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Il Napoli con la Scarpa d’Oro batte il Genoa e continua la corsa

Il Napoli batte il Genoa in una gara vibrante e tesa sino al termine, 3-1 con doppietta di Gonzalo Higuain e gol di El Kaddouri, ribaltando per l’ennesima volta al S.Paolo lo svantaggio di 0-1, allungando sulla Roma e restando in scia alla Juventus.

Una gara a tutto ritmo degli azzurri, che ci hanno messo anima e cuore per avere la meglio su un Genoa battagliero e coriaceo (contro di noi se la giocano tutti alla morte), rimasto in partita sino a 10 dal termine, grazie a un super Perin e a un’ottima difesa genoana, con gli azzurri che per segnare 3 reti hanno dovuto creare ben 30 occasioni (e oltre) da gol, tra tiri in porta, palle uscite di centimetri e azioni non conclusesi per poca precisione in fase di finalizzazione.

La vittoria è senza dubbio targata Gonzalo Higuain, che con la sua doppietta arriva a quota 29 in Campionato (31 reti stagionali), eguagliando il record di Cavani a 8 giornate dal termine e scalando la classifica dei migliori marcatori della serie A di tutti i tempi. Lo score eccezionale del Pipita lo porrta in testa alla classifica dei capocannonieri europei, in testa per la vittoria della “Scarpa d’Oro”, davanti ai mostri sacri del calcio e in coabitazione con Jonas del Benfica, che con tutto il rispetto vale un’unghia di Gonzalo, nonostante la sua prolificità nel morbido campionato portoghese.

Una partita magistrale del Pipita, per voglia, abnegazione, altruismo, cuore, anima, giocate spettacolari, reti e tanto altro, veramente leader indiscusso e uomo in più, sempre pronto a fare la differenza. Due reti d’autore, la seconda un capolavoro, assist a ripetizione per i compagni, 3 colpi di tacco geniali che da soli valgono il prezzo del biglietto, ma soprattutto una forma strepitosa, con scatti continui dal primo minuto alla sacrosanta sostituzione per la “standig ovation”.

Ovviamente il rendimento stratoferico di Higuain è spiegabile con il lavoro della squadra, con i compagni che lo cercano, con i quali dialoga che è un piacere, con la enorme mole di gioco creata, che porta Gonzalo a tirare verso la porta almeno 5-6 volte a partita. Una manovra incessante, tambureggiante, che inizia dalla difesa, prosegue attraverso la regia di Jorginho, il lavoro di inserimento e smistamento di Hamsik e Allan e il gran lavoro dei compagni di reparto.

Peccato che di fronte ci troviamo una Juventus autrice di ben 19 vittorie e un pari nelle ultime 20 gare, perchè il Napoli meriterebbe veramente di vincere lo Scudetto per quanto mostrato sino ad ora (e sino al termine lo sarà) a livello di gioco, spettacolare e ammiccante, e anche a livello di risultati. Chissà se il Dio del calcio interverrà da qui al termine per esercitare lo “ius de miraculis” ed assegnare alla squadra di Sarri il meritato premio.

Quel che conta ora è non aver mollato ed essere rimasti in scia allla Juventus, vittoriosa nel derby contro un Toro abbastanza arrendevole nel primo tempo e non certo favorito dall’arbitro nel tentativo di rimonta, tarpata sul nascere dal buon Rizzoli nella ripresa. 4-1 finale, risultato che lascia poco spazio a commenti di sorta, ma anche a dubbi per come sono stati gestiti episodi in alcuni momenti del match.

Importantissimo aver allungato sulla arrembante Roma, bloccata all’Olimpico da una battagliera Inter nell’anticipo serale del sabato, con i giallorossi che si trovano a 7 lunghezze dagli azzurri a 8 giornate dal termine,  ancora tante, ma il vantaggio lascia ben sperare per la qualificazione diretta in Champions.

Il Napoli mantiene il secondo posto per reti subite e aggancia la Roma in quanto a gol fatti, ben 62, che ieri (e non solo) potevano essere molti di più.

Nella classifica di gol e assist stagionali domina Gonzalo, ma siamo felici anche per l’assist di Gabbiadini e per il gol di El Kaddouri, se non altro per lo spirito con cui sono entrati in campo, il che dimostra l’unità del gruppo e la voglia, oltre la professionalità di questi calciatori, che meriterebbero più spazio e che è un piacere vedere in campo. Entra in classifica anche Hysaj con il suo splendido assist. Siamo a 88 reti stagionali.

Higuain 31+4= 35

Insigne 12+11 =   23

Callejon 11+7= 18

Hamsik 7+7= 14

Mertens 8+5 =   13

Allan 3+6= 9

El Kaddouri 3+6= 9

Gabbia 6+3= 9

Jorginho 0+6= 6

Valdifiori 0+2 = 2

Ghoulam 0+3 = 3

Albiol 1 +1 = 2

Chiriches 2 +0= 2

Chalobah = 1 +0= 1

Maggio 1+0 = 1

Lopez 0+1= 1

Hysaj 0+1 =1

Ma veniamo alla fitta cronaca della gara di ieri, con 30 occasioni da gol create:

Il Napoli parte bene come sempre, gioca il suo calcio e nei primi 10 minuti crea già 4 palle gol :

- al 2° minuto la verticalizzazione di Hamsik per Ghoulam, cross teso e basso dalla sinistra, sul quale Insigne viene anticipato da Burdisso prima di battere a rete a due passi dalla porta.

- al 4° minuto il primo grande assist di Higuain che, spalle alla porta, nota l’inserimento di Callejon col terzo occhio, la palla è congeniale, spiove al volo sul piede di Josè, che ci pensa una frazione di secondo in più e scarica alto il collo pieno da favorevolissima posizione.

- al 6° minuto  cross di Hysaj dal fondo, velo di hamsik e stavolta è Silva ad anticipare Insigne che taglia con un pò di ritardo in area.

- all’8° minuto altro cross di Hysaj dalla destra, il Pipita gira a rete di destro e Perin inizia il suo piccolo show con la prima parata.

Il Genoa che si era limitato a difendersi alla meglio nei primi 10 minuti, come spesso accaduto nelle ultime gare degli azzurri, alla prima palla sporcata da Jorginho ne approfitta, con Rincon che supera Koulibaly al limite dell’area e fa partire un tiro di punta che assume una strana traiettoria e si insacca centralmente, sorprendendo un Reina non irreprensibile e attentissimo.

0-1 inaspettato, come contro Chievo e Sassuolo.

Il Napoli ci mette 3 minuti per riprendersi e ricomincia l’assedio, creando 5 palle gol in 10 minuti dal 13° al 23°

- si sveglia Insigne che pesca con un grande assist Callejon, che taglia di nuovo dalla destra con i tempi giusti, ma cincischia nel controllo e solo davanti a Perin non riesce a sistemarsi la palla per il tiro, anticipato da De Maio.

- poi è Jorginho a fornire la palla buona a Higuain , che si allarga e va sul fondo, cross forte sul quale Perin anticipa l’arrembante Callejon

Al 15° si fa male Burdisso, sino a quel momento bravissimo nelle chiusure, e lo sostituisce Fiamozzi, che giocherà una buona gara.

- al 18° ancora Hysaj dalla destra per la testa di Higuain e Perin para ancora sul secondo palo

- al 21° è Allan ad andare sul fondo, cross deviato corto da De Maio per l’accorrente Hamsik che la piazza di piatto all’angolino basso e 4° miracolo di Perin

-al 22° su angolo di Jorginho Perin devia all’indietro di pugno verso la porta. De Maio salva di testa sulla linea.

9 palle gol e la rete non arriva, il Genoa si difende, il Napoli gioca.

Albiol e Koulibaly non sbagliano un intervento, bravo Hysaj a contenere Laxalt e a ripartire, qualche errore di troppo per Ghoulam e Hamsik, Insigne a corrente alternata, Callejon sprecone sottoporta. Grande inizio di Gonzalo, che appare da subito in gran vena. Allan recupera palla e riparte. Jorginho ottimo in regia, aldilà della sfortunata deviazione di punta sul gol di Rincon.

Il Napoli crea molto, ma con il massimo sforzo non riesce a segnare e il Genoa approfitta della prima e unica pausa degli azzurri che dura circa 10-12 minuti, in cui si moltiplicano gli errori di misura nei passaggi (ne conto una decina tra passaggi sbagliati e palle perse). Non è il miglior momento per gli azzurri.

Due occasioni anche per il Genoa con i tiri da fuori di Pavoletti e Pandev, che finiscono rispettivamente alto e fuori di poco.

Il Napoli forza i tempi negli ultimi 5 minuti, cercando almeno di pareggiarla allo scadere della prima frazione, con 3 occasioni da gol :

- apre le danze Hamsik che pescato da un lungo cross di Ghoulam conclude debole di testa da ottima posizione nelle braccia di Perin

- poi è Higuain a controllare male la palla in area su assist di Insigne e a farsi anticipare prima di battere a rete

- infine Insigne di testa in tuffo non riesce a dare la giusta forza alla palla da pochi passi, dopo altro spunto di Gonzalo e perfetto cross dalla sinistra.

12 occasioni a 3 per gli azzurri, 67% di possesso palla e si va al riposo sullo 0-1.

Ripresa ancora più prolifica, con 18 palle gol a 3 e per fortuna con le reti della meritatissima vittoria :

Il Napoli parte forte, ma sciupa l’ennesimo calcio d’angolo (molti, ma nessuno battuto decentemente), con il classico tiro di Ghoulam “nei friarielli”.

Il tempo di ammirare un altro assist di Insigne per Higuain e la sesta parata miracolosa, stavolta di mezza natica, di Perin, che Higuain la pareggia su perfetto e intelligentissimo assist di Hysaj, che non serve Callejon in fuori gioco e aspetta l’inserimento del Pipita, che la stoppa e fulmina Perin in diagonale.

Un minuto dopo il Pipita potrebbe chiuderla, pescato solo davanti alla porta da Hamsik, batte a rete a colpo sicuro, ma la palla esce di un soffio, strozzando l’urlo in gola dei tifosi sugli spalti e a casa.

Entrano Cerci per Pavoletti e Mertens per Callejon al 12°.

Il Napoli ci prova da fuori con Allan (che non vede il libero Higuain sulla destra) e Perin blocca, poi con Insigne (palla al lato) e con Mertens (ancora palla fuori).

Al 17° azione spettacolare Insigne, Jorginho, Higuain e colpo di tacco per Lorenzo, al quale Izzo chiude la strada con un intervento dubbio in area.

Il Napoli in massa in avanti, ma un liscio di Koulibaly manda Cerci in porta, il tiro fuori dell’ala genoana, solo davanti a Reina è forse il momento decisivo della gara.

Cerci ci proverà altre 2 volte da fuori , la prima centrale, la seconda deviata da Albiol in angolo.

L’assedio del Napoli continua, con tiri da ogni dove ribattuti dalla difesa genoana, di cui uno sulla linea da Laxalt su colpo di testa di Higuain.

A 20 dal termine esce Insigne per Gabbiadini, con Manolo che risulterà fondamentale, permettendo al Pipita di avere più spazio innanzitutto, e risultando determinante per il risultato finale.

“-cross di Ghoulam dal fondo vedono l’anticipo disperato su Higuain e Gabbiadini di Izzo e Fiamozzi.

Poi l’urlo liberatorio a 10 dal termine : servito da Hamsik Gonzalo fa partire un tiro forte e millimetrico, un tracciante che gira e si spegne in rete a fil di palo da fuori area. Una prodezza balistica, l’ennesima, che fa esplodere il San Paolo. Napoli in vantaggio.

Tramortito dalle violenti urla mi distendo e assisto in stato catatonico ad altre due prodezze di Perin (su Gabbiadini e Allan) e al gol del definitivo 3-1 del subentrato El Kaddouri, su assist di un bravissimo e prontissimo manolo Gabbiadini, che vorrei vedere sempre in campo e che purtroppo ha davanti un mostro, vicino al quale potrebbe giocare, come oggi, spezzoni più ampi di gara.

Bravissimi  tutti, quanta sofferenza e quanta gioia, l’avventura continua, ci vorrà la Pasqua per riprenderci da queste emozioni forti…e poi chissà se l’Empoli potrà raccontarci una favola, Udinese dell’amico De Canio permettendo.

#FNS

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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