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Vi presento lo Shakhtar Donets

Il Napoli debutta mercoledì in Champions in un Girone non impossibile, ma complicato. contro avversarie che giocano a calcio e che hanno tutte ottimi elementi, dai campioni del City, ai brasiliani del Donets , agli olandesi del Feyenoord, tecnici e concreti.

Il primo avversario degli azzurri è lo Shakhtar Donets, la migliore squadra ucraina degli ultimi anni, sempre presente con discreti risultati in Europa (piazzamenti onorevoli in Champions e conquista dell’Europa League negli ultimi 14 anni consecutivi).

Giusta esperienza internazionale e molta tecnica nel primo avversario del Napoli, una multinazionale a due bandiere, ucraina e brasiliana, con qualche eccezione di rilievo , come l’attaccante Facundo Ferreyra, argentino.

VALORE della ROSA e PALMARES

Non avversario facile, squadra organizzata e talentuosa, più forte e pericolosa della Dinamo Kiev incontrata lo scorso anno,  con cui si divide i trofei in patria e con la quale domina il Campionato (orfano del Dnipro).

Le rose di Shakhtar (103M) e Dinamo Kiev (61M) hanno un valore che rappresenta quasi il 70% di quelle dell’intero Campionato Ucraino (250M), inferiore a quella del Napoli (che supera i 300M, il doppio delle due prime della classe ucraine messe insieme)

Palmares ricco : 10 Campionati Ucraini 11 Coppe Nazionali e 8 SuperCoppe, 4 Coppe dell’unione Sovietica e 1 Europa league.

ALLENATORE e MODULO

Nel Campionato ucraino dalla nascita nel 1991, ha avuto allenatori deil calibro di Nevio Scala, Bernd Schuster e, ovviamente, Mircea Lucescu (dal 2004 al 2016).

Allenata dal 2016 dal tecnico portoghese Paulo Fonseca (44 anni, ex allenatore di pacos ferreira, Porto e Braga) che ha vinto al primo colpo il campionato, la Coppa e la SupoerCoppa di Ucraina con il suo 4-2-3-1,

I BRASILIANI

Dal 2005 si affida a calciatori brasiliani :sono passati per Donetsk calciatori poi approdati in big europee come Douglas Costa, Luiz Adriano, Matuzalem (l’ex azzurro un apripista), Jadson,Alex Texeira, Fernandinho, Willian, Eduardo.

La colonia attuale è come sempre molto numerosa :

-in difesa 2 terzini sinistri, il titolare Ismaily (27, ex Braga, da 4 anni in squadra) e la sua riserva Azevedo (31, da 3 al Donets)

-a centrocampo Fred (24 anni, peperino di 1,69), con qualche presenza nella nazionale verdeoro.

- i giocatori più talentuosi nel reparto offensivo

- a parte i 2 trequartisti Dentinho (31) e Alan Patrick (26), l’artiglieria pesante la ritroviamo dietro la punta (che abbiamo detto essere l’argentino Ferreyra), con Taison, Marlon e Bernard.

LA ROSA

Portieri

Il titolare è il 33enne Pyatov, esperto estremo difensore con 75 presenze nella nazionale ucraina con il suo metro e 90 di altezza.

Il secondo e’ Shevchenko , 24 anni , anche lui nazionale.

DIFESA (a 4)

Terzini

A destra il Capitano, il Mito, 35 anni e non sentirli (croato, ma con i piedi brasiliani), titolare inamovibile  è Srna, 135 presenze con la nazionale croata, dal 2003 allo Shaktar, come il nostro Maggio, ma piedi vellutati, con cui sforna ancora assist vincenti.

L’alternativa è il 26enne Butko, anche lui 26 presenze in nazionale, mandato spesso in prestito per farlo giocare, visto che da 14 anni con Srna titolare lo spazio è molto poco.

La fascia sinitra invece, come già detto, è tutta brasiliana il titolare Ismaily (27, ex Braga, da 4 anni in squadra) e la sua riserva Azevedo (31, da 3 al Donets)

Difensori centrali

I titolari sono l’esperto Ratisky sul centrosinitra (28 anni), con buoni piedi (12 reti e 27 assist in carriera per un difensore centrale non sono pochi) quasi 50 presenze in nazionale, cresciuto nello Shakhtar e  Kryvstov sul centrodestra (26), più ruvido e arcigno.

Le alternative sono il 25enne Ordets (gigante di 1,94) e il georgiano Khocholava (25), anche lui di stazza notevole, 1.92

CENTROCAMPO (a 2)

I titolari sono Stepanenko (28), esperienza internazionale, 40 pres con la nazionale ucraina, centrocampista centrale con buone doti di interdizione e difensive e il brasiliano Fred, piedi discreti per l’ex Internacional di Porto Alegre (6 presenze con la nazionale brasiliana), da 4 anni anni allo Shakhtar (123 presenze).

L’unica alternativa era Malyshev (24), che si è infortunato gravemente al ginocchio e salterà almeno metà stagione.

Nel ruolo di dovranno adattare i 2 brasiliani Dentinho e Alan Patrick per dare un pò di respiro ai 2 titolari, ma nel Campionato ucraino vanno più che bene, in Champions sbilancerebbero un pò la squadra.

ATTACCO

La stellina ucraina “made in Donets” Kovalenko agisce dietro la punta, 21 anni, ma titolare da quando ne aveva 19, fa tutti i ruoli dell’attacco e anche il centrocampista all’occorrenza.

L’out di destra è terra di Marlos (29 anni), ex di Coritiba e Sao Paolo, talentuoso e rapido, 29 reti e 36 assist in 4 anni allo Shakhtar.

L’out di sinistra incontrastato è di Bernard (25) l’Insigne della squadra, pagato 25 milioni per il suo talento, appena 21enne dall’AtlMg. nel 2013, da allora 20 gol e 36 assist in 4 stagioni (15 presenze con la nazionale verdeoro).

Altro Jolly offensivo è il martellante Taison (29), ala sinistra che ha dovuto gioco forza emigrare in tutti i ruoli dell’attacco per la presenza di Bernard su quell’out (gioca là ormai solo per sostituirlo).

Dentinho (28), fantasista e vero jolly offensivo, fa tutti i ruoli del centrocampo e dell’attacco, da 4 anni in rosa l’ex Corinthians ha segnato 16 reti in 112 partite.

Alan Patrick (26) Acquistato nel 2011 dal Santos ha giocato molto poco con lo Shakthar (solo 23 gare in 6 anni), mandato in prestito in brasile tutti gli anni (Palmeiras, Internacional e Flamengo).

La punta centrale è argentina, il 26enne Facundo Ferreyra, 63 reti con le maglie di Shakhtar (35 gol), Banfield e Velez  (e con una brevissima parentesi al Newcastle di 6 mesi), bomber vero e da temere

La punta di riserva e Leschuk (25 anni), un cognome che sembra ucraino, ma anche lui è argentino di nascita e calcisticamente, l’ultimo acquisto dello Shakhtar, arrivato a gennaio 2017 dal Karpaty Lviv (ex Arsenal de Sarandi), un ‘alternativa per i cross, visto che è alto 1,90.

LA PARTITA contro gli azzurri

Avversario insidiosissimo lo Shakhtar, come detto, alla portata degli azzurri, ma squadra tecnica, esperta e molto forte, in un girone dove può succedere di tutto, dove non vi sono avversari morbidi, anzi hanno tutti una difficoltà medio-alta.

Callejon e Insigne saranno chiamati a gran copertura sui terzini Srna e Ismaily.

In difesa forse mancherà Kryvstov, un bene per noi, ma a quel punto, considerata la lentezza dei 2 sostituti sarebbe auspicabile far giocare Mertens, nonostante Milik abbia bisogno di spazio (ed è stato portato da Sarri in conferenza).

A centrocampo saremo un uomo in più (l’ho detto anche col Bologna, che Donadoni ha schierato come lo Shakhtar, ma le prestazioni di Hamsik e Jorginho non l’hanno dato a vedere). Considerando l’attitudine offensiva di Kovalenko, sarebbe auspicabile giocasse Diawara.

Il compito più arduo spetterà a Ghoulam e Hysaj contro Marlos e Bernard, mentre Albiol e Koulibaly avranno il loro bel da fare contro Ferreyra.

 

 

 

 

 
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