Il Napoli, come da pronostico, vince in trasferta contro il modesto Zurigo e ipoteca la qualificazione agli ottavi di EL, rendendo il ritorno al San Paolo una formalità, sia per il risultato (3-1) acquisito, sia per la pochezza dell’avversario, che non metteva tanta paura prima, figuriamoci dopo averlo visto ieri.

Una gara giocata seriamente e con la giusta attenzione, senza strafare, ma condotta in porto con pochi affanni.

Ancelotti senza alcune pedine, assenti per infortunio (Rui, Ospina, Verdi e Mertens, oltre ad Albiol) ha schierato la migliore formazione possibile.

Lo Zurigo con un insolito 4-1-2-2-1, con Bangura (difensore centrale) spostato avanti alla difesa a 4 e un’unica punta, Odey, con ai lati Winter e Kololli in avanti.

Vantaggio dopo pochi minuti con Insigne, regalato dal portiere avversario, che sbaglia il controllo di piede e favorisce l’intervento di Milik, scaltro a rubare palla e a servirla a Insigne per una comoda conclusione a porta sguarnita.

Il Napoli ha mostrato evidente e netta differenza di caratura tecnica rispetto all’avversario e ha affondato con facilità pur non mantenendo la gara su ritmi elevatissimi.

Ad ogni accelerazione arrivava un pericolo e una potenziale occasione da gol, tentativi di Milik, Insigne, Zielinski, con Malcuit (più di Ghoulam nel primo tempo) a spingere sulla fascia, molto bravi gli esterni, Zielinski e Callejon, ad accentrarsi e a supportare Insigne tra le linee.

Proprio da un cross dal fondo di Malcuit arrivava il raddoppio di Josè con un perentorio inserimento in area e una deviazione volante in porta, per certi versi anche fortunosa (impatto non perfetto, ma anche per questo vincente).

Il Napoli poi restava in controllo della gara , con lo Zurigo che non ha approfittato di qualche piccola distrazione difensiva.

Non brilanti Allan e Fabian centralmente (hanno lasciato qualche iniziativa di troppo agli avversari in mezzo al campo), poco preciso Milik in fase di conclusione.

Nella ripresa parecchie occasioni per il terzo gol (conclusioni poco precise e alcune parate del portiee avversario), messo poi a segno da Zielinski con percussione in area e tiro potente sul primo palo (anche qui il portiere non esemplare).

Nel finale un rigore dubbio per fallo di mano di Maksimovic, per l’1-3 messo a segno da Kololli con il “cucchiaio”, chiudeva la gara (Meret salvava il gol del 2-3 nei minuti di recupero, dopo un’occasione per il subentrato Ounas, deviata fortunosamente dal portiere dello Zurigo).

Il ritorno al San paolo quasi una formalità, Zurigo è squadra nettamente inferiore agli azzurri, che potranno fare un comodo turnover, necessario da qui a fine stagione, soprattutto per la mancanza di Albiol (se Chiriches sta bene potrebbe essere la partita ideale per farlo tornare in campo).

L’infortunio di Albiol è molto pesante, la sua esperienza in Europa fondamentale e questo ci creerà altri problemi contro avversari più probanti nei turni successivi, rendendo ancor più difficile arrivare in fondo alla competizione (nonostante Maksimovic stia facendo ottime prestazioni).

Sarebbe ottimale trovare avversari alla portata sino al termine, negli ottavi sicuramente 2-3 avversarie meno forti ci saranno nell’urna, più difficile trovarle nei quarti (ad esempio Benfica e Valencia , se andranno avanti, potrebbero essere buone nei quarti o in semifinale).

L’obiettivo Europa League è quello che ci resta e, seppur con la defezione del baluardo e leader difensivo per eccellenza, ci proveremo con tutte le carte a disposizione.

#FNS