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Il Napoli si ferma a Genova : 0-0 nell’”infrasettimanale” a Marassi

Il Napoli dopo 4 vittorie consecutive tra Campionato e Champions e 12 reti messe a segno, si ferma a Genova contro i coriacei e battaglieri cugini del Grifone, nel turno infrasettimanale, impattando 0-0 a Marassi.

Una gara difficile e impegnativa sulla carta per molti fattori e così è stato sul campo :

- le troppe gare ravvicinate, 4^gara ogni 3 giorni, che non possono essere disputate  al massimo delle proprie possibilità (tutte le grandi storicamente perdono punti in tutti i Campionati Europei da quando c’è questo turbillon di partite ai limiti del disumano, con il passo falso sempre dietro l’angolo…in questo turno è toccato al Real Madrid in Spagna, al Monaco in Francia, al Leverkusen in Germania, tanto per citarne alcune)

- la stanchezza di alcuni elementi fondamentali della squadra, che le hanno giocate tutte da inizio stagione e che ancora non riescono a riposarsi a causa della “rosa corta” di questo inizio stagione, con ben 7 elementi inutilizzabili per i cambi a causa di infortuni, deficitaria preparazione atletica e tirocinio per adattamento agli schemi (Maksimovic, Chiriches, Diawara, Rog,Giaccherini, El Kaddouri,Tonelli).

A tal proposito mi vien da ridere quando alcuni tifosi sembrano cadere dalle nuvole nel chiedersi perchè i nuovi non giocano, quando era chiaro a chi mastica un minimo di calcio che i nuovi arrivati dal mercato, tutti in ritardo a fine agosto, non avrebbero visto il campo almeno fino ad ottobre. Lo avevo detto nel bel pieno del mercato e ovviamente (non ci voleva la Maga per prevederlo) così è stato. Quindi inutile fare i finti tonti sull’argomento.

E’ evidente che 3 elementi come Jorginho, Callejon e Hamsik (ed anche i 2 centrali Albiol e Koulibaly) avrebbero bisogno di riposare ( i primi crollati nel finale di gara  dal punto di vista atletico), ma Sarri non poteva certo gettare nella mischia i nuovi (evidentemente ancora non pronti) in una gara come quella di Genova.

I primi debutti ci saranno contro il Chievo in casa sabato, non tanto per l’avversario (terzo in classifica e in un gran momento di forma), ma per l’imminente incontro di Champions contro il Benfica, in cui non solo dovranno giocare i più esperti, ma dovranno esssere al 100% delle loro energie psico-fisiche.

Ma veniamo alla gara col Genoa, molto simile a quella dell’anno passato, identico canovaccio, identiche difficoltà tattiche, stessa battaglia, e alla fine stesso risultato, 0-0. In pratica vi potrei riproporre l’articolo dell’anno scorso per certi aspetti.

Una gara maschia, giocata senza esclusione di colpi e che poteva essere decisa da un episodio, ma gli azzurri non sono stati bravi a sfruttare le molteplici palle gol, sono stati sfortunati in alcune occasioni (traversa di Hamsik) e penalizzati da un paio di decisioni arbitrali, su cui c’erano pochi dubbi di interpretazione (come a Pescara).

Se da una parte la classifica non ci interessa e nemmeno la guardiamo, a fine campionato vedremo se le decisioni arbitrali influiranno o meno, visto che per adesso ci sono stati negati 2 rigori netti  a Genova, mentre a Pescara ce ne è stato tolto uno, assegnato dall’arbitro, da un tale signor Rocchi, quarto uomo… e prima donna. Insomma decisioni che con ogni probabilità valgono 4 punti in meno, quelli che abbiamo perso per strada.

Si sa che non si può sempre dominare le gare, ma che in alcuni casi le puoi vincere con degli episodi e oggi ci sono stati avversi.

Vanno dati anche grossi meriti al Genoa , che contro di noi sfodera sempre prestazioni maschie e battagliere, mettendoci in difficoltà, come del resto fanno tutte le squadre che cì incontrano.

Juric, come Gasperini (adottano schemi similari e hanno filosofia che va di pari passo, non a caso uno allievo in campo, l’altro maestro in panchina per alcuni anni) ha impostato bene la gara e alla fine poteva anche vincerla, se non fosse stato per un grandissimo Pepe Reina che stavolta, azzerando la papera di Bologna, ci ha regalato un punto prezioso, evitando un’immeritata sconfitta.

Parate decisive, almeno 3 miracoli, con cui ha tolto dalla porta palle destinate a finire in rete, gol che sembravano già fatti, ma anche tanta bravura nelle uscite, nel comandare la difesa e nei rinvii, non sempre agevoli.

La tattica e la gara

Sarri cambia solo 4 uomini rispetto alla gara col Bologna, ossia gli unici quattro che girano dall’inizio dell’anno :

Ghoulam per Strinic, Allan per Zielinski, Mertens per Insigne e Milik per Gabbiadini.

Ancora out per infortunio Chiriches ed El Kaddouri.

Restano a sobbarcarsi fatiche indicibili, alla sesta gara consecutiva, i due centrali, Albiol e Koulibaly, Jorginho, Hamsik e Callejon.

Juric schiera un 3-4-3, molto spregiudicato con i due esterni di centrocampo che sono in realtà due ali offensive, quasi 2 punte esterne, Lazovic e Laxalt, che si aggiunge e Ocampos sull’out di sinistra a supporto dell’unica punta centrale, Pavoletti.

Lavoro triplo in copertura dunque per Allan e Hamsik, ma soprattutto per Callejon nelle due fasi. Difficile tamponare le fasce del Genoa, con elementi di corsa e sacrificio, ma abilissimi a saltare l’uomo e in fase offensiva.

Caratteristiche degli esterni di Juric che hanno tenuto, come previsto e prevedibile, bloccati i nostri terzini per tutta la gara, spesso prendendoli nel mezzo, creando a Ghoulam e Hysaj sofferenze indicibili.

Altra mossa di Juric è stata quella (come fatto da Donadoni con Nagy sabato scorso) di francobollare Jorginho con l’aggressivo ed esperto Rigoni, che lo ha seguito sempre, asfissiandolo in tutte le zone del campo. Rincon si occupa più che altro di Hamsik.

Ntcham in fase passiva su Allan.

Insomma l’allenatore del genoa crea duelli uno contro uno in quasi tutte le zone del campo, puntando sull’aggressività per sopperire alla diversa e inferiore caratura tecnica dei suoi uomini, mettendola sulla “garra”.

Difesa a 3 con Izzo-Burdisso e Orban che si occupano di Milik e di Mertens (Izzo) e Callejon (Orban), quando questi in alternanza si accentrano e restano più vicni ad Arkadiusz.

LA GARA

Pronti via e subito grande agonismo in campo e duelli rusticani.

Il Napoli, a cui Juric blocca le fonti di gioco in mezzo al campo, è costretto a impostare l’azione dalle retrovie con Koulibaly e Albiol che a turno fanno i registi arretrati, costretti a dare il via alle azioni, essendo gli unici ad aver un pò di spazio.

al 3° minuto primo scambio in velocità tra Mertens e Milik, con il belga che non riesce in dribbling a trovare lo spazio per il tiro, la palla finisce casualmente ad Hamsik dal limite che calcia molto alto sulla traversa.

Allan, Hamsik e Jorginho, pressati in mezzo al campo giocano pochi palloni, buona l’impostazione iniziale di Koulibaly e Albiol che pescano Milik, su cui monta una marcatura asfissiante Burdisso in prima battuta, fermandolo in un paio di occasioni.

La fase difensiva di squadra iniziale è buona, con Koulibaly e Albiol che chiudono tutti i varchi centralmente (4 chiusure tempestive quelle di Kalidou) e Hysaj e Ghoulam che contengono bene (almeno in questo inizio) Ocampos e Lazovic.

All’8° minuto gli azzurri guadagnano 2 calci d’angolo conscutivi, sul secondo Ocampos si accomoda la palla con le mani in area dopo uno stop di petto non riuscito perfettamente , sembra rigore netto, ma Damato non fischia.

Subito episodio che potrebbe sbloccare la gara, ma tant’è.

Al 10° minuto si fa vivo il Genoa : azione in percussione di Laxalt dalla sinistra che supera con un dribbling in velocità sia Callejon che Allan, creando la superiorità sull’esterno, sul suo cross svetta Koulibaly a  liberare l’area e sul successivo cross dalla sinistra prima Albiol di testa e poi Reina in presa alta riescono a neutralizzare la minaccia.

Il Napoli fa fatica ad impostare e ad imbastire azioni offensive, con Hamsik e jorginho che non tocano un pallone e comincia sbagliare qualcosina con chi non è deputato all’impostazione, ma vi è costretto (come Ghoulam e Allan).

Mertens sbaglia 2 passaggi da buona posizione per Milik, con il polacco che soffre la marcatura stretta (anticipato 3 volte da Burdisso, perde il duello) e non riesce a controllare bene la palla in altre 2 occasioni(non proprio un buon inizio).

Tranne la distrazione al 10° minuto tiene ottimamente la fase difensiva,invece. La partita è equilibrata e combattuta.

Al 17° prima verticalizzazione di Hamsik per Allan, che da il via ad un’azione di rimessa, nell’unica occasione in cui il Napoli si riesce a liberare della pressione alta del Genoa. Appoggio del brasiliano per l’accorrente Callejon, il cui tiro dal limite dell’area viene contrato da Orban.

Al 18° prima vera corale azione offensiva del Napoli, palla da sinistra a destra, da Mertens, ad Allan a Callejon, che appoggia un sapiente assist per Hamsik fuori area e traversa piena centrata a Perin battuto.

Altro episodio, il secondo, che non ci dice bene (dopo il rigore non fischiato).

Sul cambio di fronte immediato prima occasione gol nitida anche per il Genoa :

Ghoulam si fa saltare netto da Lazovic, che lo irride con un tunnel, cross sul secondo palo per l’accorrente Laxalt che mette in area a volo e miracolo di Reina che anticipa in tuffo con la punta delle dita Pavoletti, pronto ad appoggiare la palla in porta da due metri.

Hamsik entra finalmente per un pò nel vivo del gioco, si segnalano le prime 2 discese dei terzini dopo 20 minuti, con i cross di Hysaj e Ghoulam al bassi centro, ribattuti dalla difesa genoana.

Al 22° altra potenziale azione gol del Napoli :

dopo azione manovrata Hamsik-Allan palla a Callejon e tiro cross dalla destra che raggiunge Milik, anticipato di un soffio a due passi dalla porta, con palla che esce al lato di un niente, anche se l’attaccante viene pescato in millimetrico fuorigioco.

Al 24° occasione per il Genoa :

indolente Hamsik nello scalare la marcatura su Ntchm, mette in difficoltà Ghoulam, che consente il cross a Lazovic , ottimo il traversone su cui Pavoletti colpisce indisturbato in area (perso da Albiol).Per fortuna il colpo di testa ravvicinato di testa è debole e Reina blocca facilmente.

Al 25° altra grande occasione per il Napoli :

grande percussione di Hysaj in dribbling dalla destra, con il terzino che si incunea in area e spara alto da ottima posizione invece di servire il liberissimo Milik a centro area (era libera la linea di passaggio…vola qualche “jastemma”).

Partita che si anima con 3 occasioni a 2 per il Napoli.

Jorginho sempre bloccato, salgono  in cattedra Allan ed Hamsik che finalmente giocano in velocità e bene alcuni palloni, con Callejon e Hysaj che premono a destra.

Sempre maluccio Mertens e Milik che sbagliano quasi tutte le palle che giocano e non incidono.

Si cominciano a vedere alcune incertezze difensive (non di fase): con Ghoulam che inizia a soiffrire Lazovic e Albiol che si distrae per la prima volta in marcatura. Tengono botta Hysaj su Laxalt e soprattutto Koulibaly con 7-8 chiusure perfette.

Al 30° infortunio muscolare per Pavoletti che lascia il posto di punta centrale a Simeone Jr., figlio del “Cholo”.

Al 34° miracolo di Perin su colpo di testa di Milik in area che anticipa tutti sul primo palo, ma anche in questa occasione c’è un fuorigioco di Mertens fischiato dall’arbitro sulla ribattutta del portiere.

Alcuni scontri duri in campo tengono sempre alta la tensione.

Al 36° scambio Mertens-Ghoulam sul lato offensivo sinistro, dribbling e inserimento del belga in area, che ha buono spazio per il suo tiro classico con apertura del piattone, ma Dries lo finta solo e tenta un nuovo dribbling portandosi la palla sul fondo, da cui tenta un tiro cross impossibile che finisce fuori sul primo palo.

Occasione ghiotta ed errore di valutazione e scelta di Mertens, che fino ad ora ne ha indovinate pochissime.

Al 40° altra occasione per il Napoli :

verticalizzazione di Hamsik per Milik , che controlla la palla fuori area e non trovando lo spazio per il tiro appoggia all’accorrente Callejon, il cui sinistro a giro piazzato dal vertice dell’area finisce alto.

Al 44° altra azione di rimessa del Napoli con Callejon che va al tiro dal limite, stavolta non forte sul primo palo e Perin blocca in tuffo.

Si chiude un primo tempo intensissimo sullo 0-0.

Gli azzurri concedono 3 occasioni al Genoa , ma ne hanno almeno 9 : non sono fortunati su 2 episodi a inizio gara (rigore e traversa di Hamsik) e non riescono a sfruttare almeno altre 6 palle gol nitide per poca precisione al tiro ( 3 occasioni per Callejon, 1 per Hysaj, 1 per Milik, 1 per Mertens) nel momento di massima pressione.

Ottima prova di Koulibaly  (10 chiusure e quasi perfetto in impostazione)e bene Albiol (10 chiusure difensive con solo una distrazione in marcatura su Pavoletti e un errore in fase di impostazione), Ghoulam soffre Lazovic, mentre è bravo Hysaj su Ocampos e Laxalt, con il prezioso aiuto di Callejon (che pecca in fase di conclusione per il tanto correre).

Jorginho non tocca un pallone, asfissiato e annullato dlla marcatura di Rigoni.

Mentre Hamsik gioca una mezz’ora finale su discreti livelli. Battaglia vinta ai punti da Allan su Ntcham.

Inguardabile Mertens (10 errori evidenti su 14 palloni toccati), In ombra Milik che soffre la marcatura stretta di Orban e Burdisso, sbagliando qualche controllo di troppo, ma andando comunque vicino al gol di testa.

Pronti via e il Napoli ha subito una possibilità con palla rubata da Callejon per Milik, il cui tiro di prima intenzione viene deviato in angolo da Orban.

Ne nascono 3 calci d’angolo consecutivi e sul secondo Albiol, abbastanza libero, sfiora il gol di testa, con palla che esce di poco.

Non c’è niente da fare, gli episodi non ci dicono bene.

Al 6° minuto ammoniti Hysaj per fallo su Laxalt e Rincon per fallo su Milik.

Partita combattutissima e nella foga generale anche qualche errore e qualche fallo di troppo, che la spezzettano un pò , ma non la privano di grande intensità.

Al 9° minuto seconda occasione per il Napoli : Allan sradica dai piedi di Ocampos un pallone e serve Callejon, che appoggia al limite all’accorrente Hamsik che tira altissimo da buona posizione dal limite, sbagliando l’impatto col pallone.

All’11° occcasione Genoa : cross dalla sinistra sul quale smanaccia Reina, palla a destra e tiro di Lazovic bloccato da Pepe sul primo palo.

 Al 16° terza occasioneNapoli : ottima azione Hamsik- Callejon in profondità, palla a Milik che tenta di sorprendere Perin sul primo palo e palla in angolo, con abile deviazione del portiere.

Al 19° altra potenziale occasione per gli azzurri, con Callejon che ruba un pallone, con Hamsik che si inserisce in area e non controlla, con Milik libero in area.

Il Napoli ci prova con continuità, ma non riesce a sbloccarla.

Al 21° break Genoa con percussione in area di Laxalt dalla sinistra, salva Koulibaly in angolo sui cui sviluppi tiro alto da fuori di Rigoni.

Al 22° entra Insigne per un deludentissimo Mertens.

Al 23° evidente trattenuta di Orban in area su Milik, ma neanche stavolta Damato fischia il rigore.

al 25° altra occasionissima per il Napoli :

azione in percussione centrale di Hamsik che percorre tutta la metà campo avversaria e al limite serve il ben appostato Callejon, tiro dello spagnolo da ottima posizione alto sulla traversa, dopo un piccolo errore in fase di controllo della palla. Callejon accusa la stanchezza in fase di conclusione.

Al 26° entra Zielinski per Allan

Al 28° lancio filtrante di Hamsik dopo scambio con Zielinski per Insigne, che si presenta solo davanti a Perin e si divora il gol del vantaggio , calciando molle tra le braccia del portiere, Errore grave !!!

15 occasioni da gol e 2 rigori negati non sono certo poca roba a questo punto.

Al 32° entra Munoz ed esce Lazovic, evidente che Juric intende coprirsi per le molte occasioni avute dagli azzurri.

Al 33° ci prova Insigne su punizione e palla alta non di molto.

A 10 dal termine esce Milik per Gabbiadini

Il Napoli è stanco nel finale, ci prova con lanci di Albiol in area, poco precisi e va al tiro con Jorginho dal limite con palla fuori.

E’ addirittura il Genoa va vicino al vantaggio, anzi vicinissimo con Simeone jr a 5 dal termine e al 92°con Reina che si erge a Santo a compie 2 miracoli nella settimana dedicata.

18 occasioni a 6, 2 rigori negati e finisce 0-0. Non ci possiamo lamentare per il gioco e la grinta, meno per le occasioni sprecate e per le decisioni arbitrali.

Serviva un episodio per sbloccarla e non è avvenuto anche per nostri demeriti in fase di conclusione.

#FNS

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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