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Bologna-Napoli 0-3, analisi tattica e statistica della gara

Il Napoli vince a Bologna 3-0, ma il punteggio non deve ingannare, la partita è stata di quelle scorbutiche e, come con l’Atalanta, ne siamo venuti a capo solo nei 25 finali, grazie alle giocate degli attaccanti, tenuta in piedi per un’ora da Reina , Allan e grazie a una linea difensiva molto attenta e puntuale.

Sarri ha tutti gli effettivi a disposizione, ma deve valutarne le condizioni di forma per gli impegni delle nazionali. Manda in campo la difesa titolare ad eccezione di Albiol, al quale preferisce Chiriches, Conferme un pò a sorpresa per Jorginho (recuperato dopo una botta al piede) e per Hamsik (che con la Nazionale ne ha fatte 2), accanto a un Allan in forma smagliante. Tridente piccolo in avanti.

Donadoni sa di non poter affrontare il Napoli col suo 4-3-3 speculare e lo difica, inserendo Palacio tra le linee, con un centrocampista in meno, scegliendo di giocarsela piuttosto che metterla sulla difensiva.

Sceglie di restare a 4 dietro, nonostante l’assenza di Torosidis, sostituendolo con Krafth, che si piazza dal lato di Insigne.

Callejon se la vede con Masina, Dries braccato da Helander e in seconda battuta da Maietta.

Poli dal lato di Hamsik e Pulgar a battagliare con Allan (con il brasiliano che pressa e raddoppia un pò su tutti)

Un quadrilatero offensivo composto da Di Francesco, Verdi, Palacio e Destro, con i primi 3 che di sovente si scambiano le posizioni e gli attaccanti che , a turno, si spostano in fase passiva su Jorginho (a volte braccato addirittura da entrambi) lasciando Koulibaly impostare con relativa comodità. Il dato finale lo conferma con Jorginho e KK che si invertono il numero di palle giocate, 96 per il difensore , 48 per il centrocampista.

Lavoro massacrante per i 4, sia a livello fisico che mentale, che alla fine , infatti, caleranno, come tutto il Bologna e come fu per l’Atalanta al San Paolo.

Il Napoli con la sua tenuta atletica superiore rispetto agli avversari in questa fase della stagione è riuscito a tenere in bilico il risultato per un’ora, in cui non è riuscito a proporre il suo miglior calcio, emergendo nei 25-30 minuti finali in entrambe le gare, avendo avuto la fortuna (e bravura di Reina) del mancato raddoppio dell’Atalanta e del mancato vantaggio del Bologna.

Inizia la partita con qualche imprecisione da parte degli azzurri e un Bologna molto aggressivo.

Viene ammonito subito Helander, dribblato da Mertens.

Ci prova Lorenzo dalla distanza senza molta convinzione, tiro centrale.

Un paio di battute a vuoto di Hysaj , che perde anche un pallone in zona pericolosa, non riuscendo poi a contrastare il tiro di Verdi in area dalla sinistra , che si spegne di poco al lato sul palo opposto.

Il Bologna si fa subito pericoloso una seconda volta con una punizione dal limite di Verdi deviata miracolosamente da Reina sulla traversa.

Il Napoli non riesce a velocizzare l’azione (sarà una costante per oltre un’ora), arriva sulla trequarti avversaria spostando il pallone e si perde nella finalizzazione finale. con Insigne che perde qualche palla di troppo, Mertens che non trova lo spunto e Callejon ben marcato da Masina e poco servito.

Allan recupera palloni su palloni, Hamsik non si accende e non cambia ritmo, Jorginho imbottigliato e poco reattivo.

Bene Chiriches in difesa che sbroglia parecchie situazioni.

Hysaj e Ghoulam scendono poco e nelle rare occasioni sono inseguiti in ripiegamento da Verdi e Di Francesco, che fa densità sul lato sinistro con Poli.

Mezz’ora senza sussulti azzurri, qualche corner e poco altro.

Anzi è il Bologna ad andare a segno, ma Masina devia la palla in porta da due passi e in posizione di fuorigoco, con l’arbitro che giustamente annulla.

al 33° ci prova Hamsik di piattone dalla sinistra su assist di Insigne, Mirante blocca senza difficoltà.

Manovra sempre lenta del Napoli, Insigne colto in fuorigico, gli scambi tra gli azzurri in attacco non sono precisi.

Almeno il Bologna non punge più nei 15 finali, il Napoli ci prova con i tiri di Callejon, Marek e Lorenzo , tutti respinti dagli avversari in area.

Partita spezzettata dai falli e dall’infortunio di Chiriches (lussazione alla spalla), sostituito da Albiol,con il Napoli che non rischia nulla, ma che nemmeno offende con pericolosità

Primo tempo non esaltante degli azzurri che non riescono a imporre il loro ritmo per la buona disposizione tattica di Donadoni e per demeriti di chi saebbe deputato a cambiare passo in mezzo al campo (Hamsik) o a dettare i tempi (Jorginho).

Ci va bene che non stiamo sotto. Gli azzurri non spingono mai sull’acceleratore, il Bologna si , ma senza segnare.

Finisce 0-0.

Squadre senza cambi a inizio ripresa e canovaccio della gara simile agli ultimi 15 minuti tempo, Napoli poco determinato, Bologna (che tiene il baricentro basso) pericoloso in una sola occasione, con Reina che para due volte su Destro e Koulibaly che salva la palla sulla linea di porta.

Dopo 16 minuti esce uno spento Hamsik, che anche oggi non ha convinto, non forza, non cambia passo, trotterella, chissà se è solo una questione di condizione o se ha qualcosa, sempre a livello fisico, che lo limita.

Entra Zielinski e caso vuole che la gara dopo 5 minuti si sblocca. Pennellata magica di Insigne per il puntuale Callejon, che punisce Masina alla prima distrazione (ma grave) e spinge in rete la palla di testa da pochi passi dal la porta sul secondo palo.

 Il Napoli si ringalluzzisce ì, alzando pressing e baricentro, il Bologna che ha speso tanto per un’ora non ha la forza per reagire con decisione, Di Francesco e Verdi non escono dalla propria trequarti, il baricentro ormai è basso e non riesce a salire.

Palacio e Destro sono sfiniti, non pressano più da tempo (Destro esce per Krejci, che va a sinistra con Palacio di punta e Verdi alle sue spalle).

Jorginho, in ombra e poco redditizio per tutta la gara, arranca  (si perde Verdi, che innesca uno sfinito Palacio per l’ultima occasione rossoblu della gara, ferma tutto KK) e Sarri non ha dubbi su chi scegliere per la sostituzione, esce il brasiliano e entra Diawara.

Il Napoli controlla la gara, KK e Albiol dominano sugli avversari, Hysaj e Ghoulam tengono difensivamente e non si fanno sorprendere.

Per fortuna al 37° Mertens chiude la partita, scippa la palla a Pulgar ultimo uomo, punta la porta e batte Mirante con il tiro che gli passa sotto le gambe. 2-0 Napoli.

Il Napoli dilaga nel finale e con splendida azione corale sigla il 3-0 con Zielinski, che finalizza un’azione di Ghoulam e l’assist di Callejon.

I numeri del Napoli sono quelli delle giornate migliori, ma vanno letti e interpretati

64% di possesso palla, alto , ma abbastanza sterile e sottoritmo per 1 ora.

17 tiri, 7 in porta, 3 in rete, ma Mirante non ha fatto una parata difficile per 1 ora ( e nemmeno dopo, visto che le altre sono entrate), frazione di gioco in cui le occasioni da gol saranno state al più un paio.

Altra gara cinica , pur non creando molto.

89 % di precisione dei passaggi, ma pochi quelli illuminanti sino alla magia di Lorenzo. 5 cross buoni sui 22 tentativi la dicono lunga, anche per il numero di tentativi dagli esterni.

Spiccano i numeri di Koulibaly : 111 passaggi (ha impostato lui per Jorginho), 95,5% di precisione, 12 interventi difensivi riusciti.

8 le palle recuperate da Allan, con una buona percentuale di precisione 88.8%.

Impalpabile la prestazione di Jorginho (solo 56 passaggi….di solito il triplo), piatta quella del Capitano.

Tridente non esalta sino al 65° , poi sale in cattedra e diventa decisivo.

Non abbiamo espresso il miglior calcio per 2/3 di gara in queste 2 partite, ma abbiamo vinto (segnando più del dovuto e non subendo gol).

L’Atalanta non ha raddoppiato (le occasioni le ha avute), le prodezze dei singoli e la tenuta atletica degli azzurri l’hanno punita severamente.

Lo stesso a Bologna, che non ha segnato il gol del vantaggio e poi singoli e tenuta atletica hanno avuto il sopravvento.

Palle che lambiscono i pali, parate di Reina, traversa, gol annullato…insomma rispetto ad altre annate non ci possiamo lamentare, questi sono punti che non prendevamo.

Chiriches, già ammonito e a rischio, si fa male e fa spazio a un monumentale Albiol.

Circostanze…indizi…coincidenze ?

Lo scopriremo a fine campionato.

#FNS

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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