Facebook Twitter E-mail RSS
magnify
Home Notizie e Commenti Cambio di modulo? No, grazie…il Mister ha già cambiato troppo
formats

Cambio di modulo? No, grazie…il Mister ha già cambiato troppo

 Ho letto molte considerazioni, molti consigli al Mister, sul cambio di modulo, sulla diversa disposizione tattica da utilizzare per il presente e per il futuro.

Ognuno può legittimamente esprimere il proprio parere, la propria opinione in merito, ma a parte che Sarri è un allenatore preparatissimo e attento ad ogni situazione tattica, quasi maniacale, è verosimile che lui non ci abbia pensato? E’verosimile che non abbia già proposto qualcosa di diverso?

A prescindere dalla gara di ieri, dal suo evolversi e dal risultato finale, alcune cose di campo evidentemente sono sfuggite ai più e giova rammentarlo.

Ma per fare questo devo partire da lontano e considerare vari elementi e fattori.

Un anno fa, l’allenatore che ha stupito tutti ad Empoli con il suo 4-3-1-2 (spesso anche un 4-3-2-1), ha compreso che il Napoli, non avendo un trequartista, non avrebbe potuto far bene con il suo modulo usuale.

Cosa ha capito Sarri in realtà?

Ha provato inizialmente con Insigne dietro 2 punte (Higuain-Gabbiadini o Higuain-Mertens o addirittura Higuain-Callejon), lo schema non ha funzionato per vari ordini di motivi :

- innanzitutto Insigne non garantiva copertura centralmente, lasciando al suo destino Jorginho (o Valdifiori), esposti a rincorse improbabili e a figure barbine e lasciando poca copertura della difesa, con le due mezzeali che si allargavano sui terzini in copertura, lasciando l’avversario in costante superiorità numerica in mezzo al campo e vere e proprie praterie utilizzabili dalle scorribande avversarie;

. inoltre Sarri ha compreso di avere delgli attaccanti esterni, Mertens, Callejon e Insigne che da un lato potevano dare molto sulle fasce, dall’altro veramente poco da seconda punta o da trequartista (Insigne).

La soluzione ideale, la quadratura del cerchio è stato il 4-3-3, che consentiva in fase offensiva l’utilizzo nel loro ruolo naturale degli esterni offensivi e quindi di creare pericolosità.

Dal punto di vista difensivo le cose miglioravano a vista d’occhio : gli esterni offensivi, oltre ad attaccare con profitto si sacrificavano in copertura sui terzini, concedendo alle due mezzeali di accentrarsi e di posizionarsi a protezione di Jorginho, evitando la superiorità numerica degli avversari in mezzo al campo e coprendo adeguatamente la difesa, che non è rimasta più esposta a scorribande centrali, restando scoperta, ma diventando uno dei pezzi forti del Napoli di Sarri.

Certo avere un grande attaccante centrale, che ha segnato 38 reti in stagione ha aiutato parecchio, sia in termini di segnature, che di gioco.

Quest’anno , partito quello là, e preso Milik in sua sostituzione, che è un ottimo terminale offensivo, anche se con caratteristiche diverse dal centravanti argentino, Sarri ha fatto qualche piccola modifica, è stato costretto a qualche leggero ritocco tattico, nel tentativo di lasciare inalterato il potenziale offensivo e lea tenuta difensiva.

Qual’è stata la mossa di Sarri?

Far giocare, a turno, uno dei due attaccanti esterni più vicini a Milik, per non lasciarlo isolato.

La mossa ha prodotto i suoi effetti, non snaturando, se non in minima parte il gioco del Napoli, evitando difficoltà difensive eccessive e lasciando inalterato il potenziale offensivo

Non è un caso che il Napoli abbia segnato, prima di Bergamo, 20 reti in 7 gare, quasi la media di 3 gol a partita, quasi tutte con Milik in campo.

Cosa è cambiato?

La squadra ha avuto meno copertura sugli esterni, a volte a destra, quando era Callejon ad avvicinarsi a Milik, altre a sinistra, quando si accentravano Mertens o Insigne.

Non è un caso che Hysaj non abbia fornito le stesse prestazioni della scorsa stagione, in difficoltà contro Niang, Gomez, Ocampos e compagnia cantante.

In molti si sono chiesti, ma Hysaj cos’ha? Perchè non rende come l’anno scorso?

La risposta è semplice : il prezioso ripiegamento di Callejon non c’è stato sempre e se attaccanti tecnici e veloci ti puntano sempre nell’uno contro uno, senza raddoppio, lei puoi fermare 1 volta su 2 se ti va bene.

La situazione è ovviamente peggiorata e le difficoltà sono almeno raddoppiate con l’infortunio di MIlik.

Milik è l’unico attaccante centrale in rosa, l’unico vero terminale offensivo, a prescindere dalla sua forza e dal suo rendimento (comunque ottimo sino a quando c’è stato), proprio perchè consentiva al Napoli di fare l’identico gioco dello scorso anno, con qualche leggero accorgimento, come ho appena riferito.

Ho specificato che il rendimento della squadra è rimasto identico con Milik, per rispondere soprattutto a chi fa notare che Milik non è Maradona, nel senso che non è uno che sulla carta dovrebbe fare la differenza.

A parte i gol e il contributo fornito fino all’infortunio (che la differenza l’ha fatta), la sua utilità è fornita dalle sue caratteristiche, che hanno consentito al Napoli di fare comunque un gioco scintillante, non penalizzandolo in fase offensiva e restando su numeri realizzativi elevati.

Cosa cambia senza Milik, che va letto “senza terminale offensivo” ?

Gabbiadini non potrebbe garantire gli stessi risultati?

La risposta è NO.

Gabbiadini, ottimo giocatore per tecnica e tiro, non è una prima punta (credo lo sappiamo tutti) :non è un rapace d’area, non ha la stazza per far salire la squadra, non è un attaccante forte di testa, non ha una velocità tale per dare profondità, non ha il dribbling.

Insomma non ha nulla per fare l’attaccante centrale, quasto lo sapevamo anche prima e non lo scopriamo adesso, che dobbiamo fare di necessità virtù ed utilizzarlo per forza in quel ruolo, in cui pur si sacrifica (e pur segnerà qualche gol), ma che non garantisce al Napoli di fare  lo stesso gioco e Sarri lo sa, e proprio con la Roma ha cercato di ovviare a questo problema, ma pare che in pochi se ne siano accorti (spiegherò fra poco).

Gabbiadini, inoltre, non è un attaccante esterno: nel calcio moderno gli attaccanti esterni devono sacrificarsi e rincorrere gli avversari, devono avre dribbling e cross e lui non ha alcuna di queste caratteristiche.

Gabbiadini è una seconda punta, dovrebbe giocare vicino a un attaccante centrale in un 4-4-2 o in un 4-2-3-1, alternandosi con la prima (lo faceva Benitez, che lo schierava spesso dietro Higuain, sacrificando addirittura Hamsik, come avvenuto nella semifinale cdi ritorno a Kiev col Dnipro e in altre occasioni).

Non avendo una prima punta è però impensabile nemmeno ipotizzare che Sarri utilizzi questi 2 schemi. Ed avendo escluso anche il 4-3-2-1 (o il 4-3-1-2) l’anno scorso, non resta che utilizzarlo da prima nel 4-3-3, unico modulo possibile per questo Napoli, per le caratteristiche di tutti gli altri uomini in rosa.

Ma arriviamo finalmente alla gara di ieri e alle modifiche di Sarri, che in pochi evidentemente hanno notato.

Sarri ha accentuato quanto già tentato di proporre con Milik in campo sino ad ora : se Milik aveva le caratteristiche di prima punta , ma non poteva restare solo e gli ha avvicinato a turno gli esterni, Gabbiadini, che nemmeno come stazza può supportare da solo l’attacco andava aiutato ancor di più e Sarri gli ha avvicinato entrambi gli esterni offensivi.

Sia Insigne che Callejon sono stati 2 veri attaccanti aggiunti, con compito di coadiuvare Manolo, esentati però da gravosi compiti di copertura.

Quali sono state le conseguenze di questa modifica tattica?

Quasi tutte nefaste per il gioco del Napoli, che ha prodotto gioco nel primo tempo, creando numerose occasioni da gol, non sfruttate da 3 attaccanti che non hanno il fiuto della rete nel Dna, ma con risultati negativi per la fase difensiva, che hanno messo in difficoltà Jorginho e la linea difensiva.

Quando Florenzi, il terzino destro della Roma saliva, l’uomo deputato a seguirlo nel 4-3-3 di Sarri sarebbe dovuto essere Insigne, che invece giocando più accentrato, non lo ha fatto (per dettato tattico, non per sua negligenza), ma è stata la mezzala , Hamsik a scalare sull’esterno.

Lo stesso è avvenuto dall’altro lato, anche se Juan Jesus non è salito molto, ma in quel caso Callejon nello schema Sarriano dello scorso anno, sarebbe stato deputato a coadiuvare Hysaj in copertura su Perotti e non lo ha fatto, perchè il suo compito tattico era stare più alto e non rientrare, da quel lato si è allargato Allan.

Quale è stata la conseguenza?

Hysaj senza la copertura di Callejon ha sofferto Perotti, Ghoulam senza la copertura di Insigne ha sofferto Salah.

Ma questo è il meno, il vero problema lo ha avuto Jorginho, con Allan e Hamsik che si allargavano sugli esterni è rimasto solo al centro, dovendo rincorrere spesso 2 avversari come Nainngolan e l’aggiunta di paredes, sembrando addirittura quello dei tempi di Benitez, ritornando il fantasma del “brutto anatroccolo”.

Jorginho, ha perso la sua capacità difensiva, lasciato da solo in mezzo e molti si sono chiesti il perchè del suo cambio di rendimento e hanno scambiato la difficoltà tattica per difficoltà fisiche. Un conto è chiudere su un avversario, altro su due.

Lasciare Jorginho da solo a copertura della difesa ha prodotto un altro fattore negativo, sulle imbucate della Roma, la difesa non è stata coperta, i centrocampisti giallorossi hanno lanciato le frecce Dzeko e soprattutto Salah a piacimento, senza avere pressione e la linea difensiva (orfana anche di Albiol, importante e decisivo per comandare il reparto) ha mostrato gli stessi limiti dei quella di Benitez, che veniva attaccata come ieri a palla scoperta.

Insomma, Sarri non è stato inerme, ha cercato di conferire e di non sminuire il potenziale offensivo della squadra, scoprendo la coperta in fase difensiva e non si era mai visto un Napoli lasciare tante occasioni all’avversario.

Mi permetto di sottolineare che il problema persisterà finchè un attaccante , un terminale non ci sarà.

Certo non tutti gli avversari avranno gli attaccanti e la bravura e il valore della Roma, i gol l’attacco continuerà a segnarli (incluso Gabbiadini), casomai non a certi livelli, ma dovremo battere le avversarie più deboli, rischiando meno difensivamente contro quelle più forti, anche a discapito dei gol.

Sarri ha già cambiato e cercato una soluzione, non l’ha trovata con la Roma, ma la troverà,, ma non attraverso altri moduli non perseguibili e non attuabili.

Cerchiamo di stare vicini alla squadra, che senza terminale offensivo, avrà difficoltà e (ci auguriamo di no) potrebbe perdere altre partite, ma con la critica inutile potrebbe perdere proprio il filo del discorso. Tifiamo e accettiamo la realtà delle cose, sconfitte brucianti incluse.

Gli obiettivi perseguibili a inizio stagione e a rosa completa non sono più gli stessi.

 

 

 

 

 
 Share on Facebook Share on Twitter Share on Reddit Share on LinkedIn
14 Comments  comments 

14 Responses

  1. enrigo

    Analisi perfetta, conclusione assolutamente condivisibile. Dotiamoci di una prima punta, certo un po’ in disarmo, ma che permetta alternative tattiche. Voterei Drogba, se ancora in condizioni e se riesce a svincolarsi rapidamente, altrimenti il vecchio Klose, che pare sia rimasto allenato (anche se ovviamente non inserito in una squadra ci metterà comunque del tempo…). Certo la partita di Cl e Crotone sono impensabili, ma forse con la juve almeno a partita in corso si potrebbe provarci.

    Secondo te sotto di 2 gol con la Roma, un tentativo col 4231 non si poteva fare? Lasciando ancora Gabbiadini ad alternarsi centralmente con mertens e tenendo callejon e insigne sui lati? Sacrificando il già provato jorginho. Per poco dopo rinforzare il centrocampo con zielinski per lo spento hamsik.

    • Gianluca Torre Gianluca Torre

      Per la punta credo si valuterà a gennaio, Klose è stato preso in considerazione, ma forse si attende di meglio, cercando di sopperire con quello che è già in rosa. Il suo arrivo, oltre evidentemente a non dare garanzie, precluderebbe un acquisto migliore a gennaio. A quel punto si potranno anche valutare altre ipoesi e megliio come sta Milik (per me la sua stagione è in gran parte compromessa), anche alla luce di un eventuale passaggio di turno in Champions.
      Il cambio modulo si poteva fare, ma Sarri non lo ha trovato già positivo nhegli ultimi 20 minuti di Bergamo e non ha voluto riprovarlo.

      • enrigo

        Gli ultimi 20 minuti di Bergamo non sono paragonabili, abbiamo giocato con un 424, o 442, invece io proponevo un 4231, con Zielinski magari che è dinamico. I 3 sulla trequarti aiuterebbero Gabbiadini, che potrebbe scambiarsi con il centrale (mertens) che fungerebbe da falso nueve, arretrando nella prediletta posizione centrale arretrata che tanti gol gli fece fare con Benitez… Certo si soffre a centrocampo, ma con la Roma si era sofferto comunque, e comunque dovevamo recuperare due gol.

        • Gianluca Torre Gianluca Torre

          Sarri lo ha detto, confermando le identiche parole del titolo del mio articolo, “rispetto allo scorso anno ho già cambiato troppo”…quindi non muterà mai nulla

          • enrigo

            Ma non è vero, a partita in corso muta spesso, in caso di svantaggio. E il 4231 lo applichiamo quasi già, quando avanza hamsik…

          • Gianluca Torre Gianluca Torre

            con la Roma infatti lo ha fatto giocare in posizione più avanzanza, tra le linee, alternandosi con Insigne, con il qyuale ha dialogato molto, snaturando gran parte dei movimenti difensivi della squadra…e rischiando qualcosa di troppo…per questo credo che ritornerà sui suoi passi

  2. Maurizio Sansone

    Sono quasi del tutto d’accordo. Mi resta un dubbio. Lo scorso anno Gabbiadini aveva un rendimento decisamente superiore eppure lo schema era lo stesso. Ma se proprio Gabbiadini non riesce ad essere prima punta potrebbe giocare in quel ruolo come falso nueve, cioè alternandosi in quel ruolo con Mertens (o Insigne) e Callejon anche nella stessa azione.
    Considerazioni a corollario deltuo articolo. Se Hamsik e Allan vanno a difendere sull’esterno Insigne e Callejon dovrebbero risalire verticalmente tenendosi accentrati per dare una mano a Jorginho (almeno a turno), cosa che non è quasi mai successa. Il problema di Jorginho non è fisico, su questo sono totalmente d’accordo, ma in questa fase gli manca anche la lucidità mentale per costruire con la freschezza con cui lo faceva nella scorsa stagione. Questo, probabilmente, dipende dal maggiore dispendio di energie in fase di copertura.
    Concordo anche sul disagio di Hysaj ricordando che, però, l’unica volta che l’ho visto soffrire nella passata stagione è stato con Perotti quando ancora giocava col Genoa.
    Infine: che Callejon abbia giocato più accentrato si è capito anche dalla quasi assenza dei famosi “tagli” in diagonale. Contro la Roma, vado a memoria, se n’è visto uno solo che con un po’ di fortuna poteva valere l’1-0.
    @La10delNapoli

    • Gianluca Torre Gianluca Torre

      Innanzitutto mi fa piacere che concordi su quanto ho scritto.
      Su gabbiadini hai in parte ragione, non sta vivendo bene questo periodo, può essere che sbloccandosi le cose vadano meglio in ogni caso.
      Jorginho, aldilà della gara di sabato, soffre anche una marcatura ferrea che ormai tutti gli allenatori delle squadre avversarie praticano, mettendogli un uomo alle costole, il che lo costringe anche a smarcarsi e correre di continuo, facendogli perdere la lucidità necessaria.
      Hysaj da sempre soffre l’uno contro uno , perchè nei primi metri non è velocissimo, per questo ha bisogno di maggiore sostegno e copertura.
      Battiamo il Besiktas, può essere che moralmente (oltre che per il Girone) le cose vadano leggermente meglio.

  3. jl

    Concordo su tutto ed anche io non sono propenso al cambiamento, ma un modulo potrebbe esserci 352

    • Gianluca Torre Gianluca Torre

      Sarri ritiene il 4-3-3 indispensabile per le caratteristiche dei giocatori (eccetto gabbiadini) e per le loro sicurezze, visto che lavorano sullo schema da oltre un anno e hanno imparato movimenti a memoria. E’ l’unico vero punto di forza, anche se il terminale offensivo è fondamentale. Una minestra con ottimi ingredienti senza sale non va bene.

  4. A. Giulio

    Ottimo articolo,complimenti. Sono pienamente d’accordo con quanto scritto, le mie perplessità sono legate alle scelte della società in merito al mercato estivo.
    Nonostante nessuno si aspettasse un infortunio di tale portata di Milik, durante l’anno ci sono così tante partite che anche un lieve infortunio o una squalifica che costringe l’attaccante titolare a stare fuori è lecito possa verificarsi.
    Il mister non vede Gabbiadini come prima punta e purtroppo bisogna ammettere che Manolo non ha sfornato buone prestazioni fin ad ora in quel ruolo: allora perchè non è stata presa una prima punta o comunque un tipo di attaccante che Sarri ritiene possa alternarsi con Milik in modo da non snaturare il gioco della squadra? E’ mai possibile che Gabbiadini, anche se Milik non fosse infortunato, giochi solo in partite con squadre di secondo livello(Bologna ad esempio) e basta?

    • Gianluca Torre Gianluca Torre

      Grazie innanzitutto. Gabbiadini il Napoli ha cercato di venderlo, anzi era già stato ceduto all’Everton, era tutto fatto, contratti pronti. Purtroppo il sostituto non è stato trovaTO NELL’ULTIMA SETTIMANA, PERCHè ALCUNI CLUB HANNO TENTATO DI SPECULARE, alzando vertiginosamente i prezzi di attaccanti normali, ( Kalinic oltre i 30, Pavoletti quasi 30) e dovendo essere comunque alternative a Milik è stato deciso di trattenere Gabbiadini, che non era poi così scarso, nonostante non adattissimo al ruolo. Purtroppo l’infortunio di Milik ci ha messo davanti a una situazione pesante. Negli anni passati se si fossero infortunati Higuain o Cavani, saremo addirittura stati in situazioni peggiori (almeno quando le riserve erano Calaiò…e ancor prima Lucarelli)

      • A. Giulio

        Perfetto, ma è chiaro che se chiedi Pavoletti o Kalinic al Genoa e alla Fiorentina alla fine della sessione di mercato, il prezzo del cartellino è maggiore.
        Indipendentemente dalla cessione di quello lì, Immobile poteva esser preso a 10 MLN se Gabbiadini come prima punta non risulta essere convincente.
        Ribadisco che ho stima di Gabbiadini e spero possa stupire tutti noi in quel ruolo, però le scelte della società sono dubbie.
        Sempre forza Napoli

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>