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BILANCIO SSC NAPOLI al 30 giugno 2015 : rosso da 13 milioni, ma tutto sotto controllo

E’ stato pubblicato il bilancio al 30 giugno 2015 del Napoli, che, come sappiamo, segue la stagione calcistica 2014-2015 (dal 1°luglio 2014 al 30 giugno 2015), ossia, per intenderci, fa riferimento all’anno “sfortunato” di Benitez, ossia quello conclusosi con la sconfitta nelle semifinali di EL e Coppa Italia e con il 5° posto in Campionato, con la Champions (preliminare) perso all’ultima giornata contro la Lazio.

Si sapeva da tempo che l’esercizio si sarebbe chiuso in perdita, anche se il Presidente aveva dichiarato essere prima di 20 milioni, poi di 15, ma, come avevo previsto nell’articolo sul bilancio, pubblicato su Torrenapoli.it il 3 settembre 2015 (ossia dopo il mercato estivo), il rosso sarebbe stato, anche se di poco inferiore, come in effetti è stato, ossia di 13milioni (con precisione 13.074,596).

Nulla di cui preoccuparsi, visto che, come ribadisco spesso (che mi segue lo sa), la perdita di esercizio è ampiamente coperta dalle riserve di utili (e volontarie) accumulate negili anni precedenti ed ammontanti a 72 milioni (ora , ovviamente, ridottesi, proprio per coprire questa perdita e scese a 59 milioni).

Analizziamo i dati a bilancio (con alcune curiosità importanti), per poi valutare le stesse in ottica attuale, sia dal punto di vista economico (quest’anno il rosso non ci sarà, almeno per il momento), che per quello che interessa di più al tifoso, ossia il mercato di gennaio, per il quale abbiamo da spendere…volendo.

Partiamo da un dato fondamentale, dal quale si misura la forza economica di una società, che è il fatturato :

il fatturato al 30 giugno 2015 è di 143 milioni, quasi 100 in meno dell’anno precedente, di 237 milioni, ottenuti grazie all’entrata della cessione di Cavani e della Champions, entrate eccezionali, senza le quali abbiamo ottenuto comunque incassi superiori a quelli dell’anno ancora precedente (in cui peraltro c’era la importante plusvalenza della cessione di Lavezzi), il che dimostra anche una piccola crescita strutturale senza perdite tecniche sanguinose (calciatori) e senza i proventi della Champions.

Fatta questa considerazione, vediamo come si è arrivati a questa cifra, visto che la perdita è stata limitata, nonostante i quasi 100 milioni di incassi in meno :

- i diritti pluriennali dei calciatori scendono da 81 a 61 milioni

i costi di salari e stipendi da 83 a 79 milioni, di cui quelli per i calciatori da 65 a 61 milioni (il che conferma che il valore economico della rosa, in base agli stipendi, non è calato di molto), gli ammortamenti diminuiscono di 13 milioni (non poco, ma la diminuzione nell’anno in corso sarà ulteriormente e significativamente maggiore , come diremo poi).

Va sottolineato un dato importante, che spesso ha suscitato il chiacchiericcio sui guadagni del presidente, ossia quello dei compensi al CdA, che era di circa 5 milioni ed è sceso a poco più 1 milione, a dimostrazione che il guadagno di De Laurentiiis (e famiglia) non è rimasto inalterato, ma è diminuito di circa l’80%, e su questo non si può che applaudire il Presidente, al contrario di chi riteneva che  ” i suoi 5 milioni li avrebbe presi lo stesso”.

Le riserve a bilancio scendono, come detto, da 72 a 59 milioni, giusto di  quei 13 milioni necessari a coprire le perdite di esercizio, anche se la liquidità di cassa aumenta da 42 a 49 milioni, il che è importantissimo ai fini del cash circolante, necessario e fondamentale per operare anche sul mercato in qualche occasione e che dimostra la possibilità di investire con danaro liquido, cosa che non può essere fatta da molte società in Italia (nessuna di alto livello, a parte la Juventus).

Vediamo alcune voci per quanto concerne i ricavi.

- Incassi da Stadio (il S.Paolo conta 60.240 posti a sedere) :

- scesi da 14 a 9 milioni (le differenze 5 mil rispetto ai 6 per il Campionato, 750mila rispetto a 1 mil e mezzo per la Coppa Italia, 3,2 milioni ha fruttato l’EL rispetto ai 5,6 della Champions)

 - gli abbonanamenti fruttano il 27% in meno : si passa da 5,4 mil. a 3,4

- la voce sponsor resta pressochè inalterata . si passa da 21 a 20 milioni

- i proventi per i diritti televisivi subisconono un ulteriore scossone passando da 104 a 77 milioni…

 - restano inalterati quelli per il Campionato e la Coppa Italia, mentre la voce ovviamente che influisce è quella derivante dalle Coppe : si passa dai 40 milioni della Champions ai 12 dell’Europa League, ossia ben il 66% in meno.

Vediamo invece le plusvalenze :

si passa dai quasi 70 milioni dell’anno precedente (64 di Cavani, ma anche 5 di Cigarini), ai solo 11 milioni del 2015.

Questi 11 milioni derivano dalla plusvalenza sulle cessioni di Fernandez allo Swansea (ceduto per 9mil e 900mila euro, con una plusvalenza netta di € 9mil e 341mila), di Dzemaili al Galatasaray (ceduto per 2 mil350mila con una plusv. di 1 mil e 600mila), di Berhami all’Amburgo (con una plusvalenza di circa 900mila).

Due curiosità : il contratto di Fideleff è stato risolto, mentre l’unica minusvalenza deriva dalla cessione di Rosati.

Alcuni dati degli acquisti (alcuni portati a bilancio già prima del mercato di luglio 2015) :

Gabbiadini 12, 5 milioni

David Lopez 5 milioni e 250mila

De Guzman ben 7 milioni

Dezi 500mila

Valdifiori 5 milioni e 600mila

Reina 2,5 milioni al Bayern

Jorginho riscatto metà 4,5 milioni

Luperto riscatto dal Lecce per 110mila euro

Per concludere, i numeri dicono che il Napoli non finirà in rosso l’anno prossimo (almeno per ora, poi si dovrà vedere l’investimento del mercato di gennaio e i risultati raggiunti) e che attualmente può spendere, considerata la liquidità di cassa e gli ancora 59 milioni di riserve disponibili.

A tal fine vanno considerate alcune voci fondamentali : la diminuzione ulteriore degli ammortamenti strutturali (altri 18 milioni, compensati solo per circa due terzi dagli oneri dei calciatori arrivati in estate), la diminuzione del monte ingaggi, già in atto, e che subirà un’ulteriore significativa riduzione dalle cessioni, in primis di Zuniga e De Guzman, considerando anhe le plusvalenze derivanti dalla cessione dei calciatori nel mercato estivo (circa 13 milioni, derivanti dalle cessioni di Gargano, Inler e Vargas).

La Champions ci servirà per la crescita e per evitare cessioni eccellenti, ma il Napoli gode di ottima salute e potrà spendere (anche parecchio, volendo) nella sessione invernale di mercato…senza ombra di dubbio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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2 Comments  comments 

2 Responses

  1. Tullio Ospici

    Ho analizzato il bilancio al 30.06.2015 della S.S.C. Napoli e sono arrivato alle stesse Sue conclusioni.

    In particolare ho provato a formulare una più analitica previsione degli ammortamenti dei diritti pluriennali alla prestazione dei calciatori che dovrebbero essere imputati nel bilancio al 30.06.2016.

    1) Considerando l’attuale rosa dovrebbero essere circa € 43.800.000 (a fronte dei € 49.797.563 imputati nel bilancio al 30.06.2015).

    2) Potrebbe esserci un alleggerimento degli ammortamenti se si riuscisse a cedere De Guzman a titolo definitivo nel corso della prossima finestra di mercato di gennaio: dovrebbe, quindi, essere evitata l’imputazione di € 2.100.000 (a fronte degli € 4.200.000 imputati nel bilancio al 30.06.2015).

    3) In ottica previsionale ho ipotizzato che a gennaio vengano fatti investimenti per ca € 20.000.000 con conseguente imputazione di ca € 8.000.000.

    Dal combinato disposto dei tre addendi, ho stimato, quindi, che al 30.06.2016 gli ammortamenti complessivi si attestino sui ca € 50.000.000.

    Cordiali saluti

    • Gianluca Torre Gianluca Torre

      Scusa se vedo in ritardo e ti ripondo in ritardo, ma ho dato al sito la giusta vacanza ;)
      Sono completamente d’accordo con i numeri e anche sulla esata previsione di spesa potenziale nel mercato invernale.
      Va detto anche che gli sponsor portano qualcosina in più, poi tutto dipenderà dai risultati sportivi (andare avanti in EL con premi raddopiiati rispettto all’anno precedente dal Uefa…e ovviamente la Champions, che ci permetterà di programmare diversamente la prossima stagione, senza dover cedere nessuno).
      Ti ringrazio molto, a risentirci.

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