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L’Atalanta ci impone un brutto stop dopo 14 gare da imbattuti

Il Napoli cade al San Paolo contro l’Atalanta dopo una striscia di 14 risultati utili consecutivi che durava dal 29 ottobre. Secco 0-2 con doppietta del fortissimo Caldara.

Altri punti persi nell’ex Fortino San Paolo : siamo a 12 punti concessi agli avversari sui 42 disponibili (seconda sconfitta dopo quella con la Roma e 3 pari con Palermo, Sassuolo e Lazio). Punti che ci dividono addirittura dalla capolista e che ci avrebbero permesso di battagliare per ben altri traguardi.

Punti persi tra le mura amiche, con Juve e Roma che hanno costruito le loro fortune proprio allo Stadium e all’Olimpico, vincendole tutte, pur perdendo fuori rispettivamente 4 e 5 gare. Non a caso il Napoli per le gare in trasferta è la capolista della serie A.

Stavolta pesano anche un pò di più, considerata la posizione in classifica dell’Atalanta (che arriva a soli 3 punti da noi) e la situazione attuale in ottica Champions, con lo scontro diretto tra Inter e Roma, del quale dovevamo approfittare e che potrebbe renderci meno amara la giornata in caso di pareggio, un contentino poco esaltante.

Ma veniamo alla gara, che ha confermato un altro dato : la sofferenza degli azzurri e la incapacità di esprimere il proprio gioco e di attaccare le squadre con le difese a 3 (o meglio a 5), in particolare quelle di Gasperini.

L’anno scorso pareggiammo a Genoa (0-0), stesso identico risultato di quest’anno (con Juric, che gioca come Gasp), perso con l’Atalanta 1-0 all’andata (ZERO gol in 4 gare e ZERO vittorie, che per la nostra prolificità usuale è davvero un dato catastrofico, una prova schiacciante).

Ma l’elenco non è certo finito qui : ricordate il modestissimo Carpi di Castori ? Difesa a 5 : 0-0 a Carpi. 1-0 stentato e soffertissimo al San Paolo.

Vogliamo parlare delle big? La Juve a 3, 1-0 allo Stadium, la Lazio e la Roma lo hanno capito : Inzaghi ci imbrigliò al san paolo strappando un punto, la Roma ha addirittura vinto 3-1.

In 9 gare, 1 sola vittoria, 4 pareggi e 4 sconfitte.

2 GOL fatti (il Napoli che fa 2 reti in 9 gare, avete letto bene, il Napoli terzo in classifica in Europa per gol fatti dopo Monaco e Barcellona) 8 subiti.

Credo che basti a dare una spiegazione, non si può proprio dire che sia un caso.

Ma non ci fermiamo al dato numerico, ma analizziamo tatticamente il perchè.

Le difese a a 5 sono per noi come la Criptonite per Superman.

Il nostro gioco ne risente, le nostre ali hanno costante raddoppio sulle fasce e la nostra punta centrale resta imbottigliata tra 2 avversari, a volte 3.

Milik a Bergamo e a Genova non beccò palla (come “Quello” lo scorso anno) senza parlare di Gabbiadini e Mertens contro Roma e Lazio (e ieri).

Le 3 marcature ferree a centrocampo, inoltre, ci limitano e ci inibiscono il gioco sul nascere (ieri Kessie su Hamsik, Kurtic su Diawara in costante pressing offensivo e Freuler su Zielinski, scomparso nel primo tempo, non pervenuto).

Gare in cui è tutto intasato e in cui le 2 punte dell’Atalanta vanno a fare l’1 contro 1 con i nostri difensori centrali in fase passiva, inibendo anche lì l’impostazione comoda.

Gli unici 2 ad avere spazi, quindi, sono i 2 terzini, non è un caso che ieri Ghoulam è stato il vero regista del Napoli, primo in assoluto per palloni giocati (108) e che il secondo sia stato Hysaj, ben più lontano, considerando le caratteristiche più offensive e la maggiore propensione all’attacco dell’algerino.

Insomma il grande Napoli di Sarri, inibito in tutte le zone del campo e costretto ad impostare il gioco con Hysaj e Ghoulam, alquanto deprimente e avvilente per certi aspetti.

Hysaj, non abituato ad impostare ha mostrato tutta le sue difficoltà e inadeguatezza, disputando la sua peggior gara in maglia azzurra.

Ghoulam che ha spinto molto per il motivo appena spiegato (eccesso di libertà) ha sfruttato molto poco l’opportunità, anche se leggermente meglio del compagno, mettendo al centro solo 4 cross (veramente buoni) su 15 (la metà dei cross di ieri del Napoli che, grazie all’assalto finale, sono stati 30).

Faouzi si è anche macchiato di una grossa ingenuità sul secondo gol, distraendosi e non scalando la marcatura (Caldara era suo uomo), come spesso gli accade (si accentra  inutilmente, stavolta attratto dal movimento di Petagna, e lascia il suo uomo libero sulla fascia….un esempio su tutti il gol di Selesznev contro il Dnipro al San Paolo…quello del poi clamoroso fuori gioco).

Insomma la sofferenza con le difese a 3 è indubbia e la si poteva neutralizzare innanzitutto passando in vantaggio, per poi giocare di ripartenza negli spazi, facendo saltare il banco o con una giocata centrale in velocità.

Per questo Sarri ha schierato Mertens, proprio per sorprendere i 3 non velocissimi centrali bergamaschi (molto bravi di testa). Dries purtroppo ha giocato male e nell’unica occasione in cui ha sembrato di dar ragione alla mossa del Mister ha calciato malamente fuori da posizione ottimale, proprio dopo essersi liberato con una giocata rapida.

Il Napoli sino al gol subito non aveva giocato male, gli è andata male con la traversa di Insigne. Ha trovato  tutto intasato e ha creato poco, ma la fase difensiva è stata buona ed anche l’immediato recupero palla.

Sfortunato in occasione del primo gol (Diawara e Albiol distratti però), ha subito per almeno 5 minuti il colpo (come sempre accusiamo oltre il dovuto), ha tentato in più occasioni di trovare il pari sul finire di tempo.

Mertens scellerato nella conclusione, un gran Berisha e la traversa non hanno aiutato gli azzurri )e premiato Ciruzzo).

Nella ripresa 10 minuti regalati all’avversario (che ha avuto 3 occasioni, senza punirci) e poi il cambio di modulo (4-2-3-1 con Milik dentro e poi 4-4-2 con Milik -Pavoletti punte), la mossa della disperazione, l’espulsione di Kessie e il suicidio con l’Atalanta in 10, con il 2° gol concesso in ripartenza, con Ghoulam distrattto.

Inutile l’assalto finale con gol della speranza  divorato da Callejon.

Una giornata nera. in cui il Napoli un pò sfortunato, scellerato nei gol concessi e in quelli sbagliati, veramente ne ha azzeccate poche, anche grazie a un’ottima prestazione dell’avversario, dal punto di vista sia tattico che tecnico, ma anche caratteriale.

Prima o poi una sconfitta in campionato doveva arrivare, è arrivata oggi, non dovrà essere seguita all’Olimpico, dove perdere non è concesso.

#FNS

 

 

 

 
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1 Comment  comments 

One Response

  1. falco

    Caro Gianluca , come al solito gran bel pezzo, ma vogliamo soffermarci sul Secco 0-2 con doppietta del fortissimo Caldara, un centrale di difesa che porta a spasso sei dei giocatori del Napoli e con rezza da capocannoniere navigato e acquistato a gennaio dalla Juve? Questi sono fatti .Poi vulimm girà e rigirà e parlare di che, e pall sulamente , una società che conta , e tu sei un maestro, mi insegni ha programmi , ruoli e compiti con dirigenti che lavorano e che non fanno le belle statuine .
    o Putecare ogni tanto si sciaccua a vocc dicendo che ci ha preso dalla merda denigrando i dirigenti del passato .
    i dirigenti del passato nei 18 anni di presidenza hanno portato a casa 2 coppie Italia , 2 scudetti e se permettete una coppa Uefa , che a solo ripensare a quella partita vi vengono ancora e pecuni .
    l’ingegniere in una sola botta portò a Napoli Allodi , Moggi , Bianchi , Carnevale Careca Maradona Giordano Bagni , e per il passato abbiamo visto nu Savoldi, abbiamo cresciuto nu Cannavaro nu Ferrara , e mi fermo qui .
    chist vo fa pur o massaggiatore , e mo si piglia pure la patente Europea , così sparagn o sciaffer per le trasferte .
    GianLù o presirent non ha scusanti è carta cunusciut.
    pure l’allenatore è na scelta sua è sua e la responsabilità .

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