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Il Napoli fallisce la prova del 9 : sconfitto a Bergamo 1-0

Reduce dalla fatica di Champions e da tante gare giocate con troppi giocatori sempre in campo, il Napoli stecca la prova del 9 e viene sconfitto per 1-0 a Bergamo (campo storicamente ostile), giocando forse la peggiore gara dela gestione Sarri.

Non brucia tanto la sconfitta, che tra l’altro è maturata per tante squadre blasonate dopo il turno in Champions (perdono Barcellona, Dortmund, Manchester City e pareggi in casa per Real e Bayern contro le modeste Eibar e Colonia), ma qualche dubbio e perplessità è ingenerato dalla gestione in questa di gara di alcuni elementi, sulla carta stanchi, dopo 8 gare consecutive ad alto livello e psicologicamente massacranti, ogni 3 giorni.

Il Napoli ha giocato troppo male per essere vero e per essere giudicato da questa gara (seppur in un campo ostile e con un terreno di gioco poco adatto a giocare palla a terra in velocità, lo abbiamo notato tutti), la stanchezza psico-fisica di alcuni elementi era percepibile e sotto gli occhi di tutti.

Qualche critica di troppo è stata espressa e molte (della solita stampa e dei soliti soloni, senza dimenticarci dei soliti contestatori a prescindere che abbiamo nella tifoseria) ci accompagneranno, purtroppo, per 2 settimane durante la sosta, alle quali dovremo rispondere tappandoci bocca e orecchie e forse anche tralasciando dichiarazioni buffonesche dei soliti “nemici” del Napoli.

Se proprio si vuole entrare nel merito della gara e soprattutto della prestazione, però, appare semplicistico affermare che “sono cose che capitano”.

Qui si analizza tutto, nel bene e nel male, e non ci sottraiamo nel cercare i motivi di questa prestazione sottotono.

Cominciamo dai dubbi della vigilia : sono almeno 3 gare che invochiamo il riposo per Jorginho, Hamsik e , se del caso, di Callejon e forse, aldilà delle valutazioni sulla condizione fisica di Diawara e sull’apprendistato di lui e di Rog, poteva essere l’occasione buona per testarli, almeno uno ad inizio di gara, non tanto per l’apporto, ma per la condizione psico-fisica dei 3 menzionati.

E’ ovvio che sono scelte che competono al mister, che ne ha sbagliate veramente poche (e col senno di poi), ma è il campo a dire se una scelta è stata azzeccata o meno, e stavolta pare che non sia stata delle più felici, a prescindere dal risultato, ma lampante dalla prestazione fornita, in primis dai 3 calciatori che avevano bisogno di riposo.

Sarri ha riferito nel post gara che i test avevano dato l’ok sulle condizioni fisiche dei 3, ma ovviamente i test non possono valutare la stanchezza mentale.

La faccia sofferente di Hamsik in campo e la sua prestazione non positiva, il rendimento di Callejon (uscito dopo meno di un’ora e dopo aver giocato senza “verve”), la mancanza di lucidità ed energie di Jorginho (anche lui out nei 25 minuti finali), hanno sentenziato che loro avrebbero fatto bene a starsene a riposo, a prescindere dalla condizione fisica e dall’apporto dei loro eventuali sostituti.

E’ vero che la prestazione di altri elementi non ha sopperito a questa stanchezza :

Insigne, che sulla carta doveva essere fresco, ha giocato una pessima gara, ai limiti dell’irritabile, sbagliando l’impossibile, anche le cose più semplici e banali.

Milik è stato ingabbiato da Gasperini tra 2, a volte 3 difensori centrali, riuscendo ad essere pericoloso in un’unica occasione e vedendo pochi palloni.

Hysaj, senza i raddoppi di Callejon (e la presenza di Allan da quel lato in copertura) ha sofferto oltremodo la dinamicità e l’abilità tecnica del Papu Gomez, venendo meno anche in fase di spinta, con errori talvolta grossolani.

Ghoulam, che godeva di ampio spazio e libertà dal suo lato, con Conti che chiudeva su Insigne, non ha sfruttato a dovere lo spazio concessogli.

Sufficienti  Zielinski, Maksimovic e non malissimo Koulibaly (che pure ha avuto qualche incertezza, ma comprensibile, stanco, ma obbligato, almeno lui , a scendere in campo).

Insomma levare a questo Napoli 3 uomini determinanti come Jorginho, Hamsik e Callejon non è roba da poco e ce ne siamo accorti.

Siamo sicuri che Diawara non riuscisse a fare meglio di questo Jorginho? Che Hamsik a 3 cilindri sia molto meglio di Rog, seppur in apprendistato?

Questo Sarri lo avrà valutato e ha operato le sue scelte, spero non tenendo conto delle possibili critiche in caso di partita persa con i nuovi in campo e che abbia, invece, ritenuto non schierabili i nuovi.

Sta di fatto che Maksimovic, non schierato sino all’infortunio di Albiol, ha dimostrato di non essere poi tanto inadeguato (bene nelle 2 in campo) e che forse era evitabile il massacro di Raul già nella gara col Chievo ed evitabile l’infortunio muscolare, riportato per aver tirato a lungo la corda.

Lungi da me criticare il Maestro Sarri, ma siamo umani, ognuno con le sue idee, e si può sbagliare di tanto in tanto, avrei preferito che il discorso si spostasse su questo campo e che un “mea culpa” fosse dovuto o quantomeno contemperato e casomai smentito da altri ragionamenti.

Ovvio che ha contribuito (in minima parte) anche il fattore campo, oltre al manto erboso sconnesso e la tattica di Gasperini, che possiede, con tutto il rispetto, una squadra ampiamente battibile e ieri con defezioni importanti (imbottita di giovani, quasi al debutto in A), oltre che scarsina nei difensori centrali.

Dico ciò perchè brucia perdere senza giocare e forse sarebbe stato più utile perdere con altre scelte, ragionate e obbligate.

Non credo che qualcuno avrebbe potuto dire niente a Sarri in quel caso, forse avrebbe potuto dire lui , a quel punto, qualcosa a chi con insistenza era desideroso e invocava da tempo la presenza dei nuovi acquisti. Visto?, Non erano pronti…abbiamo perso.

Inserire elementi nuovi, a prescindere dal risultato e dalla verifica, sarebbe stato sicuramente salutare dopo 8 gare :

innanzitutto sarebbe scesa in campo gente motivatissima e non certo scarica, il che avrebbe dato anche nuova “verve” e stimoli maggiori ai compagni di squadra, che avrebbero avuto un maggior  senso di responsabilità verso i debuttanti e maggiore attenzione nel supportarli, sia con lo spirito che tatticamente.

Questa era una considerazione da tener presente.

Nel calcio contano i risultati, ma per ottenerli non devi mai tralasciare l’elemento di novità, sia tattico che di uomini in campo, seppur per spezzoni di gara o solo per alcune partite.

E’ vero che anche Platini ha avuto bisogno di 6 mesi di adattamento al calcio italiano, ma si è adattato sul campo e non solo in panchina o in allenamento, quidi tanto onore al Mister, ma se si sbaglia qualcosa non si deve aver vergogna o timori ad ammetterlo.

Sarri sa benissimo che cosa non è andato per il verso giusto, a prescindere dal campo.

Come si dice, “passato il santo…passata la festa”, ora possiamo dire : passato l’incubo, siamo svegli e ricominciamo alla grande, tralasciando e resettando questa partita fantasma, pensando di tornare al nostro gioco a partire dalla prossima gara contro la Roma.

Tralascio oggi la sintesi della gara che ripercorrere sarebbe peggio di una “Via Crucis”, tanto il Napoli non è sceso in campo, anzi lo ha fatto, ha subito un gol che definire disgraziato è poco, ed è lentamente e progressivamente scomparso dal campo, volatilizzato per la scomparsa di energie fisiche e soprattutto mentali.

#FNS

 

 

 
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4 Comments  comments 

4 Responses

  1. Carlo

    Ottimo, come sempre…

  2. enrigo

    Tutto perfetto, anche se in realtà si dice “passata la festa gabbato lo santo”, e non credo c’entri molto con il contesto :-)

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