Facebook Twitter E-mail RSS
magnify
Home Notizie e Commenti Napoli -Atalanta 3-1 : analisi tattica e statistica della gara
formats

Napoli -Atalanta 3-1 : analisi tattica e statistica della gara

Il Napoli batte l’Atalanta 3-1 al San Paolo, vittoria pesante, stante la difficoltà dell’avversario sulla carta, confermata ancor più da quanto visto sul campo.

Gasperini, con le sue marcature a uomo in tutte le zone del campo ci ha sempre messo in seria difficoltà, a prescindere dal risultato finale, che spesso ci ha anche penalizzato, sia col Genoa che con l’Atalanta, che l’anno scorso ci ha tolto ben 6 punti pesantissimi, con i quali , usando un eufemismo, saremmo stati avanti alla Juve (giusto per farne comprendere l’importanza e senza presunzione di razionalità).

Sarri conosceva le insidie della gara, da affrontare senza Hysaj (squalificato) con Maggio (unica alternativa) pronto a sostituirlo.

Gasperini senza Caldara (non al meglio, in panca) e Spinazzola , 2 pezzi da 90, il che già ci ha lasciato ben sperare, e col suo 3-4-2-1 che oggi va letto come 5-2-2-1.

Una formazione, quella bergamasca, che ha perso uomini importanti in sede di mercato, alcuni giocatori della favolosa cavalcata verso l’Europa la scorsa stagione, Conti, Kessie, dopo Gagliardini (a gennaio).

Gli orobici hanno puntato su calciatori sconosciuti a coloro che sono pocoi avvezzi al calcio internazionale, ma che sono validi elementi, con le dovute difficoltà di inserimento e adattamento al calcio italiano (Goosens,Palomino, Schmidt, Cornelius,Haas, Castagnè), su alcuni giocatori esperti e già pronti (Ilicic e il ritorno di De Roon) e alcuni giovani avuti in cambio da Juve e Milan (come Orsolini e Vido).

Lo zoccolo duro è rimasto : Berisha, Toloi, Masiello, Freuler, Kurtic, Petagna, il Papu Gomez, almeno 7 titolari, che insieme a Caldara e Spinazzola fanno 9/11 della scorsa stagione.

L’Atalanta blocca il Napoli in tutte le zone del campo :

Ilicic scala in prima battuta su Jorginho, spesso raddoppiato e ci inibisce in fase di costruzione, i 5 difensori bergamaschi fanno il solito elastico, Mertens ingabbiato nei 3 centrali, con Toloi e Masiello pronti a dare una mano sugli esterni per intasare le fasce a Lorenzo e Calle, ben marcati da Hateboer e Goosens, che disputano una gran gara difensiva e di sostanza.

L’antidoto di Sarri contro le difese a 3, con spostamento di 5-6 uomini a creare la manovra (stavolta solo sull’out sinistro) viene vanificato da Gasperini, che fa seguire a uomo gli azzurri da quel lato, creando densità con 6-7 uomini, intasando la manovra degli azzurri sull’out preferito.

A destra si gioca meno del solito, anche per l’assenza di Hysaj, e quella fascia non si raggiunge nemmeno con l’improvviso cambio di gioco, con Sarri che, accortosi della difficoltà, chiede a più riprese di effettuare, pregando alla sua maniera Callejon di non accentrarsi e tenersi largo per favoriere lo sbocco.

La scarsa vena di Hamsik (già in difficoltà fisica dall’inizio della stagione e pare con qualche linea di febbre la sera precedente) non favorisce la precisione e la velocità del gioco, col Capitano imballato, lento e impreciso come mai.

Anche Lorenzo non appare in serata di grazia e soffre il pochissimo spazio a disposizione.

Atalanta perfetta nelle chiusure e nei raddoppi, lascia le briciole al Napoli, che non riesce ad esprimere il suo gioco nemmeno a tratti.

Nei primi 15 una sola conclusione degli azzurri con Mertens, defilato (servito da Insigne) che calcia debolmente tra le braccia di Berisha. Molto poco per il Napoli di sarri, quasi mai visto.

I bergamaschi (squadra che l’anno scorso ha segnato di più di tutte su calcio piazzato, compreso il Napoli, spesso in difficoltà nella propria area sui calci da fermo, per statura e disattenioni inividuali) dopo 15 minuti passano addirittura in vantaggio con Cristante che si inserisce di testa su angolo del Papu, anticipando nello stacco Maggio, che non riesce ad aggredire la palla nella sua zona di competenza in area.

Colpo di testa perfetto per tempismo sul primo palo che si insacca all’angolino opposto, battendo l’incolpevole Reina.

Il Napoli si innervosisce, favorendo il numero degli errori, l’Atalanta si esalta, raddoppiando lo sforzo e le linee di passaggio chiuse.

Ottima gara del pacchetto difensivo arrestrato con Toloi e Masiello perfetti, Hateboer e Goosens molto bravi sugli esterni.

L’Atalanta gioca di squadra, limita gli azzurri e ha anche 2-3 palle buone per il raddoppio.

Tiro di Ilicic, un bolide su cui Reina è costretto alla respinta di pugno, un salvataggio (doppio) di Maggio, veramente un brivido per tutti e almeno altri 3 tiri in zona pericolosa ribattutti dai difensori azzurri.

Per fortuna la difesa tiene botta, Koulibaly ferma Petagna, Maggio (con il prezioso raddoppio di Josè contiene il Papu), Albiol ci mette del suo e sbroglia alcune situazioni pericolose (anche spazzando all’occorrenza). Ghoulam sempre attento.

Il Napoli insiste a sinistra, Hamsik ed Insigne moltiplicano gli errori.

Mertens e Zielinski tentano le accelerazioni e di creare la superiorità col dribbling, ma sono puntualmente triplicati.

Jorginho bloccato, imposta Albiol e Ghoulam diventa il primo regista e ci prova con i cross e azioni individuali degne di nota, prendendosi le sue responsabilità.

I numeri danno l’esatta percezione di quello che accade sul campo, sia quelli della squadra, che quelli individuali :

57% di attacchi dalla sinistra, troppi e senza cambi di gioco (la seconda nostra mossa vincente contro le difese a 3, quella di riserva, quando nn si riesce a sfondare con l’intensità nella zona d’attacco prescelta, mai applicata), una percentuale altissima,considerato che da lì si attacca, ma non oltre il 40-45% di media.

32 le palle perse,  ben oltre 20 da Marek e Lorenzo, senza contare i passaggi sbagliati dai 2.

20 i cross (9 di Faouzi), segnale di evidente difficoltà, senza centravanti di statura lo facciamo di rado e circa la metà delle volte.

- Jorginho tocca 56 palloni ( 48 passaggi in tutta la gara e nemmeno tanto bene), circa 1/3 della sua media ( quasi mai sotto i 100)

Ghoulam  è quello che ne tocca di più (udite…udite 119 !!!)  con Albiol (85), i 2 registi per necessità che Gasp ci lascia.

Pochissime le occasioni, 3 in tutto il primo tempo, solo una clamorosa con Callejon, anticipato da Goosens su perfetto cross di Ghoulam al momento di impattare la plla da spingere in rete in scivolata sul secondo palo (non un caso che l’azione pericolosa nasca quando calle si tiene largo a destra).

Un Napoli irriconoscibile, ben bloccato da Gasperini, primo tempo che si chiude con l’Atalanta in vantaggio, anche meritatamente.

Nella ripresa Sarri tiene ancora Marek in campo per scarsi 10 minuti, il tempo di veder sibilare non lontano dal palo un tiro di Ilicic (ottima prestazione la sua , sia per sacrificio tattico che per pericolosità offensiva).

Il Napoli sembra ben disposto ad inizio ripresa e dopo 9 minuti un gran gol di Zielinski dal limite leva le castagne dal fuoco agli azzurri e li risolleva di un colpo dalle sabbie mobili in cui Gasperini lo aveva tenuto.

Un bolide balisticamente perfetto. coordinazione improbabile “in rerum natura”, che si insacca nel “sette” dell’incolpevole Berisha.

Il colpo del singolo che ti risolve la gara e sblocca psicologicamente gli azzurri.

Il Napoli ha una vera e propria scarica di adrenalina liberatoria dal gol di Piotr, affonda il colpo, esce Marek, entra “vitamina” Allan, che porta energia e brillantezza , conferendo corpo al lato destro.

Passano pchi minuti e il Napoli raddoppia con una magia di Insigne-Mertens.

Geniale il colpo di testa di Lorenzo che (un pò alla Diego a Stoccarda sul gol di Ferrara), sorprende con la giocata di prima (senza far scendere la palla) i 2 centrali orobici con Mertens che in spaccata da pochi passi trafigge il portiere.

Napoli in vantaggio 2-1 e San Paolo (oltre 35.000 gli spettatori) infuocato.

Partita riaddrizzata, ma non ancora in pugno.

Ci pensa Sarri con le altre 2 sostituzioni ad anestetizzarla, entrano prima Diawara per un poco brillante Jorginho e poi Rog per Zielinski.

Partita in cassaforte con la loro fisicità, anche se una girata del neo entrato Kurtic ci fa correre l’ennesimo brivido.

Rog entra subito in partita e va a siglare il 3-1 dopo un’azione di rimessa in stile rugbistico, alla quale dà lustro Mertens con l’assist vincente per la conclusione a botta sicura di Marco, frutto della completa intesa tra i calciatori. Uno spettacolo !!!

Mezz’ora di ottimo Napoli dopo il gol di Piotr, con Hamsik fuori e con in campo i 3 centrocampisti più fisici (teniamo buona l’indicazione per il ritorno a Bergamo, visto che Jorginho contro gasperini viene puntualmente limitato e annullato, anche in questo momento di forma evidente).

Bene, vincere le gare “sporche”, non proprio nel nostro DNA, 6 punti nelle gare agostine è una libidine, una sensazione quasi sconosciuta che da un pò non si assaporava.

La presenza dei tre “bimbi”a centrocampo, fa ben sperare, con un reparto dei più completi, se non il più completo della A, che per fortuna non si è smembrato (e già possiamo esserne felici).

Partiamo da questo punto di vista con 3 elementi in più rispetto allo scorso anno…e non è poco, visto che i 3 talenti potenziali cominciano a dare punti e sostanza, oltre a Milik, già in rete e che avrà il suo spazio in stagione.

Vincere in una giornata così, iniziata storta e con Hamsik in pratica assente, con Lorenzo e Jose non proprio ai livelli a cui ci hanno abituato e senza Hysaj (Maggio si è guadagnato la pagnotta, nonostante la distrazione sul gol e il poco contributo all’azione offensiva), è un buon viatico.

Una nota di merito per Ghoulam (in gran forma e bravo anche in fase difensiva) e Albiol, i nostri registi per caso…senza dimenticarci della certezza Koulibaly.

Non bastano gli aggettivi per Dries Mertens, per lui parlano i numeri : 36 tra gol e assist nelle ultime 24 giornate di Campionato, che ieri ha onorato (se con Higuain partivi con un gol di vantaggio, con lui si inizia un gol e mezzo).

Grazie sempre al Mister, che ieri ha azzardato l’Hamsik scarico senza supporto di fisicità in mezzo al campo (uno tra Allan e Diawara era d’uopo), il che ci ha fatto soffrire per un’ora, ma che ha corretto i difetti in corsa, blindando la partita con i cambi.

Un applauso a Gasperini, che ci mette sempre ansia e che ci ha limitato parecchio, faceendoci raggiungere le più basse vette di pericolosità :

. solo 10 i tiri (il Napoli viaggia su una media di 20-22, il doppio), solo 4 in porta, per fortuna 3 sono entrati, con una percentuale realizzativa a noi sconosciuta e benvenuta.

Restano possesso 59% (sterile per lo più) e una precisione non al top 83% (per i pochi spazi lasciati per 1 ora e per la imprecisione di Insigne e Hamsik).

Un dato su tutti -Il Napoli è a 9 vittorie consecutive in gare ufficiali

Dopo 4 gare la classifica di gol e assist

Lorenzo 1 gol e 3 assist = 4

Dries 2 gol e 1 asssist = 3

Ghoulam 1 gol e 1 assist = 2

Callejon 1 gol e 1 assist= 2

Milik 1 gol = 1

Piotr  1 gol = 1

Rog 1 gol = 1

Jorginho 1 gol = 1

Hamsik 1 assist = 1

 

-

 

-

 

 

 
 Share on Facebook Share on Twitter Share on Reddit Share on LinkedIn
No Comments  comments 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>