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Il Napoli perde a S.Siro 2-0 ed esce nei quarti dalla Coppa Italia

Il Napoli perde 2-0 a S.Siro col Milan (doppietta di uno stupefacente Piatek) ed esce dalla Coppa Italia di nuovo nei quarti di finale, uno dei 2 obiettivi rimasti con l’EL.

Molta delusione per questa sconfitta, arrivata con una prestazione poco brillante ed incisiva, 2 errori determinanti in difesa  nel primo tempo incanalano la gara su binari impervi e in avanti gli attaccanti in periodo nero non riescono a incidere e a riportare in gara gli azzurri.

Nel mezzo la prestazione negativa di tanti azzurri, in primis Zielinski (peggiore in campo, un fantasma),ma anche Allan (tormentato dalla trattativa col Psg e non ancora del tutto presente), senza dimenticare l’assenza di Albiol, con KK e Maksimovic non irreprensibili ieri, il ritmo partita che manca ancora a Ghoulam e la scarsa vena dei 3 attaccanti, venuti totalmente meno in queste 2 gare di S.Siro.

Con il Campionato già scritto (in cui, pur non esaltando, abbiamo raggiunto l’obiettivo possibile con tante giornate di anticipo), uscire dalla Coppa Italia non fa affatto piacere, nè al Napoli, bè al suo allenatore, nè tantomeno ai tifosi, delusi dalla prestazione degli azzurri nell’ennesima trasferta importante della stagione.

Juventus, Milan e Inter in Campionato, Liverpool, di nuovo a S.Siro ieri.

Insomma fuori casa nella gare importanti e decisive, contro avversarie probanti, abbiamo fallito tutti gli appuntamenti e questo deve far riflettere squadra e allenatore. Il confronto deve esserci su questa circostanza, al di là degli episodi che possono condizionare una gara.

LE SCELTE di ANCELOTTI ( e Gattuso).

Il MIster ripropone Meret tra i pali.

Hysaj affaticato non partecipa alla trasferta, come Albiol : al loro posto gli unici possibili, Malcuit e Maksimovic, con Ghoulam che gioca al posto di Mario Rui, come prevedibile.

Sabato senza incontristi avevamo lasciato troppi spazi alle ripartenze del Milan, con Piotr e Fabian autori di una gara dispendiosa nella doppia fase da centrali : Carletto di affida a 2 interditori come Allan e Diawara, nel tentativo di ovviare al problema centralmente, spostando al contempo Piotr e Ruiz sugli esterni, stante la contemporanea assenza di Marek e Verdi.

La mossa sulla carta appare giusta, visto che Piotr e Ruiz sono deputati ad accentrarsi e a creare gioco, pur partendo dagli esterni, senza eccessivi compiti difensivi, per evitare impegno troppo gravoso dal punto di vista fisico dopo soli 3 giorni dalla gara di sabato.

In avanti sceglie Insigne-Milik. Lorenzo perchè ha saltato la Lazio per squalifica e ne ha di più. Arek perchè è stato il bomber degli azzurri sino a sabato e con il Milan chiuso un ariete dovrebbe sulla carta servire di più. Dries resta in panca, anche per sfruttarne le capacità nell’ultima mezz’ora (almeno nelle intenzioni).

Gattuso ripropone la stessa formazione di sabato , con lo stesso tema tattico 4-1-2-2-1, cambiando alcuni interpreti : Abate per Calabria e Laxalt per Rodriguez i nuovi terzini. Castillejo e Borini per Chalanoglou e Suso.

Quindi esterni modificati, centralmente gli stessi che avevano fatto la differenza sabato, con Bakayoko a protezione dei centrali (altra ottima prestazione) e Kessie e Paqueta ai lati (strabiliante l’adattamento tattico immediato del brasiliano, che ha abbinato qualità a quantità).

Piatek per Cutrone, e là sono arrivati i guai.

LA PARTITA

Il Napoli, memore del primo tempo di sabato giocato sotto ritmo, parte con buon piglio e vivacità, buono l’approccio.

Primi 10 minuti ben giocati, con buon giro palla, pochi gli errori, 3 palle per Insigne, la prima una spizzata di testa su cross di Ghoulam, che non trova compagni sul secondo palo, poi un paio di tentativi non facili e parati da Donnarumma.

Nel mezzo un campanello d’allarme ; mancata diagonale di Ghoulam su Kessie, sponda per Piatek , che da fuori area tira di prima intenzione di poco al lato, con Maksimovic e Albiol che non stringono la marcatura sul polacco.

All’11° grrave errore di Maksimovic, che valuta male la traiettoria di un lancio lunghissimo per Piatek dalle retrovie, difesa del Napoli alta, il serbo si fa scavalcare dalla palla e Piatek va in porta, fulminando da perfetto cecchino un incolpevole Meret.

Errore grave e inaspettato. Napoli sotto 1-0.

Gli azzurri reagiscono, Insigne si divora 2 occasioni per il pareggio, ma il Napoli gioca e cerca il pari.

Il pallino del gioco resta in mano agli azzurri per 15 minuti, ma il gol del pari non arriva.

Al 27° seconda falla difensiva. KK e Maksimovic si perdono Piatek di nuovo. Kalidou gli lascia un pò di spazio di troppo in area e Piatek si inventa un grandissimo gol, con un bolide di destro sul secondo palo. Gran conclusione, gol bellissimo, ma ingenui i 2 centrali azzurri ben prima della conclusione vincente.

2-0 fardello pesante. 2 errori che condizioneranno l’andamento della gara in maniera irrimediabile per il Napoli poco determinato di ieri.

Dopo il doppio vantaggio il Milan si chiude a doppia mandata (Gattuso si sa difendere bene) e il Napoli col passare del tempo , trovando chiusi tutti gli spazi , si avvilisce, finendo a capo chino la prima frazione.

Un pò a sorpresa al rientro negli spogliatoi non vediamo Mertens, ma solo Ounas al posto di Allan, con Tuiz spostato nel suo ruolo congeniale in cabina di regia.

Il Napoli ci proverà sino alla fine, ma pur andando vicino al gol in diverse occasioni, non è nemmeno fortunato negli episodi (3 angoli di Ghoulam pericolosi e palla salvata da Romagnoli di tacco, girato spalle alla porta da pochi passi).

Spiovono cross , ma Milik per ben 2 volte non trova la deviazione vincente da pochi passi.

Ounas dà un pò di vivacità sulla destra, ma non riesce a incidere. Guadagna tanti corner e un suo tiro pericoloso viene deviato da Donnarumma.

Entra Mertens al posto di Diawara. Napoli a trazione anteriore, con 4 attaccanti,ma il risultato è solo quello di intasare ulteriormente gli spazi.

Milik non ne becca molte, Insigne continua le sue conclusioni sballate (ieri tantissime, ormai siamo abituati a questo black out che ogni anno di protrae per 2.3 mesi), Mertens c’è , ma non si vede, non uno spunto, non una giocata, che con il Milan così arroccato servirebbe per riaprire la gara.

Il Napoli produce col contagocce, non vi è la rabbia e la determinazione, si cerca di arrivare alla porta col giro palla, ma con il MIlan chiuso là dietro la manovra non trova sbocchi e si rallenta.

Col passare del tempo e la stanchezza accumulata il tutto diventa più difficile. Il gol non arriva , la gara non si riapre. Andiamo fuori dalla Coppa.

#FNS

 
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2 Comments  comments 

2 Responses

  1. G. Signo

    Grazie, mi hai fatto rivivere per intero tutta la partita, condivido a pieno quanto sottolineato, forse un po’ severo in merito alla prestazione di Zieliski, non scordiamoci che dal secondo tempo ha dovuto fare le 2 fasi e le ha fatte. Io soffro spesso osservando le giocate di Insigne… Dio quanto mi fa incazzare che si regali il pallone all’avversario mentre il resto della squadra spende energie per gestirlo. Insigne è un giocatore che per caratteristiche fisiche non può fare sempre la differenza, il Napoli per migliorare ha bisogno di giocatori più fisici, qualcuno è arrivato com Ruiz, ecco, forse lo staff tecnico ha sbagliato ad inizio campionato, quando ha scelto di avere troppo giocatori che portono troppo la palla anziché dare fisicità in area di rigore.
    In questi giorni di mercato si è parlato di tanti nomi, ma nessuno di quei profili rappresentano qualcosa che non abbiamo in rosa, anzi che abbiamo in abbondanza e qualcuno è di troppo.
    Ieri Romagnoli è stato un gigante, ha vinto tutti duelli aerei, ma Milik ha poche colpe in questo, di fatto a differenza di Piatek non ha mai avuto un’occasione 1 vs 1, le sue occasioni in qualche modo le ha sfruttate, ha fatto qualcosa in più rispetto ai compagni, in un piazzato ha anticipato tutti sul primo palo ma non è stato sufficiente per inquadrare la porta, piuttosto come ben riportato in nell’articolo sorprende la poca participazione di Mertens. Ounas visto ieri lo preferisco ad Insigne e Mertens messi insieme e mi aspetto che si dia più spazio a Verdi (ieri purtroppo non si è potuto).

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