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Il Napoli vince con l’Udinese, ma le prime tengono il passo

Il Napoli fa il suo dovere e rispetta il pronostico, battendo al S.Paolo 1-0 l’Udinese, con il risultato in bilico sino a termine, con un pò di ansia più che sofferenza, dopo aver creato le proverbiali 15-20 palle gol e venendo fuori dal guado grazie all’ennesima magia di Higuain, che sblocca il risultato con la rete vincente dopo 7 minuti nella ripresa.

Il Napoli mantiene uno standard di prestazione alto, ma in Campionato non riesce a finalizzare l’enorme mole di palle gol create, era accaduto già col Palermo e a Genova, ben 60 occasioni create per mettere a segno sole 3 reti in 3 gare, che per fortuna sono valse 7 punti su 9.

E meno male che la fase difensiva tiene alla grande, grazie a tutta la squadra che si sacrifica e a ottime prestazioni della linea a 4, dove spicca su tutti Koulibaly, autore anche ieri di una gara mostruosa, l’ennesima di questo inizio di stagione, ma anche Albiol, che tiene botta, su un buonissimo livello, così come i terzi Hysaj e Ghoulam.

Insomma, come previsto la squadra c’è, produce gioco, si sacrifica, ha sempre presente l’obiettivo, anche se è un pò sprecona in fase offensiva, dove Higuain, in forma smagliante è sempre più uomo squadra e determinante per le reti che valgono punti pesanti e decisivi.

Rete numero 11 in stagione per il Pipita, la numero 9 in Campionato, con la quale raggiunge Eder in testa alla classifica dei cannonieri della serie A.

L’ago della bilancia è il centrocampo, in cui Allan, Hamsik e jorginho, sono sempre presenti con gare di quantità e qualità, grazie ai quali facciamo un ottimo fitro e creiamo pericoli offensivi continui, 3 elementi fondamentali che fanno un moto perpetuo, così come Callejon (a discapito della lucidità in zona gol) e Insigne (ieri un pò in ombra e non brillante).

Continua la striscia positiva degli azzurri, imbattuti da 15 gare tra campionato e Coppe, con 38 reti fatte, 22 in campionato e 16 in EL, e solo 9 subite, 3 ininfluenti nelle ultime 13 gare, ossia dalla svolta con il cambio di modulo e la diversa disposizione tattica (che prevede non solo un cambio di ruoli, ma anche di movimenti).

Il Napoli resta la seconda miglior difesa del campionato, ma a causa delle molte occasioni da rete mancate lascia  il secondo miglior attacco alla Fiorentina.

Poteva essere, come anche da me ipotizzato, un turno favorevole al Napoli, ma non è stato cosi’, grazie alle concomitanti vittorie delle nostre 3 attuali rivali per il podio, vittorie pesanti contro avversari difficili e su campi ostici, che lascia inalterata la classifica in vetta (Fiorentina e Inter 27 p., Roma 26, Napoli 25) :

- l’Inter vince la settima gara per 1-0, giocando male e facendo giocar male l’avversario, sul campo di un Torino alla frutta (1 sola vittoria nelle ultime 8 gare, a settembre, poi 2 pari e ben 5 sconfitte con quella di ieri), capitalizzando al massimo le occasioni avute e restando in gara grazie alla pochezza degli avversari e alle grandi parate di Handanovic. Squadra che gioca malissimo quella nerazzurra e per la quale il periodo di fortuna non potrà durare a lungo, visto che una giustizia divina esiste nel calcio e che, come speriamo e crediamo, si materializzerà al San Paolo dopo la sosta e la partita di Verona.

- la Roma fa suo il derby contro una Lazio in evidente difficoltà in campionato ed alla quale le gare europee hanno tolto molto (sia il preliminare che quelle di EL), che ha contrastato poco i giallorossi, incappando nella terza sconfitta consecutiva, che allontana i biancocelesti dalle prime posizioni, relegandoli per ora al 7° posto a 9 punti dalla vetta e a 7 dalla zona Champions. La Roma, invece, tiene il passo, e nonostante le fatiche della Champions, tiene fisicamente con una buona prestazione (perde Salah per un mesetto però)

- la Fiorentina disputa l’ennesima buona gara, dominando su un campo molto difficile e sino ad ora imbattuto come quello della Samp, vincendo con un secco 2-0, ma soprattutto convincendo dal punto di vista del gioco.

- da non sottovalutare la ripresa della Juventus, che pur mantenendosi a distanza di sicurezza, restando a 9 p. dalla vetta e a 7 dagli azzurri (non molti), dà segni di ripresa, vincendo la sua seconda gara consecutiva sul difficile campo dell’Empoli e con l’aiutino arbitrale, che è quel che spaventa di più.

- il Milan perde un colpo, impattando 0-0 a S.Siro con l’Atalanta, ma evitando una meritata sconfitta, grazie anche alle parate del giovanissimo Donnarumma, che nega agli uomini di Reja in più occasioni la rete della vittoria, che sarebbe stata tutt’altro che immeritata.

Ma veniamo alla gara di ieri :

- Sarri schiera il solito 11 titolare, con 7 elementi riposati rispetto a quelli impegnati in Europa.

- Colantuono, privo di numerosi elementi importanti, tra i quali Zapata, Di Natale, Domizzi, propone un 5-3-1-1, molto abbottonato, con l’obiettivo di non prendere gol e di restare in partita il più a lungo possibile, cercando la giocata vincente…cosa che gli riuscirà in parte, grazie agli errori sottoporta degli azzurri e a un ottimo Karnezis.

Il Napoli parte bene, ma non riesce a trovare la luce dell’ultimo passaggio, o almeno non riesce a finalizzare le ottime occasioni create, con Callejon, Insigne (2 volte) e Higuain , che non agganciano e non riescono a trovare la palla per millimetri sui lanci filtranti dei compagni.

Strano che nei primi 20 minuti di gara il Napoli non riesca a trovare il tiro verso la porta di Kernezis, pur dominando la gara in mezzo al campo e concedendo le briciole agli attaccanti avversari.

Ci prova Higuain al 20° minuto con una girata spettacolare in un fazzoletto in area, ma la sua conclusione sfiora solo il primo palo, poi è Allan a lanciare il Pipita verso la porta, ma la forte conclusione in stile Dnipro viene ribattuta da Karnezis in diperata uscita.

Dopo poco è Callejon ad avere l’occasione buona, tagliando l’area su perfetto lancio di Higuain, ma è ancora una volta bravissimo Karnezis a gettarsi tra le gambe dello spagnolo subito dopo lo stop al volo, evitando la battuta a rete.

Ancora Callejon , che cicca la palla da posizione congeniale, su perfetto cross lungo di Ghoulam e ancora Higuain, innescato da Allan, sfiora il palo con un diagonale calibrato da posizione defilata.

Insomma il Napoli crea tanto, lascia pochi spazi alle sortite avversarie, recupera spesso palla nella trquarti friulana e si propone con continuità, senza sfruttare le 5-6 palle gol create e graziando l’Udinese in almeno altre 3-4 occasioni.

Reina inoperoso si limita a un’uscita alta e a bloccare un tiro dalla lunga distanza, Hysay e Ghoulam controllano bene le due corsie esterne e appoggiano a turno l’azione con alterne fortune e rari errori di misura nei passaggi (un paio a testa), Koulibaly e Albiol (saltato una volta da Therau) le prendono tutte e creano il solito muro. Bravissimi Allan, Hamsik e Jorginho, sia nel giro palla che nei ripiegamenti difensivi, con qualche lancio di alta scuola per tutti e tre.

In attacco Insigne un pò in ombra e non in serata di grazia nonostante l’impegno, Callejon sempre prezioso , ma poco lucido sotto porta e impreciso nella conclusione, Higuain inventa ed è per ora sfortunato nelle conclusioni (un gol se lo mangia).

Nella ripresa il Napoli parte forte e crea subito i presupposti per passare in vantaggio, con Higuain che inizia con il piglio giusto.

Ci provano subito Hamsik e Hysaj dalla distanza, ma la palla non entra e allora il Pipita, servito da uno splendido Jorginho, entra in area dalla sinistra e fa partire una stilettata di sinistro, un colpo da biliardo, con la palla che fa carambola sul palo e finisce in buca. 1-0 ed ennesima invenzione dell’incontenibile Higuain.

Rete numero 200 in carriera per Gonzalo, che cerca subito di festeggiare con quella del raddoppio, un pallonetto geniale da posizione defilata, che si perde sul fondo di pochissimo….quanto basta per non far cadere giù il San Paolo.

Il risultato resta in bilico sino al termine, con gli azzurri che non riescono a chiudere la gara e l’Udinese che si fa pericolosa sui calci da fermo (Reina salva su colpo di testa di Widmer indirizzato sotto la traversa).

Nemmeno i nuovi entrati Mertens, Gabbiadini ed El Kaddouri riescono a trovare la giocata vincente (ci riesce quasi Hysaj, il cui tiro potente sotto la traversa viene parato da Karnezis) e la gara si chiude sull’1-0, dopo 4 (inspiegabili) minuti di recupero.

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon (33′ st El Kaddouri), Higuain (37′ st Gabbiadini), Insigne (23′ st Mertens). A disposizione: Rafael, Gabriel, Strinic, Maggio, Chiriches, Henrique, Valdifiori, López, Chalobah. All.: Sarri.

Udinese (3-5-1-1): Karnezis; Wague, Danilo, Felipe (7′ st Piris); Widmer, Badu, Lodi, Iturra (25′ st Adnan), Edenilson; Bruno Fernandes (12′ st Aguirre); Thereau. A disposizione: Meret, Romo, Camigliano, Heurtaux, Pasquale, Marquinho, Evangelista, Perica. All.: Colantuono.

Arbitro: Celi Marcatori: 8′ st Higuain Ammoniti: Koulibaly, Albiol, El Kaddouri (N), Wague, Felipe,

Ora la sosta, con molti azzurri impegnati nelle amichevoli delle nazionali (per fortuna Conte ha deciso di non convocare Insigne, Gabbiadini e Jorginho), dopo la quale ci attende in trasferta un Verona sull’orlo del baratro e lo scontro al San Paolo con l’Inter (già sto là col coltello tra i denti, pronto a fare lo scalpo a Mancini).

#FNS

 

 
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2 Comments  comments 

2 Responses

  1. Carlo

    Un paio di appunti:
    - perche’ 4 inspiegabili minuti di recupero? 6 sostituzioni nella ripresa, da sole fanno 3 minuti + gol + ammonizioni varie, diciamo che ci stanno tutti.

    - Gabbiadini e’ stato convocato in nazionale

    • Gianluca Torre Gianluca Torre

      3 minuti credo bastassero senza infortuni…si Gabbia convocato, pareva di no…va bene così..ci teneva e ci tiene all’Europeo

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