Facebook Twitter E-mail RSS
magnify
Home Notizie e Commenti Brutto scivolone in Champions : 2-3 interno col Besiktas
formats

Brutto scivolone in Champions : 2-3 interno col Besiktas

Il Napoli perde una partita molto importante, 2-3 al San paolo contro un Besiktas esperto, ma anche molto modesto in difesa, commettendo di nuovo, dopo la gara contro la Roma, errori difensivi individuali da terza categoria e compromettendo una gara giocata benino, anche se in affanno per i gol regalati e da recuperare.

Un black out conseguente agli infortuni di Milik e Albiol, che sicuramente hanno inciso sulle potenzialità della squadra sia in attacco che in difesa, ma che forse da soli non giustificano le 3 sconfitte consecutive, figlie di molteplici fattori, alcuni comuni ed altri meno.

Il Girone, che si poteva chiudere con una vittoria (ma anche un pari, forse, sarebbe stato gradito alla luce dello sviluppo della gara contro la formazione turca), è ora diventato più complicato da gestire e la sconfitta incide doppiamente, anche per il prosieguo della stagione, sia sotto l’aspetto del morale, che di quello di campo.

 Ora in Champions non puoi allentare la pressione e in Campionato devi rischiare i nuovi, perchè energie psicofisiche ora vanno smaltite, dopo che , anche a causa degli arrivi in ritardo sul mercato, si è stati costretti a schierare sempre gli stessi elementi, che devono recuperare spirito e muscoli.

La testa conta molto ed è mancata nelle ultime gare, come primo fattore, quello maggiormente decisivo, anche se molte concause hanno inciso su questo calo mentale e sulla mancanza di risultati.

Non dimentichiamo che anche l’anno scorso, nel momento clou della stagione, le energie pscicofisiche ci hanno abbandonato.

Ma esaminiamo tutti i fattori, che hanno inciso.

1) L’assenza di Milik e Albiol

Il Napoli ha iniziato molto bene la stagione, perdendo solo 4 punti in campionato su 18 nelle prime 6 gare , vincendo le 2 gare di Champions, vincendone 6 su 8, imbattuto, mostrando un calcio a tratti scintillante e di avere potenzialità importanti, anche perchè non ancora del tutto espresse.

20 gol fatti in 8 gare, 6 subiti (di cui influenti solo i 2 di Pescara, in un primo tempo di agosto).

Questo sino all’infortunio di Albiol, senza il quale sono arrivati i 2 gol contro il Benfica, e i 7 gol nelle 3 gare successive. Ben 9 in 4 partite. E questo è un dato.

Albiol, di cui ne conosciamo evidenti limiti di velocità e macchinosità (oltre a qualche distrazione decisiva nella marcatura in area) è da 3 anni il leader difensivo, quello che detta tempi e movimenti, che gestisce l’elastico, che accorcia la linea che, a difesa coperta, garantisce solidità al reparto e conferisce sicurezza anche psicologica per i compagni, oltre che impostare l’azione dalle retrovie quando Jorginho viene marcato (ossia quasi sempre).

Solo 2, invece, le gare senza Milik, in cui il Napoli ha segnato 4 reti, pur mostrando una diminuita capacità offensiva, utile a sbloccare le gare e quindi a gestirle con maggiore serenità, e a conferire peso a un attacco, che senza un terminale come lui perde molto in sostanza e in potenzialità realizzativa (presenza in area, colpo di testa, fisico utile a far salire la squadra, oltre che ai gol).

Ebbene i 2, insieme a Jorginho e Reina, costituiscono la spina dorsale della squadra e sappiamo quanto sia fondamentale averla.

Senza di loro si perde molto, figuriamoci se anche il portiere sbaglia e se il faro del gioco viene meno, come avvenuto ieri e in parte con la Roma (sabato scorso Reina esente da colpe e Jorginho un pò in difficoltà anche per disposizione tattica della squadra).

In conclusione, si può tranquillamente affermare che se il potenziale offensivo della squadra è di fatto e irrimediabilmente diminuito per l’assenza del terminale offensivo (passando da macchina gol a 1/2 reti a partita), il rendimento difensivo dovrebbe assurgere a protagonista assoluto, circostanza che , invece, non si è verificata, anzi ha peggiorato di molto le cose.

Se con la Roma la questione è stata anche di ordine tattico, col Besiktas si sono ripetuti errori individuali raccapriccianti dovuti a mancanza di concentrazione e attenzione, oltre che a nascenti paure e incertezze poco giustificabili.

Koulibaly che manda in porta la Roma

Jorginho che manda in porta il Besiktas

2 gol da calci da fermo per poca attenzione (forse non li abbiamo presi in tutta la scorsa stagione 2 gol da calci da fermo, qualcuno mi potrà aiutare a ricordare).

Insomma attribuire a Sarri o al gioco queste situazioni, che hanno pesantemente influito sull’andamento delle gare e sul risultato finale, sarebbe obiettivante poco onesto.

2 ) La squadra risente della stanchezza di alcuni uomini, mentale e fisica, dovuta a mancanza di forze fresche e a valide alternative nel periodo

Il discorso è un pò lunghetto, ma merita il suo approfondimento.

Sarri ha schierato sempre, in tutte le gare almeno 6-7 elementi : Reina, Koulibaly, Ghoulam (1 sola volta Strinic per 1 ora), Jorginho, Hamsik e Callejon. E se non fosse stato anche per gli impegni che ha avuto con la nazionale anche Hysaj.

Quasi tutti questi sono stati i principali artefici delle sconfitte nelle ultime 3 gare.

A parte l’errore determinante di Reina ieri :

- Koulibaly (che ha giocato anche 2 gare col Senegal), privo del suo compagno di reparto Albiol, ha mostrato molte incertezze e commesso errori che non si vedevano da tempo, segnale di un appannamento mentale che Kalidou sopperisce con un fisico integro e che evidentemente non può bastare.

Qui va detto, che per l’infortunio di Albiol e prima di Chiriches, non c’era molto da fare per farlo riposare.

- Ghoulam (che ha giocato anche 2 gare con l’Algeria), pur non mostrando segnali di cedimento fisico, è stato difensivamente poco attento e uno dei peggiori, sbagliando molto movimenti, posizione e allineamento ai compagni di reparto. Evidentemente scarico di testa.

- Jorginho, oltre ad essere asfissiato da un uomo sempre fisso su di lui, ha mostrato insofferenza e stanchezza sia fisica, ma soprattutto mentale, visto che della squadra dovrebbe essere (e lo è stato) il faro. Ha un momento di flessione psico-fisica  e ha bisogno di riposo e di ricaricare le energie. La testa non c’è.

- Hamsik le ha giocate tutte, oltre a 4 tiratissime con la Slovacchia, 15 gare in un mese, non è un alieno e ha 1 ora al massimo nelle gambe, non è un caso che dopo 15 minuti della ripresa, giocando anche discretamente, muore come Jorginho, la squadra si allunga e il Napoli gioca d’inerzia senza testa e perde le partite.

- Callejon perde lucidità sottoporta e gara dopo gara riduce sempre di più i ripiegamenti.

Gli infortuni di Albiol, Chiriches,  Giaccherini ed El Kaddouri poi non hanno aiutato la turnazione.

Per questo mese e mezzo Sarri ha avuto l’attenuante degli arrivi in ritardo, che non hanno concesso ai nuovi di fare non solo il ritiro, ma di averli a disposizione da poco tempo per imparare movimenti e schemi (aldilà della giovane età e delle loro potenzialità), per risultare utili.

Spesso criticato dai tifosi, desiderosi anche per curiosità, di vedere i nuovi acquisti , Sarri ora è costretto a schierarli, altrimenti la rosa lunga (ma ancora non qualitativamente all’altezza , forse in alcuni ruoli) non la si può sfruttare e sappiamo che con i calendari del calcio attuale, se non lo fai (o non la hai, come lo scorso anno), alla fine la paghi con i risultati stagionali.

Con 15 elementi ne puoi fare bene 40, ma le altre 20 soffri e perdi.

Il tempo limite è finito e se non vuoi rompere il giocattolo devi rischiare e schierare tutti serenamente, a prescindere da come andrà, perchè altrimenti la certezza è che va male, come ha dimostrato il campo.

Insomma gli infortuni di Milik e Albiol, la stanchezza mentale (e poi fisica) di troppi elementi fondamentali, hanno imballato la squadra, facendogli perdere partite e certezze (almeno per ora), che deve uscire da questo impasse con la turnazione, il riposo di alcuni elementi, la calma, la serenità e la consapevolezza che forse alcuni obiettivi stagionali non possono essere raggiunti e che, comunque, non vanno perseguiti e guardati in questo momento.

Se non vinco perdo la qualificazione in Champions, se non vinco mi allontano dal gruppo di testa in campionato : situazione che devono uscire dalla testa dei giocatori e anche del Mister, che non deve basarsi solo sulle certezze di calciatori che gli danno (ora solo) SULLA CARTA affidamento, ma rischiare e far giocare tutti.

I tifosi non dovevano guardare alla Juve, non devono a maggior ragione farlo adesso che non abbiamo il terminale offensivo, ma devono essere consapevoli delle difficoltà e dei non obiettivi e supportare e non fischiare la squadra.

Solo così ne usciamo tutti insieme e forse qualche soddisfazione ce la possiamo ancora levare, visto che siamo appena ad ottobre.

Il giocattolo va preservato.

#ForzaNapoliSempre….e ora più che mai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 Share on Facebook Share on Twitter Share on Reddit Share on LinkedIn
2 Comments  comments 

2 Responses

  1. Mauri Franksson

    Condivido nel complesso l’analisi e ne apprezzo l’equilibrio, anche se secondo me è un po’ troppo assolutoria nei confrnnti di Sarri.
    L’infortunio di Giaccherini, per esempio, non giustifica il suo mancato impiego nelle ultime tre gare.
    Al netto degli alibi dovuti al mercato tardivo e agli infortuni, l’allenatore ha le sue brave responsabilità. Maksimovic e Diawara sono stati inseriti solo quando Sarri vi è stato costretto dalle circostanze. E hanno dimostrato entrambi di essere pronti, soprattutto il secondo.
    L’impressione è che Sarri si sia affidato troppo ai suoi luogotenenti nonostante il pessimo stato di forma. Callejon è sottotono da un mese. Jorginho gioca male dall’inizio del campionato e la nuova disposizione degli esterni, che hai giustamente evidenziato nei tuoi ultimi interventi, non migliora la situazione. La squadra è più lunga e il filtro a centrocampo è peggiorato. Scommettiamo che l’inserimento di un giocatore altrettanto tecnico ma più fisico come Diawara ripristinerà un minimo di equilibrio?
    Infine Sarri si contraddice.
    Dice di non aver messo a riposo Jorginho per non massacrarlo psicologicamente, cosa che fa regolarmente con Manolo. Insomma, in realtà anche lui ha le sue brave responsabilità.

    • Gianluca Torre Gianluca Torre

      Non so come sta Giaccherini fisicamente, da quanto visto per quel poco che è sceso in campo non credo si a tanto in forma (è pur vero che spesso si acquista giocando).
      E’ evidente che Maksimovic è stato costretto a schierarlo per l’infortunio di Albiol (ha giocato bene, ma ha anche accusato crampi e la linea difensiva non benissimo con lui, dimostrando di non essere ancora al top della forma e di dover ancora apprendere un pò).
      Diawara bene con il Crotone, ma è giovane e deve crescere tanto (nonostante i mezzi li ha ed è èpotenzialmente un crack per me, per il futuro, e anche per questo non va bruciato dandogli troppe responsabilità).
      La sosta è stata deleteria (in primis per Milik)m ma anche per tanti uomini stanchi, come Hamsik, Hysaj e per altri che Sarri nn ha potuto avere.
      Le due gare dopo la sosta non hanno giovato, perchè entrambe importantissime e probanti e nn ci hanno dato la possibilità di fare esperimenti con i nuovi.
      Comunque l’annata non è delle migliori, se il buongiorno si vede dal mattino.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>