Finalmente si gioca di domenica, dopo gli anticipi fissati tutti al sabato per gli impegni europei dell’ infrasettimanale, e speriamo non sia una “domenica bestiale”, considerata la stanchezza di alcuni uomini chiave del Napoli ( che imporranno a Mazzarri un accenno di turn over) e l’avversario, lo storicamente ostico Cagliari di Cellino.

In Sardegna, l’incontro con il Napoli viene presentato dai media, che stanno facendo di tutto per caricare l’ambiente e la squadra cagliaritana, come il match clou della stagione, difatti il Napoli, soprattutto per le rocambolesche e accese sfide degli ultimi anni viene considerato avversario “odiato” e “velenoso”, da affrontare con tutta la concentrazione e la foga agonistica a disposizione.

Gli azzurri troveranno un ambiente “ostile” e carico all’inverosimile e dovranno affrontare la partita con la massima attenzione e voglia, se non vorranno uscire sconfitti dal S.Elia. Ma siamo, non solo abituati alle battaglie, ma anche consapevoli che quando il Napoli non parte con i “netti” favori del pronostico ( i bookmakers quotano a 2,50 la vittoria degli azzurri) è abituato a stupire e ad offrire prestazioni vincenti e convincenti.

Il Cagliari, orfano di Donadoni, esonerato prima dell’inizio del Campionato è stato affidato alle sapienti mani di Ficcadenti, uomo-salvezza della matricola Cesena nela passata stagione, scelto dal “vulcanico” presidente Cellino, che aveva avuto con Donadoni qualche divergenza di troppo durante il mercato estivo, quando si stava “non costruendo” la squadra giusta secondo le indicazioni del tecnico bergamasco.

Gli uomini di Ficcadenti hanno iniziato contro - pronostico il campionato ribaltando le scarse considerazioni che si avevano sulla squadra costruita da Cellino per centrare l’ennesima salvezza, disputando all’occorrenza un campionato tranquillo e con qualche soddisfazione per la tifoseria isolana.

Già alla prima giornata è arrivata la insperata vittoria, nientedimeno che sul campo della Roma di Luis Henrique, ancora senza un’identità e una parvenza di squadra ( in un pomeriggio torrido i Cagliaritani si sono imposti per 2-1, con reti del “solito” Conti, che alla Roma del papà Bruno dà sempre dispiaceri, e del giovane talentino El Kabbir per gli isolani), con identico punteggio il Cagliari si è ripetuto, battendo alla giornata successiva in casa la neo-promossa Novara ( con reti del bomberino tascabile Thiago Ribeiro e dell’eterna scommessa del presidente Cellino, il non tanto amato dai tifosi Larrivey).

Passo falso nel derby delle isole contro il Palermo, sconfitta per 3-2 in Sicilia ( con 2 reti inutili nel finale di Conti e Nainggolan che rendono meno amara la trasferta). Sono arrivati 2 pareggi in casa entrambi per 0-0, ottimo il pari contro la fortissima Udinese ( che l’anno scorso a Cagliari andò di goleada), meno buono quello con l’arcigno Siena di Mr. Sannino dell’ultima giornata, intervallati da un’altra impresa, la vittoria per 2-0 sul difficile campo di Lecce, con reti di Biondini e autogol di Brivio).

Insomma il Cagliari ha conquistato ben 11 punti ed è tuttora terzo in classifica, addirittura con un punto in più degli azzurri, che inseguono al quarto posto.

In virtù anche della classifica attuale il Napoli dovrà fare di tutto per espugnare il Sant’Elia e confermarsi una delle protagoniste assolute in Campionato, dopo i gran risultati ottenuti in Champions. Gli azzurri formato trasferta lasciano ben sperare……e Lavezzi è pronto a ritornare al gol…