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Napoli : l’attesa vale la spesa

Il mercato del Napoli è vivo, vivissimo, in attesa di piazzare i colpi decisivi si prosegue con le cessioni.

In 10 giorni il Napoli ha messo serie basi per passare alla seconda fase e completare la squadra da consegnare ad Ancelotti al posto delle “bambole da pettinare”.

Ha ceduto nell’ordine : Sepe, Grassi, Inglese (al Parma), Vinicius al Benfica e Rog al Cagliari (a breve visite e firma), ricavando un gruzzoletto non indifferente.

Le formule adottate consentono di fare alcuni ragionamenti e capire come il Napoli potrà muoversi sul mercato.

4 di questi sono stati ceduti con la formula del prestito con obbligo di riscatto (legato alla permanenza in A di Parma e Cagliari) :

Per la precisione :

- Sepe e Grassi prestito secco con obbligo di riscatto a 12-13 milioni per entrambi

- Inglese a 2 milioni di prestito oneroso con obbligo a 18+2 di bonus

- Rog a 2 milioni di prestito oneroso + 13 di obbligo (con bonus e % sulla futura rivendita, nei prossimi giorni su questi oneri si potrà essere più precisi)

- Vinicius 17 milioni al Benfica, ma la metà circa va a una società vicina a Mendes e per le sue provvigioni, il Napoli incassa 8,5 milioni, generando una bella plusvalenza, vicina ai 7 milioni.

Le formule adottate consentono al Napoli di incassare in questo bilancio 10-12 milioni, di sgravarsi di elementi in esubero, e di mettere in cassa per il prossimo esercizio circa 43 milioni.

Sarà un caso, ma è proprio quanto il Real pretenderebbe per il costo del cartellino di James Rodriguez e il Napoli spinge per la formula del prestito con obbligo, proprio come ha ceduto questi calciatori.

IL  CASO JAMES RODRIGUEZ

Trattativa col giocatore che va avanti da mesi, definita nei dettagli prima della partenza di James per la Coppa America.

Florentino aveva dato l’assenso a trattare e anche chiesto 43 milioni per il calciatore, accordo di massima e gentlmen agreement con Mendes e il Napoli.

Tutto definito, ne parlano tutti come affare fatto e solo da formalizzare per oltre un mese, dai media nazionali , agli esperti di mercato come Di Marzio e Pedullà, come Alvino (fonte vicina alla società, scelta spesso per divulgare notizie di calciomercato), oltre alle voci di insider sui social.

Io prendo atto e verifico razionalmente l’operazione in un primo momento, la ritengo onerosa (ma fattibile) e credo che al Napoli serva anche un altro attaccante. Mi pongo l’interrogativo.

Da lì a poco, erano gli inizi di giugno, una preziosa fonte mi spiega con molti particolari cosa sta accadendo e che la trattativa non solo è vera e seria, ma in fase molto avanzata.

Da quel che mi dice (fonte affidabilissima e lontana dal mondo calcistico e giornalistico, perciò veritiera) capisco che per James è tutto fatto e mi sbilancio in tal senso, pur essendo per indole cauto in alcune circostanze, figuriamoci sul mercato, in cui tutto può accadere e, per di più, con il Presidente De Laurentiis che per carattere decide e può cambiare idea da un momento all’altro.

Il Napoli doveva cedere per monetizzare e anche il Real, quindi grossi problemi e con un accordo di massima non potevano sussistere.

Ma le difficoltà e la lentezza a cedere da parte di entrambi i club fanno traballare l’accordo, per un momento tutto viene messo in discussione :

il Real deve monetizzare (per sferrare l’attacco a Pogba ci vogliono circa 100M e Bale non si riesce a cedere, Ceballos non lo si vuole dare a titolo definitivo, dagli altri si ricava poco e non si riesce a raggiungere le cifre necessarie).

Il Napoli deve cedere per definire l’acquisto.

Il Real chiede di fare in fretta e vuole monetizzare subito, altrimenti la formula del prestito con obbligo comporterà un esborso di almeno 50 milioni per il Napoli, si modificano le carte in tavola.

Nelle more media (soprattutto spagnoli e spesso nei fine settimana) danno James vicino ai cugini del Blancos, l’Atletico Madrid, il tam tam mediatico con la rivalità tra le due squadre di Madrid, alimenta la notizia e il caso.

Panico tra i tifosi azzurri ogni fine settimana, ma Mendes fa il mercato all’Atletico e avendo un accordo per James al Napoli non ci sono problemi di sorta.

Rischia di saltare tutto, ma la situazione viene ricucita anche con la sapiente mano di Giuntoli e Mendes e si continuano ad attendere le cessioni (ora quella di Bale sembra vicina, mentre il Napoli le ha quasi completate).

La strategia del Napoli è chiara :  ha in mano il si del giocatore e la carta Mendes per trattare col Real.

L’attesa vale l’impresa, ma in questo caso anche la spesa.

In attesa delle cessioni, come concordato tra le parti, il Napoli è sereno perchè nessuna squadra potrà prendere James senza l’assenso di Mendes e del giocatore, che hanno un accordo col Napoli.

Poi, se il Real cederà, tutto verrà risolto, se non vi riuscirà il Napoli è pronto a prendere James a titolo definitivo, con un sostanziale sconto sul cartellino (che il Real per ora non ha concesso, se non in minima parte).

AdL ha fatto luce sull’operazione James, dichiarando apertamente la sua voglia di prenderlo in prestito (con diritto non è mai stato possibile perchè il calciatore va in scadenza l’anno prossimo, visto che il suo contratto è sino al 2021) per non far pesare troppo sul bilancio il costo dell’operazione, che già aumenterà di circa 10 milioni lordi il monte ingaggi (con quello lordo del calciatore), che, come ripeto spesso, già gravoso e vicino a 100 milioni.

Aggiungere nell’immediato 16-18 milioni di ammortamento del cartellino inciderebbe in maniera pesante su una quota ammortamenti già appesantita di 18 milioni, ossia  14,4 M dall’acquisto di Manolas ( a bilancio va il 40% del costo del cartellino) e 3,6 milioni da quello di Di Lorenzo ed al quale andrà aggiunto quello di un altro attaccante, che AdL vorrebbe regalare ad Ancelotti.

L’operazione James solo di ingaggio costerebbe 10 milioni lordi, ai quali andrebbero aggiunti almeno altri 16 milioni, considerando un acquisto sui 40 milioni, e da qui si comprende il perchè AdL lo ha sempre voluto in prestito e non a titolo definitivo, almeno per caricare i primi 16 milioni del cartellino nel prossimo bilancio e riservare spazio in questo mercato per altre operazioni.

IL BILANCIO COSA DICE ?

Gli ultimi dati ufficiali a bilancio sono quelli del terzo anno di Sarri, in cui il Napoli ha avuto costi pesanti per 207 milioni, di cui 91 di cartellini e 64 milioni di ammortamenti per i soli calciatori, dunque una base alta di 155 milioni, alla quale va aggiunta la quota allenatori di 5 e passa milioni, 12 milioni di bonus elargiti alla rosa.

Il Napoli poi ha circa 30 milioni di costi per la gestione societaria.

Con circa soli 30 milioni di plusvalenze il Napoli non è riuscito quell’anno ad evitare il rosso, sebbene moderato , di circa 6 milioni.

Nel primo anno di Ancelotti i costi non sono diminuti, anzi.

Innanzitutto è quasi raddoppiata la quota allenatore e staff.

Gli ingaggi sono rimasti per lo più invariati : Meret (1M), Karnezis (0,5M), Ospina (1,5M) a, Fabian (1,5M), Malcuit (0,8M), Verdi (1,8M) e Younes (1,5), Luperto (0,4M) , circa 18 milioni lordi in totale, vanno comparati a quelli diminuiti dalle cessioni di Reina (2,5), Rafael (1,2), Sepe (0,8), Jorginho (1M), Giaccherini (1,4), Tonelli (1M).

La quota ammortamenti è cresciuta di circa 40 M con il 40% dei nuovi acquisti, bilanciata da circa una diminuzione di circa 20 milioni , grazie alle quote decrescenti dei giocatori in rosa.

Insomma la rosa è costata (allenatore compreso) circa 30 milioni in più, compensati dalla plusvalenza Jorginho (60 milioni, rispetto ai soli 30 milioni di plusvalenze dell’anno precedente (derivanti dalle cessioni di Zapata, Pavoletti, Mailello, Dezi, Gnahore, De Guzman e Strinic).

Cifre precise che hanno consentito al Napoli di tenere i conti in ordine e di non  generare alcun passivo, anzi hanno consentito l’aumento del contratto di Koulibaly e di riscattare in anticipo (a marzo) i cartellini di Meret e Karnezis, grazie anche alla cessione di Hamsik (risparmiato la metà dell’ingaggio lordo di 8 milioni, oltre a 5 milioni ricevuti immediatamente dalla cessione, circa 10 M totali).

Ma vediamo in questa stagione come procede la conta in bilancio per comprendere perchè De Laurentis vorrebbe James in prestito e risparmiare qualcosa per altri acquisti.

Il Napoli ha in cassa 15 milioni del saldo di Hamsik (ceduto a 20 milioni, 5 subito e 15 da mettere nel nuovo bilancio), poi ha ceduto Albiol a 5 milioni al Valencia, e venduto Diawara alla Roma per 21 milioni (generando una plusvalenza di 19,7 milioni), oltre a 1,5 milioni da Robero Insigne al Benevento.

Ha continuato con le cessioni di Vinicius e gli altri 4 menzionati a inizio articolo, ricavando altri 12 milioni circa nell’immediato.

Siamo a circa 55 milioni dalle cessioni, che generano quasi totalmente plusvalenza, oltre a circa 43-45 per la prossima stagione (100 milioni circa dalle cessioni).

Ha investito di contro 50 milioni tra Manolas (36) e Di Lorenzo (9), riscatto Ospina (3,5), riscatto Zanoli (1,5).

Ma come influiscono queste operazioni sui costi del Napoli in questo bilancio?

Il monte ingaggi perde quelli Hamsik (4), Albiol (2,5) e Diawara (0,9) e Rog (1,1) : in totale 17 milioni lordi, pareggiando i costi in entrata per Manolas (4), Di Lorenzo (o,9) ed Elmas (entro 1,5 , poi sapremo) e con i 2,5 di Albiol arrivano 2,5 in più per KK (il cui stipendio è stato aumentato a circa 6 milioni per evitarne la cessione).

Napoli scientifico, come si può notare, da questo punto vista.

La quota ammortamenti, invece, aumenta di circa 20 milioni, compensata da una diminuzione delle quote decrescenti dei giocatori in rosa di circa 15-18 M.

Quindi il Napoli per ora mantiene quasi inalterati i costi, ma ha già plusvalenze per oltre 50 milioni subito , con cui coprire quelli futuri e non è nemmeno alla metà delll’opera per quanto riguarda le cessioni, che potrebbero generarne almeno altri 25-30 tra Verdi e Hysaj (a fronte di cessioni per almeno 40 milioni per i 2 calciatori).

Ovvio che le cessioni potranno coprire la quota ammortamenti, ma il monte ingaggi non potrà salire di molto.

Il Napoli prendendo James si dovrebbe liberare di circa 10 milioni lordi di ingaggi (non bastrebbe basterebbero le cessioni di Verdi eHysaj, arriviamo a circa 7,5 lordi, ma ci siamo quasi).

Se volesse prendere un attaccante top si dovrebbe liberare di altrettanti ingaggi (per non parlare dei cartellini onerosi di Pepè o anche di Icardi) e non basterebero quelli eventuali della cessione di Ounas (meno si 2 milioni lordi), ma ci vorrebbe la cessione di un ingaggio importante (Insigne era il candidato evidente, ma non lo è più). Quindi un Lozano un Fekir che prenderebbero metà dell’ingaggio di un Icardi, sarebbero ipotesi più plausibili, considerando che gli azzurri hanno anche alcuni rinnovi da fare e che sicuramente Piotr prenderà di più del contratto attuale, vedremo poi cosa si farà per Mertens e Callejon scadono 2020 e Maksimovic e Milik 2021).

Altre cessioni non sono per nulla escluse.

LISTA AGGIORNATA

Ma chiudo con uno sguardo alla rosa per le liste :

Il Napoli può avere 17 elementi “liberi”, 4 italiani obbligatori, dopo i 21 elementi solo vivaio e under 22.

I liberi sono attualmente 16 (considerando la cessione di Rog, importantissima per liberare il posto a James )

Gli italiani  4 (Meret, , Di Lorenzo, Piotr, Tonelli), oltre a Insigne e Luperto, con Verdi sicuro partente, il dubbio potrebbe essere Tonelli o altrimenti ci vorrebbe un altro italiano, a meno che non si tenga oltre a Insigne anche Luperto e/o Gaetano)

Non abbiamo under : anche da ciò comprendiamo  l’acquisto di Elmas.

Con Elmas e James arriviamo a 24 elementi (considerando già le partenze di Hysaj, Rog e Verdi.

Siamo saturi, ma in regola.

Il candidato alla cessione di quelli in lista è poi Ounas, che libererebbe un posto per un calciatore “libero”

La lista potrebe variare ancora a seconda di qualche nuovo innesto a centrocampo o in difesa poi.

#FNS

 
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2 Comments  comments 

2 Responses

  1. Francesco Scotto di Santolo

    Articolo illuminato. Possiamo attenderci James ma non Icardi o Pepe’ a meno che non sia Arek Milik ad uscire. Ma con i due sanguinosi infortuni, avrebbe mercato? E dal punto di vista di costo per ingaggio e imposte, di quanto alleggerirebbe il monte-ingaggi del Napoli?

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