In uno stadio vuoto e desolato per i recenti tragici avvenimenti che stanno rattristando il mondo intero, il Napoli vince anche a Bruges, 1-0 gol di Chiriches, e continua la sua marcia inarrestabile, come un rullo compressore, passando su tutti gli avversari, consolidando l’egemonia nel girone di Europa League e stabilendo record in Europa e in Italia.
La gara di ieri aveva poco da dire, avendo già raggiunto l’obiettivo primo posto e la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League con largo anticipo (dopo sole 4 gare, tutte vinte ovviamente), ma era importante sotto un triplice aspetto : innanzitutto quello psicologico, perchè vincere aiuta a vincere (anche le amichevoli) e fa acquisire quella mentalità giusta, da grande squadra, che non vuole mollare nulla, senza tralasciare il ranking Uefa, in cui scaliamo altre due posizioni piazzandoci al 13° posto, acquisendo prestigio e visibilità, ed infine, cosa che farà piacere soprattutto al presidente De Laurentiiis, l’incasso del premio partita, assegnato ad ogni 3 punti conquistati.
Il tifoso azzurro non può che essere contento dell’andamento della squadra e applaudire il lavoro di Sarri e del gruppo, ed è proprio in queste gare, sulla carta insignificanti, che si dimostra unità di intenti ed il valore assoluto del lavoro svolto.
41 reti fatte in stagione, le solite 3 ininfluenti subite (nelle ultime 15 gare), l’imbattibilità di Reina resta, quella del Napoli avanza (in porta c’era Gabriel).
17 reti fatte, solo 1 (ininfluente) subita in Europa, punteggio pieno nel girone e grossa chance di fare l’ein plein nel girone, circostanza nai avvenuta in passato e record a un passo.
Altro fattore da non sottovalutare è quello del turn over : chiunque viene chiamato in causa risponde all’appello, Gabriel, Maggio, Chiriches, Strinic, Lopez, Valdifiori, El Kaddouri…ieri finanche Chalobah, all’esordio da titolare e autore di una prestazione veramente positiva (sarà da rivedere in situazioni più complicate, ma le sue qualità le ha mostrate).
Insomma molte difficoltà anche per carta stampata e addetti ai lavori, che in assenza totale di pecche da individuare, per creare la notizia ad effetto ormai possono solo inventare gossip, bufale di mercato o sfogarsi contro Benitez, in maniera alquanto ridicola ormai, visto che quel che conta è il presente e tutto va a vele spiegate.
Poco da dire sulla gara, che gli azzurri hanno gestito in scioltezza, evitando contrasti (tranne il rischio insito nel gioco), facendo girare la palla come sanno, senza apprensioni e sminuendo, come accade sempre più di frequente, anche il valore degli avversari, visto che il Bruges sembrava al nostro cospetto una squadretta “sparring partner”, pur avendo collezionato 8 vittorie su 8 in campionato (con l’aiuto del pubblico).
Ora testa all’Inter….sapete come la penso…e non ho più altro da aggiungere.