fondo forte e rasoterra, Cannavaro non riesce a chiudere, Maggio, Campagnaro e De Sanctis non riescono ad intercettare sul primo palo il pallone, che filtra nell’area piccola sino a raggiungere il secondo palo, dove Modesto ben appostato anticipa Macara in disperato ripiegamento difensivo e segna a porta sguarnita.

Nel rovente finale Colomba fa entrare gli ex napoletani Blasie Santacroce, mentre Mazzarri si gioca la carta Lucarelli.

Il Napoli è anche sfortunato e sfiora il gol del pari, con un colpo di testa forte e perentorio di Maggio dal centro dell’area che, diretto al sette, viene miracolosamente parato da un reattivo Mirante, sulla cui ribattutta si avventa Cavani che tira a volo a botta sicura e coglie in pieno il palo.

L’assalto finale, con 4 minuti di recupero, non porta ad alcun risultato ed il Parma porta a casa i tre punti.

Peccato aver perso 8 punti su 9 con Chievo, Parma e Fiorentina, avversari abbordabili e battibilissimi, di caratura inferiore ( tra l’altro con 2 partite in casa). Quando si dice che con la Champions qualcosa in Campionato si deve perdere per forza, non si dice un’eresia, ma lo dimostra l’esperienza di chi per colpa della Champions ha visto vanificate intere stagioni.

Penso che quest’anno il Campionato sia veramente alla portata del Napoli e per questo mi auguro che anche le altre squadre che ci precedono compiano un passo falso, con la speranza di poter gioire martedì nella Coppa più difficile e prestigiosa, per trovare nuovo entusiasmo e linfa vitale da riproporre nel prosieguo della stagione.

Napoli rialzati e combatti con orgoglio!!!

 

 
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