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Gli sviluppi del mercato azzurro : bilancio e liste da tenere d’occhio

Il Napoli sta mettendo le basi per una stagione altamente competitiva.

L’acquisto di Manolas al posto di Albiol dà l’idea esatta e fa ben comprendere la voglia degli azzurri di rinforzarsi in maniera evidente.

L’acquisto di James Rodriguez, su indicazione di Ancelotti, accontentato da De Laurentiis, dimostra anche quanto il tecnico ci tenga a non proseguire la sua avventura a Napoli da figurante, ma da protagonista, come dimostrato dai fatti nel corso di tutta la sua carriera.

James arriverà, atteso l’annuncio tra circa 10 giorni, sperando che l’attesa sia finita, dopo gli ultimi recenti accordi col Real su formula e modalità di pagamento.

Sin dal primo giorno del suo ciclo al Napoli ha dichiarato di non essere venuto qui per pettinare le bambole, ma per cercare di vincere qualcosa e regalare gioie al tifoso partenopeo.

AdL ha fatto luce sull’operazione James, dichiarando apertamente la sua voglia di prenderlo in prestito per non far pesare troppo sul bilancio il costo dell’operazione, che già aumenterà di circa 10 milioni lordi il monte ingaggi, che, come ripeto spesso, già gravoso e vicino a 100 milioni.

Aggiungere nell’immediato 16-18 milioni di ammortamento del cartellino inciderebbe in maniera pesante su una quota ammortamenti già appesantita di 18 milioni, ossia  14,4 M dall’acquisto di Manolas ( a bilancio va il 40% del costo del cartellino) e 3,6 milioni da quello di Di Lorenzo.

IL BILANCIO COMANDA

Gli ultimi dati ufficiali a bilancio sono quelli del terzo anno di Sarri, in cui il Napoli ha avuto costi pesanti per 207 milioni, di cui 91 di cartellini e 64 milioni di ammortamenti per i soli calciatori, dunque una base alta di 155 milioni, alla quale va aggiunta la quota allenatori di 5 e passa milioni, 12 milioni di bonus elargiti alla rosa.

Il Napoli poi ha circa 30 milioni di costi per la gestione societaria.

Con circa soli 30 milioni di plusvalenze il Napoli non è riuscito quell’anno ad evitare il rosso, sebbene moderato , di circa 6 milioni.

Nel primo anno di Ancelotti i costi non sono diminuti, anzi.

Innanzitutto è quasi raddoppiata la quota allenatore e staff.

Gli ingaggi sono rimasti per lo più invariati : Meret (1M), Karnezis (0,5M), Ospina (1,5M) a, Fabian (1,5M), Malcuit (0,8M), Verdi (1,8M) e Younes (1,5), Luperto (0,4M) , circa 18 milioni lordi in totale, vanno comparati a quelli diminuiti dalle cessioni di Reina (2,5), Rafael (1,2), Sepe (0,8), Jorginho (1M), Giaccherini (1,4), Tonelli (1M).

La quota ammortamenti è cresciuta di circa 40 M con il 40% dei nuovi acquisti, bilanciata da circa una diminuzione di circa 20 milioni , grazie alle quote decrescenti dei giocatori in rosa.

Insomma la rosa è costata (allenatore compreso) circa 30 milioni in più, compensati dalla plusvalenza Jorginho (60 milioni, rispetto ai soli 30 milioni di plusvalenze dell’anno precedente (derivanti dalle cessioni di Zapata, Pavoletti, Mailello, Dezi, Gnahore, De Guzman e Strinic).

Cifre precise che hanno consentito al Napoli di tenere i conti in ordine e di non  generare alcun passivo, anzi hanno consentito l’aumento del contratto di Koulibaly e di riscattare in anticipo (a marzo) i cartellini di Meret e Karnezis, grazie anche alla cessione di Hamsik (risparmiato la metà dell’ingaggio lordo di 8 milioni, oltre a 5 milioni ricevuti immediatamente dalla cessione, circa 10 M totali).

Ma vediamo in questa stagione come procede la conta in bilancio per comprendere perchè De Laurentis vorrebbe (anzi, avrebbe voluto) James in prestito e risparmiare qualcosa per altri acquisti.

Il Napoli ha in cassa 15 milioni del saldo di Hamsik (ceduto a 20 milioni, 5 subito e 15 da mettere nel nuovo bilancio), poi ha ceduto Albiol a 5 milioni al Valencia, ha recuperato circa 12 milioni dalle cessioni di Sepe e Grassi al Parma e venduto Diawara alla Roma per 21 milioni (generando una plusvalenza di 19,7 milioni), oltre a 1,5 milioni da Robero Insigne al Benevento.

Siamo a circa 55 milioni dalle cessioni, che generano quasi totalmente plusvalenza.

Ha investito di contro 50 milioni tra Manolas (36) e Di Lorenzo (9), riscatto Ospina (3,5), riscatto Zanoli (1,5).

Ma come influiscono queste operazioni sui costi del Napoli in questo bilancio?

Il monte ingaggi perde quelli Hamsik (4), Albiol (2,5) e Diawara (0,9) : in totale 15 milioni lordi, pareggiando i costi in entrata per Manolas (4), Di Lorenzo (o,9) e con i 2,5 di Albiol arrivano 2,5 in più per KK (il cui stipendio è stato aumentato a circa 6 milioni per evitarne la cessione).

Napoli scientifico, come si può notare, da questo punto vista.

La quota ammortamenti, invece, aumenta di circa 20 milioni, compensata da una diminuzione delle quote decrescenti dei giocatori in rosa di circa 15-18 M.

Quindi il Napoli per ora mantiene quasi inalterati i costi, ma ha già plusvalenze per oltre 50 milioni, con cui coprire quelli futuri e non è nemmeno alla metà delll’opera per quanto riguarda le cessioni, che potrebbero generarne almeno altri 50, a voler essere pessimisti.

Ovvio che le cessioni potranno coprire la quota ammortamenti, ma il monte ingaggi non potrà salire di molto.

L’operazione James solo di ingaggio costerebbe 10 milioni lordi, ai quali andrebbero aggiunti almeno altri 16 milioni, considerando un acquisto sui 40 milioni, e da qui si comprende il perchè AdL lo ha sempre voluto in prestito e non a titolo definitivo, almeno per caricare i primi 16 milioni del cartellino nel prossimo bilancio e riservare spazio in questo mercato per altre operazioni.

Il Napoli prendendo James si dovrebbe liberare di circa 10 milioni lordi di ingaggi (basterebbero le cessioni di Verdi, Hysaj e Rog).

Se volesse prendere un attaccante top si dovrebbe liberare di altrettanti ingaggi e non basterebero quelli eventuali di Rui e Ounas (non vedo altri cedibili tra quelli in rosa), ma ci vorrebbe la cessione di un ingaggio importante (Insigne era il candidato evidente). Quindi un Lozano che prenderebbe metà dell’ingaggio di un Icardi, sarebbe l’ipotesi più plausibile, considerando che gli azzurri prenderanno anche Elmas e forse un centrocampista in più e un terzino (per i quali non potrebbe spendere chissà che).

Prospettive rosee

Ma va considerata una cosa importante.

La società partenopea con le cessioni di Rog, Inglese, Verdi, Tonelli, Hysaj, Rui eventualmente Vinicius e Ounas, potrebbe incassare una cifra intorno ai 100 milioni con cui contenere i costi in questo bilancio, senza aver paura di non poterli mantenere la prossima stagione (basrebbe la cessione del solo Koulibaly, opzionato dal Real madrid in caso di cessione ormai certa di Sergio Ramos, che ha prorogato di un solo anno il suo contratto).

Quindi, sempre senza esagerare, ci sarebbe la possibilità di un altre grande acquisto in questa stagione, se venisse ceduto Insigne addirittura di Icardi o Pepe.

Il tifoso può dirsi felice in ogni caso.

L’IMPORTANZA della LISTA

Ma chiudo con uno sguardo alla rosa per le liste :

Il Napoli può avere 17 elementi “liberi”, 4 italiani obbligatori, dopo i 21 elementi solo vivaio e under 22.

I liberi sono attualmente 16 (considerando la cessione di Rog, importantissima per liberare il posto a James)

Gli italiani  4 (Meret, Verdi, Di Lorenzo, Piotr), oltre a Insigne e Luperto

Non abbiamo under : anche da ciò comprendiamo  l’acquisto di Elmas.

Con Elmas e James arriviamo a 24 elementi (considerando già le partenze di Hysaj, Tonelli, Rog, Inglese).

Siamo saturi, ma in regola.

I candidati alla cessione di quelli in lista sono Verdi, Ounas, Rui…ed eventualmente Insigne.

Uscendo questi possono entrare solo 2 giocatori “liberi” (per Ounas e Rui), mentre gli altri 2 dovrebbero essere italiani o quantomeno 1 italiano e un under (o uno del vivaio).

Nessuno ha mai preso in seria considerazione questa circostanza.

A voi gli scenari.

#FNS

 

 
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2 Comments  comments 

2 Responses

  1. Me

    Grazie, sempre molto precise e soddisfacenti le tue analisi.

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