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Il NAPOLI RALLENTA…0-0 al SAN PAOLO con la FIORENTINA

Avevamo messo tutti sull’attenti  sulla pericolosità dell’avvversario, sia per il parco giocatori dei viola, sia per le difficoltà tattiche e le insidie che il Napoli avrebbe potuto trovare contro la squadra gigliata ( basta rileggere il mio articolo su come le squadre avrebbero affrontato il match ” Probabili formazioni e tattica della partita”, per capire quello che avevo previsto e quello che si è puntualmente verificato…non sono un mago…ma di calcio penso di capirne abbastanza….sono modesto…).

Il Napoli non è riuscito a sbloccare la partita, che è terminata con un inaspettato e classico “risultato ad occhiali”,entrambe le squadre potevano vincerla ed il pareggio è apparso giusto per quanto si è visto in campo. Il Napoli per vincere avrebbe dovuto giocare in maniera più convincente, soprattutto a centrocampo ed in attacco, dove gli errori sono stati una costante e le imprecisioni davvero troppe.

Mazzarri schiera la formazione annunciata alla viglia, così come Mihailovic, che rinuncia a Lazzari, appena recuperato da un piccolo infortunio e non ancora a posto fisicamente, mettendo in campo il più difensivo centrocampista Munari.

Ecco le formazioni in campo all’inizio:

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro Fideleff; Zuniga, Inler, Gargano, Dossena;  Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Rosati, Fernandez, Aronica, Chavez, Mascara, Santana, Pandev. All.: Mazzarri

FIORENTINA (4-3-3): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Munari; Cerci, Jovetic, Vargas. A disposizione: Neto, De Silvestri, Nastasic, Kharja, Munari, Romulo, Silva. All.: Mihajlovic.

LA TATTICA Mazzarri ripropone i titolari in difesa e dà fiducia a Fideleff, per far riposare un pò Aronica, conferma Gargano al fianco del rientrante Inler ( per le concomitanti assenze di Donadel e Dzemaili), e sulle fasce Zuniga a destra al posto dell’affaticato Maggio con Dossena che riprende il suo posto sulla corsia mancina, in avanti ci sia aspetta molto dal tridente, che torna ad esibirsi dopo le mirabilie viste contro il Milan. Mihailovic presenta il  4-3-3 con Cerci e Vargas più ali che punte esterne, Behrami a protezione della difesa a 4 e Montolivo e Munari a contrastare Inler e Gargano in mezzo. Il Napoli (come avevo previsto in sede di presentazione della partita), attacca sempre da destra dalla parte del terzino sinistro Pasqual, con Cavani che fatica a trovare spazio tra i due giganti Natali e Gamberini ed Hamsik che sta largo sullla sinistra per tenere a bada Cassani e cercare di metterlo in difficoltà ( ci riesce per la verità molto poco, sbagliando troppi, ma veramente troppi palloni, mandando al vento tutti gli attacchi del Napoli quando prende palla, che puntualmente perde). Al centro Inler gioca a corrente alternata, difende e tiene la posizione, ma sbaglia all’inverosimile, mentre Gargano recupera, come al solito, palloni su palloni non risultando sempre preciso nelle ripartenze e prendendosi qualche licenza di troppo in fase di impostazione con lanci e passaggi non sempre precisi.

In difesa ottimo Campagnaro, che annulla Vargas e dà una grossa mano a Cannavaro nel fermare Jovetic ( anche il capitano è preciso e puntuale nelle chiusure, non commettendo errori), mentre Fideleff, nonostante qualche buon intervento soffre Cerci, che parte largo e non gli dà riferimenti nella marcatura, nonostante il tentativo di Dossena di raddoppiare su di lui.

LA CRONACA

PRIMO TEMPO

Il Napoli parte con voglia e nei primi 10 minuti costruisce alcune buone trame, partendo dalla destra ( fascia di Pasqual) con due ottimi spunti di Lavezzi, che si guadagna un angolo e una punizione dal limite, con due triangolazioni tra Cavani-Lavezzi e Zuniga che mettono in apprensione la difesa viola, che traballa, ma un pò di imprecisione  nell’ultimo passaggio vanifica le buone intenzioni degli avanti partenopei.

La Fiorentina si chiude e riparte in contropiede, soprattutto con Cerci, che dà subito una sensazione di pericolosità, dando le prime avvisaglie a Fideleff della sofferenza che dovrà patire sino alla sua sostituzione con Aronica ( dopo un’ora di gara), Il Napoli mantiene sino al 20′  il pallino del gioco,ma commette molti errori sulla propria trequarti, sprattutto con Hamsik ed Inler e non si rende molto pericoloso. Lavezzi il più ispirato.

La Fiorentina prende coraggio e si fa sempre più pericolosa in avanti e costringe il Napoli a sbrogliare 2-3 situazioni pericolose ( Cannavaro prima, Campagnaro poi, danno una mano a Fideleff, saltato due volte da Cerci e Jovetic), il Napoli allenta la sua pressione, ci prova un paio di volte, ma Zuniga conclude sbagliando prima una ” torre” di testa in area e poi un cross (lungo per Cavani) dopo due belle triangolazioni con Lavezzi e Cavani.

A partire dalla mezz’ora la Fiorentina sale in cattedra e il Napoli patisce 10 minuti di sofferenza totale, in cui gli avversari vanno ripetutamente vicini al vantaggio  prima con una azione travolgente  di Cerci, che salta Dossena, Fideleff e Cannavaro e si invola verso la porta, dove viene fermato in terza, anzi quarta battuta da Campagnaro…la palla finisce fuori dell’area a Montolivo che spara una gran botta dalla distanza su cui De Sanctis non si fa sorprendere e devia in angolo.  Subito dopo ci prova Jovetic, con un tiro dalla media distanza che finisce di poco al lato e con un altro tiro da lontano che, deviato da Cannavaro, De Sanctis blocca a terra. Altri cross pericolosi dei viola trovano De Sanctis pronto all’uscita alta e i difensori del Napoli attenti a salvare la porta , sebbene con qualche patema d’animo di troppo.

Break del napoli al 40′ minuto con Lavezzi che batte una punizione a sorpresa per Cavani, che entra in area e con un diagonale rasoterra  da buona posizione sfiora il palo opposto alla sinistra di Boruc. Pronta la reazione viola che con un colpo di testa di Natali su cross dalla sinistra di Vargas sfiora il vantaggio, De Sanctis compie un prodigio e devia in corner con un balzo felino proprio sulla linea di porta.

Il tempo si conclude con un’altra percussione della Fiorentina e tiro dalla distanza di Vargas, fortissimo, ma alto.

Un primo tempo caratterizzato da una grande prestazione della Fiorentina, che dopo un inizio stentato, prima prende le misure e poi mette alle corde il Napoli, sfiorando il vantaggio più volte, aggressiva e coriacea la squadra viola ha speso molto, correndo e coprendo tutte le zone del campo. Il Napoli volitivo all’inizio ha sbagliato molto in fase di costruzione del gioco, limitando le ripartenze e giungendo poco dalle parti di Boruc, che rispetto al collega De Sanctis  non deve compiere interventi importanti, anche se 3-4 volte il Napoli  è stato pericoloso.

SECONDO TEMPO

Formazioni invariate, il Napoli, come nel primo tempo parte bene, con il solito Lavezzi che porta lo scompiglio nella difesa viola, supportato da Zuniga sulla destra ( su un suo spunto Vargas commette fallo e viene ammonito)

Dopo 5 minuti la Fiorentina sfiora il vantaggio su una leggerezza di Fideleff, che respige corto di testa in area, favorendo Cerci che piomba come un falco sul pallone, ma la sua deviazione ravvicinata finisce di poco fuori, con De Sanctis in disperata uscita.

Mazzarri prima del quarto d’ora  decide il cambio di Fideleff per Aronica, vedendo per l’ennesima volta in difficoltà il giovane argentino.

Il Napoli fatica a costruire azioni da gol e Jovetic ci prova da lontano, con De Sanctis infuriato con i propri compagni per avergli concesso il tiro. Anche Montolivo ci prova da buona posizione , ma la palla finisce alta.

Il Napoli, con Aronica che consente alla difesa di acquistare maggiore fiducia, si scrolla di dosso le paure per i pericoli scampati e fa sua l’ultima mezz’ora di gioco, diventando padrone del campo.

Al 60′ ci prova Inler da lontano con un gran tiro che Boruc devia in anglo con difficoltà. Un minuto dopo, cross di Zuniga dalla destra e netta deviazione di mano di Pasqual in area, è calcio di rigore, ma l’arbitro inspiegabilmente non lo assegna.

Come spesso accade la mancata concessione del penalty è una scintilla che accende il Napoli, il cui gioco è spesso ( sempre è stato così da quando c’è Mazzarri) condizionato da improvvise impennate di entusiasmo e di impeto, generate da episodi che ne stuzzicano l’anima (come un gol o un torto subito). Difatti una tambureggiante azione offensiva degli azzurri un minuto dopo viene conclusa da un tiro di Aronica, che costringe Boruc ad alzare sulla traversa. Sul corner successivo Hamsik viene strattonato nell’area piccola e non riesce a deviare in rete, giustamente protesta e viene ammonito. Ci provano ancora Cavani su l’ennesimo cross di Zuiniga ( anticpato da Natali, il matador, oggi poco incisivo) e Aronica , ma la palla finisce fuori. Il Napoli pressa, ma appare stanco in alcuni dei suoi uomini d’attacco, Cavani è confusionario, Hamsik svogliato e arruffone, mentre Lavezzi, l’unico a dare segnali positivi, sembra stremato.

Mazzarri a 20 minuti dalla fine si gioca il tutto per tutto e fa entrare Pandev al posto di Dossena, schirerando la difesa a quattro e arretrando Zuniga sulla linea dei difensori, con il compito di continuare a spingere sulla fascia ( intanto mihailovic aveva tolto Vargas per il più difensivo Romulo). Gli azzurri ci provano sempre con Lavezzi e Zuniga, ma non si riesce a concludere.

La Fiorentina serra le fila e contiene come può, è un arrembaggio ad intermittenza che dura sino al termine, visto che il Napoli continua a fare errori di misura, spesso nel passaggio decisivo. Vengono ammoniti Bherami e Montolivo. Uno stremato Lavezzi viene sostituito da Santana.

Il risultato non cambia e finisce 0-0 con i viola che tentano anche due sortite in contropiede nel finale di gara.

Altro passo falso degli azzurri, che erano chiamati a far dimenticare la sconfitta col Chievo, ma non ci sono riusciti per la bravura della squadra viola, per gli errori dei sui calciatori in fase di impostazione e di rilancio ( deludente Inler, pessimo Hamsik), per errori nelle conclusioni e nell’ultimo passaggio (serata anonima per Cavani e Hamsik deleterio…solo il pocho si mette in luce…Pandev ancora non incide), per un pizzico di sfortuna e per gli errori dell’arbitro ( che non concede un rigore evidente per il mani di Pasqual e uno molto dubbio per trattenuta su Hamsik)……ma anche non da ultimo…per il campo del San Paolo, veramente in pessime condizioni ( la palla rimbalza impazzita balzellando sul terreno, rendendo difficile il controllo di palla e le giocate di prima intenzione….il pane ed il succo del gioco del Napoli, che deve velocizzare l’esecuzione delle sue giocate)….un problema da risolvere subito!!!

Speriamo in un riscatto immediato in Champions, dove martedì affronteremo il Villareal al SanPaolo nel debutto casalingo nella Coppa, una partita vitale per il girone dei partenopei….da vincere assolutamente per sperare in una miracolosa e sorprendente qualificazione.

 

 
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