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Il ritorno del Napoli : 1-3 a Torino con i granata

E’ bastata una settimana senza impegno infrasettimanale di Champions e si è rivisto il Napoli di Sarri (con buona pace di Spalletti, che nel post Pordenone nell’infrasettimanale di Coppa Italia, perde la bussola e la gara interna con l’Udinese e, dopo le due friulane, anche il primo posto).

Una settimana di allenamenti, la cura del dettaglio, tutti sotto torchio, la palla deve scorrere rapida, veloce e incisiva, la via del gioco da riprendere, quella della determinazione, dell’attenzione, della concentrazione e della consapevolezza.

Il Napoli torna a vincere, ma soprattutto a convincere e con lui la bellezza e la concretezza, oltre ad altre piacevoli sorprese.

La regola del 3, delle tre reti segnate, non si vedeva da un pò, arrivano in trasferta, dove il Napoli è imbattuto da 22 gare, 19 le vittorie, 3 i pareggi.

Il ritorno del Capitano, finalmente motore della squadra (e si è notato) e non solo ingranaggio, con la sua  prestazione super arriva anche il gol n.115, quello del record di Diego, che sembrava una maledizione, ma che interessava meno dell’Hamsik claudicante di questo inizio di stagione.

Una liberazione per noi e per lui la prestazione, quella quasi perfetta, che non vedevamo da tempo, “il soldato Hamsik ha cacciato finalmente la sciabola”, abbandona il “compitino” e sfodera una prestazione eccellente, sempre viva e propositiva, passaggi all’indietro solo utili e necessari, poi si guarda avanti, si stoppa, ci si gira e si prendono le responsabilità che appartengono a un Capitano ed a un leader. Si inventa, si verticalizza, si tenta la giocata ogniqualvolta è possibile.

Ma non solo.

Marek ripiega, contrasta, ruba palloni, va al tiro.

Lo avevo scritto in tante occasioni ultimamente, “quando gira Hamsik, il Napoli ha un’altra marcia”e la gara con i granata è stata prova lampante.

Una menzione particolare, nella giornata in cui tutti hanno contribuito al risveglio del gioco, va fatta per Koulibaly.

Non solo ha avuto il merito di sbloccare la partita dopo soli 4 minuti, rete fondamentale che ha dato il giusto spirito e allentato un pò di pressione, necessaria per riprendere con relativa scioltezza le redini di una gara da subito (mi pare la 7^stagionale con cross da palla inattiva…controllerò bene), ma è dall’inizio di stagione che contribuisce in maniera determinante (con Albiol) al miglioramento del reparto e dello “score difensivo” (al netto dei 3 gol segnati in stagione), tenendo botta e assumendo le vesti di “leader assoluto”anche e soprattutto nei momenti di difficoltà realizzativa, con la porta di Reina inviolata (e solo in un’occasione trafitta con perdita di punti) in ben 11 occasioni.

Il Napoli (per quanto possa contare, ma fa piacere) si riprende anche la testa della classifica.

La Juventus tiene botta (3-0 in scioltezza a Bologna), restando a un punto dagli azzurri e la favorita per la vittoria finale.

L’Inter perde per la prima volta, malamente in casa con l’Udinese 1-3 e Spalletti scivola in un colpo solo dal 1° al 4° posto (virtuale, con la Roma con una gara in meno), in un Campionato sino ad ora equilibratissimo per le prime 5 posizioni.

La Roma vince a fatica col Cagliari in casa, mentre una gran bella Lazio impatta 3-3 nell’ostica Bergamo e si distacca un pò dal quartetto di testa, pur non perdendo le speranze di risalita, mostrando cattiveria agonistica e bravura tattica con alcuni elementi di caratura superiore.

Ma veniamo alla gara col Torino.

Sarri schiera l’11 di sempre, riposato finalmente, dimostrando che giocando una volta alla settimana si può vincere anche con 13-14 elementi.

Zielinski, il 12°uomo, confermato al posto di Insigne, recuperato dall’affaticamento muscolare, ma ancora in panca, per non rischiare ricadute (l’inserimento è graduale, entrerà nella ripresa).

Mihailovic schiera un 4-3-3 speculare.

De Silvestri e Molinaro i difensori di fascia a combattere con Piotr e Josè. Burdisso e N’Koulou a cercare di disinnescare un vivace Mertens.

In mezzo al campo Valdifiori regista, attaccato alto dal Napoli (e da Jorginho), Baselli a battagliare con Allan, Rincon che fatica a contenere un super Hamsik.

Sugli esterni Iago Falque e Berenguer ad impensierire Hysaj e Rui, con Belotti ben marcato da KK e Albiol.

Le intenzioni tattiche di Sinisa saltano subito, con il Napoli che parte determinato e che trova subito il gol con Koulibaly, che devia di testa in rete una spizzata sul primo palo di Allan su corner di Callejon.

Il Napoli in vantaggio, già carico, si scrolla di dosso anche un pò di apprensione dopo un periodo non brillante e comincia a macinare il suo gioco.

Lascia al Torino 2-3 cross in area (ben controllati da Albiol e KK) e punge di rimessa.

Arrivano 2 occasioni per Mertens e per KK, prima del raddoppio al 25°di Zielinski, servito in profondità da un magistrale Jorginho, che nel primo tempo giganteggia in mezzo al campo, con 3 verticalizzazioni da urlo, col giro palla e tante palle recuperate, con il solito senso tattico e della posizione (da 8 la sua prima frazione).

Bravo Piotr stavolta a mantenere calma e freddezza (poco lucido nelle 2 occasioni con la Fiorentina nella conclusione) e a battere un preciso diagonale Sirigu.

Nemmeno 5 minuti e Jorginho inventa di nuovo per Mertens, assist superbo di Dries per il piattone all’incrocio del Capitano dal limite: “O gol 115 sta tutt ccà”.

30 minuti e partita chiusa.

Un Napoli spettacolare e quasi perfetto, cinico e spietato, con la voglia di riprendersi gioco e Campionato.

Attento in fase difensiva, un muro KK e Albiol, attenti e concreti quanto basta Hysaj e Rui.

Dominio in mezzo al campo con Allan, Jorginho e Marek.

Il trio offensivo rende.

Nella ripresa il Napoli ha almeno 6-7 occasioni clamorose per fare il 4° gol (2 tiri di Marek sibilano vicino ai pali, Dries scivola e riesce a buttarla fuori dalla linea di porta, 2 gol di Callejon vengono annullati giustamente per fuorigioco, uno forse lo nvalida lui con un tocco di petto sulla linea con la palla che, forse, sarebbe entrata lo stesso).

Segna invece il Torino, sul’unico sfortunato rimpallo su Albiol che concede il tiro a Belotti, sul quale Reina ci arriva, ma non con la dovuta forza e reattività per deviare fuori dai pali il pallone.

Il risultato mette un pò di apprensione, ma non di paura, con gli azzurri che restano dominatori in campo.

Si riprende all’antivigilia di Natale con Napoli-Sampdoria, Juventus-Roma e l’Inter a Sassuolo.

Martedì primo impegno di Coppa Italia con l’Udinese al S.Paolo (ottavi, gara secca).

#FNS

 

 
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