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Il Napoli ribalta la Lazio : 4-1 all’Olimpico

Il Napoli espugna l’Olimpico, 4-1 alla “temibile” e in forma Lazio di Inzaghi, con una super ripresa dopo un primo tempo in cui si è trovato sotto di una rete (De Vrij) e con qualche difficoltà di troppo creata da un avversario coriaceo e ben messo in campo.

In 5 minuti gli azzurri mettono a segno 3 reti “ribaltando” risultato e avversario.

Le reti arrivano in imbarazzante repentina sequenza tra il minuto 54 e il minuto 59 :

- ci pensa prima Koulibaly a ribadire in rete un tiro ravvicinato di Albiol su calcio d’angolo (una rarità)

- poi è Callejon a infilare Strakosha con un tiro preciso all’angolino basso dopo preciso assist di un Hamsik in ripresa

- l’apoteosi si raggiunge poi con il gol alla Maradona di Mertens, che con un pallonetto magico da posizione defilata rispetto al rettangolo dell’area di rigore fa sobbalzare da sedie e sediolini tutti i tifosi azzurri, che per un attimo hanno rivissuto e ripercorso come un flash mistico, un vero e proprio “dejavù” l’emozione che Diego ci regalò al San Paolo proprio contro la Lazio (in porta c’era il buon Orsi, che in quel pomeriggio che rimarrà scolpito nella storia del Napoli ne prese 3 da Diego, con l’ultimo direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo).

- il 4° gol di Jorginho su rigore ( a gara abbondantemente chiusa)

Altro record storico ottenuto da Sarri e il suo Napoli : un pokerissimo di vittorie che a inizio Campionato il Napoli aveva ottenuto solo nella stagione 87-88 e grazie a un 2-0 a tavolino a Pisa.

Una serie A che ricalca un pò quella delle passate stagioni (fa eccezione, per ora, il ritorno delle milanesi), con almeno 4-5 squadre di categoria inferiore (che, come dico sempre, abbassano notevolmente l’interesse per troppe gare), vede la coppia Napoli-Juventus in testa con 5 vittorie e 15 punti, tallonate dalle milanesi e  poi dalle romane (poi l’ottimo Torino, che potrebbe essere la sorpresa di questo campionato, in gruppetto con le valide Atalanta e Sampdoria…poi c’è poco altro di intrigante).

La Juve , con un claendario sino ad ora senza impegni probanti (Chievo, Cagliari e la Fiorentina in casa, ieri battuta a fatica e rimasta in 10 nell’ultima mezz’ora e trasferte contro l’inguardabile Genoa e la Juve B a Villar Perosa, “alias” Sassuolo al Mapei) non ha perso punti, dimostrando la sua inalterata voglia di vincere e un ottimo Dybala (solo ieri a secco).

L’Inter assomiglia , almeno in questa prima fase, a quella di Mancini, che giocava male, ma otteneva punti (ben 7 contro Spal, Crotone e Bologna, disputando gare veramente brutte).

Il Milan che ne ha persa una sola (sonoramente, 4-1 all’Olimpico con la Lazio), in quello che era l’unico impegno vero della stagione e con 3 gare in casa (contro le modeste Spal, Udinese e Cagliari) e una trasferta con il finora “nullo” Crotone.

Tra l’altro rigori a iosa per le milanesi in quest’inizio di stagione (non tutti solari) e quasi tutti decisivi per raggiungere il risultato (contrariamente a quelli ottenuti dal Napoli, tutti a risultato già acquisito). Ma apriamo e chiudiamo la parentesi.

Il Napoli batte una Lazio in gran forma, imbattuta in stagione e reduce da 3 vittorie in trasferta consecutive, con un super Immobile (ieri autore di una gara generosa e con gran assist per il gol di De Vrij), a segno ininterrottamente da agosto (ben 10 reti in 8 gare, gol alla Juve in SuperCoppa, 6 nelle 4 gare di Campionato ed anche in Nazionale ed in EL).

Alla vigilia si sapeva dell’importanza e della difficoltà della gara e che per venirne a capo ci sarebbe voluto il miglior Napoli.

Si era detto anche che questa era la prima gara “seria” e difficile della stagione, anche se per me non era così, perchè anche a Bologna e con l’Atalanta non erano e non sono state due passeggiate, nonostante il punteggio finale, rotondo a favore degli azzurri, come quello di ieri.

Il cammino dell’Atalanta di inizio stagione ha dimostrato (oltre ad essere una nostra “bestia nera” storica, come il Bologna) che non era una gara per nulla scontata, come non lo era quella al Dall’Ara, con i rossoblu che hanno iniziato bene la stagione, mettendo in difficoltà l’Inter, che da quello stadio è uscita a fatica e con un punto fortunosamente guadagnato, grazie a un rigore molto opinabile.

Gli azzurri, come sta capitando spesso, un pò in difficoltà (e in svantaggio) nel primo tempo, straripanti nella ripresa.

Stavolta abbiamo reagito prima dell’ora canonica, sfruttando alla grande i primi 15 minuti de secondo tempo.

La Lazio , ben messa in campo da Inzaghi, ha pagato gli infortuni muscolari a catena arrivati a gara in corsa, perdendo 3 pezzi fondamentali della retroguardia come Bastos (che con il suo fisico aveva controllato bene Insigne sino all’infortunio, arrivato dopo soli 25 minuti), De Vrij, subito a inizio ripresa, (il perno, già in dubbio alla vigilia) e Basta a 20 dal termine (con squadra in 10 per aver già effettuato tutte le sostituzioni e gara, già sul 3-1, definitivamente chiusa in anticipo).

Il Napoli ha approfittato dell’ecatombe muscolare degli uomini di Inzaghi e , sfruttando la strapotenza fisica attuale, con cui surclassa gli avversari alla lunga (frutto della preparazione estiva), ha annichilito l’avversario con la determinazione, il gioco, l’estro e la tecnica.

Un mix di forza esplosiva.

Quindi gara che dura un’ora e si chiude col gol di Mertens (per il tabellino il 4-1 di Jorginho).

Il primo tempo con un Napoli a sprazzi, a tratti sotto ritmo (anche perchè la Lazio si è chiusa bene e ha sfruttato le ripartenze), non sempre attento in difesa,ha rischiato di capitolare in almeno 3-4 occasioni, in cui ci è andata bene, con due uscite di Reina che potevano portare conseguenze nefaste, (rigore nella prima, che non c’era, ed espulsione nella seconda,che si conclude con un giall0).

Lazio più vulnerabile dal 25° dopo l’uscita di Bastos e Napoli in ripresa e pericolso in un paio di occasioni (con Insigne e Allan), si ritrova invece sotto di 1 gol, punito da un episodio, frutto di parecchi errori e disattenzioni difensive :

- ci va bene sull’auto-palo di Hamsik su calcio d’angolo per la Lazio,

- sulla ribattuta del palo Jorginho e Callejon sbagliano l’uscita dall’area, intralciandosi l’uno con l’altro e perdendo il pallone.

- Palla a Immobile sulla destra con il Napoli a difesa nuovamente schierata, che si beve Allan in dribbling, poi affronta e supera di spunto Koulibaly, riuscendo a ottenere il cross dalla linea di fondo.

- in area De Vrij in mezzo a 4 azzurri : Albiol chiude sul primo palo (come deve), sul cross leggermente arretrato Ghoulam è poco reattivo e resta impalato a guardare De Vrij colpire il pallone da 3 metri dalla porta.

- De Vrij tra l’altro calcia malissimo e debole, ingannando Reina  e prendendolo in controtempo , con il portiere che non riesce a trovare la deviazione sulla debole conclusione.

Insomma almeno 6 errori difensivi nella stessa azione, più o meno tutti decisivi, con Reina accusato ma alla fine il meno colpevole, considerato il tiro ravvicinato (e sporco) e gli errori precedenti di ben 5-6 compagni.

Un’ottima prova di Maggio, veramente prezioso in fase difensiva (6 contrasti e 4 duelli aerei vinti , 2 palle intercettate, 1 spazzata, quindi ben 13 interventi positivi) che per ora sta dando ragione alla sceltadi Sarri di volerlo trattenere non solo in gruppo, ma anche come unica alternativa ad Hysaj (sarebbe stato auspicabile prendere anche un terzino giovane da far crescere con calma, ma sappiamo come è andata).

Qualche indecisione difensiva per Koulibaly, Albiol e Ghoulam, tutti autori peraltro di una gara sempre sopra le righe e decisivi (stavolta anche col gol del pari).

Jorginho “leader” in mezzo al campo anche contro un’avversaria decisamente tosta e Hamsik in ripresa rispetto alle ultime gare (aveva già dato segnali con il Benevento, che non faceva molto testo però), autore anche dell’assist decisivo nel gol del vantaggio di Callejon, ma anche di tante altre buone giocate (tra le quali un palo).

Per questi ultimi due è risultato facile giocare accanto ad Allan, il più in forma di tutti, impressionante per continuità di corsa, con condizione fisica che gli ispira e gli consente anche giocate sopra le righe, con personalità e fiducia estrema (“ruleta”, dribbling, assist, inserimenti, tiro…non proprio tutti cromosomi presenti nel suo Dna solitamente). Leader come sempre nelle palle recuperate, 13.

Tridente offensivo sempre prolifico e spettacolare : Callejon il più ispirato, Insigne il più presente (il 70% delle azioni offensive partono dai suoi piedi), Mertens non benissimo come prestazione globale, ma col gol che vale più di ogni altra cosa e rende ogni valutazione superflua.

I dati rilevanti della gara di ieri :

Possesso palla Napoli 63%….precisione passaggi 89%

Tiri in porta 17 a 4 per gli azzurri (4 di Insigne, sfortunato anche con un palo, addirittura 3 di Allan da fuori, sinonimo di gran momento di fiducia)

La fascia di sinistra funziona alla perfezione solo nella ripresa (con Ghoulam, Hamsik e Insigne che cominciano a martellare da quel lato, ben bloccati nel primo tempo dall’asse Bastos, Basta, Parolo).

I veri registi del Napoli sono stati Kalidou nel primo tempo (precisione 95%, con sole 2 palle perse a inizio gara) e Jorginho nella ripresa (contenuto nel primo tempo da Luis Alberto e Milinkovic in ripiegamento), che finisce con ottimo score , 142 tocchi, di cui 132 passaggi riusciti.

La fscia destra ha retto molto bene difensivamente,

Diamo un pò di numeri :

5 vittorie nelle prime 5 , altro record storico del Napoli di Sarri

Sono 10 le vittorie consecutive in A attualmente

Napoli imbattuto dal 25 febbraio scorso (lo 0-2 in casa con l’Atalanta)….e qua ci grattiamo pure.

19 reti fatte (solo 3 subite) in 5 gare, miglior attacco della A (e Napoli virtualmente primo in classifica per differenza reti, ma poco importa ora)

Napoli miglior Rating del Campionato per distacco 7,27, Juventus seconda 7,12

Miglior possesso palla 60,2%, aumenta il distacco dalla seconda, il Milan (con 58.7%)

Maggior precisione nei passaggi 88,6%, anche qui aumenta il distacco sulla seconda, il Milan fermo a 88%

Clamorosamente aumenta anche il vantaggio nel record meno credibile : duelli aerei, Napoli 1° con il 57,3% surclassando la seconda, che era la Lazio, ed ora la Juve con 55,9%

Perdiamo il record della media tiri a partita (nonostante i 17 di ieri) a favore della Roma, che ieri ha avuto vita facile col Benevento : giallorossi con 18,8, Napoli secondo con 18,6

Sono 24 i gol stagionali in 8 gare, media di 3 netti a partita

Classifica aggiornata di gol e assist stagionale

Dries 7 gol e 1 asssist = 8

Lorenzo 2 gol e 5 assist = 7

Callejon 4 gol e 2 assist= 6

Ghoulam 1 gol e 3 assist = 4

Milik 2 gol = 2

Jorginho 2 gol = 2

Piotr  2 gol = 2

Hamsik 2 assist = 2

Allan 1 gol = 1

Rog 1 gol = 1

Koulibaly 1 gol = 1

Prossimo appuntamento con la Storia , sabato ore 18 a Ferrara con la Spal..

#FNS

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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