Il Napoli chiude in bellezza un girone di Europa League dominato dalla prima all’ultima gara, schiacciando anche il modesto Legia Varsavia, che ci ha creato problemi solo a causa di una frangia di criminali violenti che hanno invaso le strade di Napoli, ma anche da questo punto di vista sono usciti malconci dalla trasferta partenopea (non si comprende perchè consentita dagli organi internazionali preposti, che dovranno prendere severi provvedimenti per arginare questi fenomeni, molto pericolosi).

Un’altra cinquina, un’altra manita, mitigata da altri 2 gol ininfluenti concessi ai polacchi : un 5-2 che non lascia spazio a interpretazioni e con il quale gli azzurri possono vantarsi di aver battuto tutti i record possibili e immaginabili.

Quello Europeo assoluto per aver segnato 22 reti nelle 6 gare del Girone di EL , mai precedentemente raggiunto da alcuna compagine europea, tra l’altro subendo solo 3 ininfluenti reti, per un filotto di 6 vittorie in 6 gare, mai ottenuto da una squadra italiana.

E dire che Sarri era al debutto in Europa con gli azzurri e forse anche per questo motivo ha tenuto alta la concentrazione degli azzurri in ogni gara, anche quelle che contavano poco ai fini della qualificazione, ma molto ai fini del prestigio, della mentalità, della storia degli azzurri e, non dimentichiamolo, del ranking della squadra azzurra, che si piazza al 16° posto in assoluto in Europa, tenendo conto dei risultati ottenuti nelle competizioni internazionali dell’ultimo quinquennio, ed all’11° posto nel ranking annuale, primo in assoluto tra le squadre che giocano l’Europa League (ci precedono solo i grandi squadroni della Champions).

Un applauso naturalmente va fatto anche a chi è sceso in campo (ricordiamo che in ogni gara hanno giocato almeno dai 7 ai 9 elementi che non fanno parte degli 11 che Sarri predilige per le gare di Campionato), che ha dimostrato la validità della rosa (almeno per il momento), che non ha bisogno di essere rinforzata molto nel mercato invernale, se non con piccoli accorgimenti e forse con una mezz’ala di spessore.

Ieri uno straripante Mertens soprattutto nella ripresa, autore di gesti tecnici e atletici di caratura superiore, che sono da sempre nel suo Dna, ma che fa ancor più piacere ammirare dopo i problemi fisici avuti e che hanno tenuto il nostro Dries lontano dal campo nelle ultime settimane, elemento imprescindibile (con Gabbiadini…sulla via del recupero) per consentire cambi di qualità al reparto avanzato, facendo riposare senza patemi particolari i compagni di reparto e accrescere il potenziale offensivo nei finali delle gare di campionato (la loro assenza si è fatta sentitre soprattutto nella gara con l’Inter, per fortuna senza conseguenze).

Bravi Gabriel, Maggio (gli vogliamo bene), Chiriches (forse anche meglio di Albiol, sempre sicuro e affidabile, uno su cui contare a occhi chiusi), Strinic (ottima alternativa a Ghoulam, ormai padrone di schemi e movimenti), Valdifiori (non sarà sul livello dell’ultimo Jorginho, ma se la gioca e batte meglio del compagno di reparto i calci da fermo) e Lopez (che fa il suo dovere, anche se forse è il meno adatto al gioco di Sarri, per la sua tecnica non eccelsa), una piacevole sorpresa Chalobah, con ampi margini di crescita (dotato di discreti mezzi tecnici, una stazza fisica superiore e dopo qualche mese con Sarri appare anche perfettamente integrato negli schemi, applicandosi nei movimenti con e senza palla, a segno anche con un ottimo inserimento in area, da vera mezz’ala, quale lui non è o almeno non era), mentre le certezze arrivano da El Kaddouri, ormai maturo e gran bel giocatore, oltre ai citati mertens e Gabbiadini.

Passiamo il Girone per la quinta volta in 6 anni (3 con Mazzarri, di cui uno in Champions, 1 con Benitez, con una Champions in cui siamo usciti con 12 punti conquistati in un girone di ferro che ancora gridano allo scandalo, e l’ultima con Sarri), che dimostrano la progressiva crescita della società, che possiede attualmente la rosa migliore mai avuta nell’era De Laurentiis (e che con 1-2 innesti ci consentirà di arrivare sino in fondo con buone probabilità di raggiungere gli obiettivi stagionali).

Ora l’urna di Nyon (lunedì), in cui saremo inseriti in prima fascia, grazie al primo posto nel girone, che ci consentirà di evitare squadre blasonate e forti, che contribuiscono a far diventare l’Europa League una seconda Champions, per livello, qualtà e numero di squadre di alto livello che vi partecipano dai 16cesimi di finale in poi (M.Utd, Tottenham, Liverpool, Porto, Shalke 04, Leverkusen, Olympiakos, oltre alle italiane Fiorentina e Lazio), ma che non ci consente di rilassarci troppo, considerate le avversarie che potenzialmente potremmo incontrare (su tutte Borussia Dortmund, Valencia, Siviglia, Villareal, ma anche le ostiche Galatasaray, Shakhtyar Donets e le fastidiose Sporting Lisbona,Fenherbace, Sparta Praga e St.Etienne).

Sarebbe importante trovare una squadra più morbida nei 16esimi, soprattutto considerando il periodo in cui la affronteremo, visto che le due gare di andata e ritorno saranno a cavallo di impegni probanti in Campionato (…Juventus a Torino, Milan in casa e Fiorentina in trasferta), ed è per questo che facciamo il tifo per un’urna benevola, in cui spererei di trovare nell’ordine : Sion, Augsburg, Marsglia o Andrlecht (queste ultime 2 blasonate, ma non irresistibili, per un turno piacevole, ma abbordabile).

Ora testa alla Roma e occhio alla panchina di Garcia, perchè il Napoli dopo il passo falso di Bologna non ha intenzione di mollare nulla in Campionato.

Ripropongo la classifica di gol e assist, nella speranza che i numeri della squadra, già strbilianti, con 50 reti messe a segno tra campionato e Coppa, coninuino a crescere :

Higuain 16+3= 19

Insigne 8+7 =   15

Mertens 6+3 =   9

Callejon 5+3= 8

Allan 3+5= 8

Gabbia 5+2= 7

Hamsik 2+4= 6

El Kaddouri 1+5= 6

Jorginho 0+3= 3

Valdifiori 0+2 = 2

Ghoulam 0+2 = 2

Chalobah = 1 +0= 1

Maggio 1+0 = 1

Lopez 0+1= 1

Chiriches 1 +0= 1

Albiol 0 +1 = 1

#FNS