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il Napoli domina e batte il Palermo 2-0

Il Napoli non molla, non lascia nulla di intentato, domina e batte il Palermo 2-0 al S.Paolo con l’ennesima grande rete di Higuain (capocannoniere solitario del Campionato con 8 reti) e con Mertens, autore di uno dei suoi classici spunti vincenti.

Partita sulla carta senza particolari grattacapi, con lampanti conferme sul rettangolo di gioco, con gli azzurri che surclassano il Palermo, ma lo tengono in vita sino a 10 minuti dal termine, faticando oltremodo a sbloccare il risultato e poi a chiudere la gara, rimasta clamorosamente in bilico, grazie a un pò di imprecisione in fase di finalizzazione, alle grandi parate di Sorrentino e a tanta sfortuna, con 3 pali colti e a dispetto dei 18 tiri degli azzurri verso la porta e alle 12 occasioni da gol create, un’immensità, se si considera che il Palermo non ha quasi mai toccato palla nel primo tempo (oltre il 75% di possesso Napoli) e per quasi tutta la gara.

Il Napoli ha la certezza di avere un gioco, gli uomini di Sarri si trovano a memoria, palleggiano e fanno girare la palla che è un piacere e difficilmente perderanno la bussola in questa stagione da questo punto di vista, una volta trovati gli automatismi e conoscendo a menadito le linee di passaggio e i movimenti in campo.

Come con l’auto o la bicicletta, una volta che impari a guidare e a pedalare non lo puoi dimenticare più, solo la voglia, l’attenzione e la concentrazione possono venir meno, ma tenendo sotto il profilo fisico e mentale, lo stato delle cose non può mutare.

Sarri dovrà essere bravo , quindi, oltre a limare i dettagli e qualche piccola imperfezione dal punto di vista tattico e del gioco (veramente poca roba), a tenere i suoi sempre mentalmente reattivi e concentrati e a curare i calciatori insieme allo staff medico e ai preparatori atletici (di prima scelta, tra l’altro) , affinchè il loro stato di forma non subisca contraccolpi e sia sempre alto per tutta la stagione.

Questi gli unici due aspetti su cui lavorare, con la collaborazione del gruppo e dei singoli calciatori, pertanto andranno evitate “piazzate” come quella di Insigne al momento della sua sostituzione (non è la prima volta che accade), un gesto al quale dovranno seguire private e pubbliche scuse nei confronti di allenatore e compagni, per evitare punizioni scontate. Sarri in conferenza stampa post gara ha giustamente alleggerito il caso (“non mi fa nè caldo, nè freddo, dovrà chiedere scusa ai compagni tutt’al più”), segnalando l’aspetto positivo della voglia di giocare di Lorenzo, ma non credo che negli spogliatoi sia stato tanto tenero con lui.

Vedendo i gol e le prestazioni di Insigne avevo lodato Lorenzo, giocatore che stava diventando completo e che avrebbe dovuto superare l’unico limite rimasto, quello mentale, la testa per crescere e diventare top player serve eccome e Lorenzo ha dimostrato in più occasioni di non riuscire ancora a gestire la situazione da questo punto di vista.

Vediamo come si evolverà la situazione nello spogliatoio, Nulla di grave ovviamente, ma anche Mertens, escluso dalla gara dall’inizio, non l’ha presa bene e ha maturato un comprensibile nervosismo, sfogando la propria rabbia dopo il gol del 2-0. Non escludo che Sarri possa concedere un turno di riposo a Lorenzo , lasciandolo in panchina, se del caso, a Genova.

Insigne prendesse esempio da Gabbiadini, che non proferisce parola, pur restando a malincuore fuori dagli 11 titolari molto spesso e pur meritando di giocare di più (nel suo caso l’unico a protestare è l’Agente di Manolo, Pagliari).

La stagione è lunga e ci sarà spazio per tutti, molto spazio, quindi la prima regola è mettere da parte isterismi e tenere comportamente adeguati e rispettosi verso l’allenatore, compagni e tifosi, per evitare di mettere in pericolo l’unità del gruppo e il feeling consolidatosi.

Ma passiamo alle gioie, che sono molte, dal secondo posto (in coabitazione con Inter e Fiorentina), al secondo miglior attacco (21 reti in 10 gare), sino alla seconda miglior difesa del campionato (8 reti subite in 10 gare, di cui solo 2 ininfluenti nelle ultime 7 partite), con la fase difensiva sempre più convincente, a prescindere dagli interpreti della linea difensiva.

La classifica ci sorride, grazie alle 5 vittorie consecutive e ai 21 punti conquistati dopo la prima e unica sconfitta alla prima giornata a Sassuolo, con la Roma con soli due punti avanti e attesa allo scontro diretto con l’Inter a S.Siro nell’anticipo del sabato sera. La Fiorentina torna alla vittoria contro le riserve del Verona, vincendo 0-2 al Bentegodi, contro gli scaligeri orfani di ben 8 titolari e l’Inter di Mancini, senza gioco e veramente inguardabile, che mantiene miracolosamente la seconda posizione, dopo aver vinto per l’ennesima volta 1-0 contro un Bologna allo sbando e su fondo della classifica, con Delio Rossi esonerato in luogo del per noi “innominabile”Donadoni.

Perde ancora in trasferta la Lazio, alla quarta sconfitta in 5 gare, a Bergamo contro una sorprendente Atalanta, abilmente guidata da Mister Reja, ma quel che ci conforta di più è l’andamento della Juventus, sconfitta contro il Sassuolo (la juve B) e ben lontana dalle prime piazze, a 9 punti dagli azzurri e a 11 dalla capolista Roma. Sale il Milan a 16 punti, sofferta vittoria contro il Chievo a S.Siro, 1-0 (Mihailovic ottiene risultati, pur non convincendo).

Ma veniamo alla gara di ieri :

Sarri concede un turno di riposo ad Allan e Koulibaly, due pezzi da 90, in vista della battagliera e delicata trasferta di Genova. In campo Lopez e Chiriches. Insigne in campo un pò a sorpresa, evidentemente abile e arruolabile e senza particolari fastidi al ginocchio maltrattato dagli avversari.

Iachini schiera il Palermo con il 3-5-1-1, con Vazquez in appoggio all’unica punta Gilardino.

Il Napoli parte forte e nei primi 7 minuti crea 4 palle gol, che diventeranno 8 nei primi 20 e addirittura 15 nei primi 45 minuti, una enormità, una ogni 3 minuti di gara, concedendo zero occasioni al Palermo, con Reina spettatore e del tutto inoperoso.

Ci prova subito Ghoulam, con un cross che non trova Higuain in area (che ha aggredito il primo palo, cosa che faceva di rado, ricevendo la palla del compagno all’indietro) Hamsik con due tiri fuori di millimetri, dopo spettacolari triangolazioni con Insigne e Higuain e lo stesso Pipita di testa su perfetto cross di Hysaj (bravissimo Sorrentino nella deviazione in angolo).

Il Palermo viene aggredito e perde spesso la palla nella propria trequarti, senza riuscire nelle ripartenze, nonostante la tecnica e la bravura di Vazquez, l’unico a provare a far salire la squadra con le sue giocate, claciatore dalla classe superiore, vero top player, da grande squadra.

Il Napoli ci prova ancora con Higuain due volte, con la palla che sibila vicino ai pali, con Insigne che su rinvio sbagliato di Sorrentino tenta il tiro a giro (altissimo), invece di servire il libero Jorginho al limite dell’area e con un tiro a volo dopo controllo acrobatico su assist di Hamsik.

L’occasione buona capita a Callejon, imbeccato da altro ottimo lancio di Hysaj e con liscio di Andelkovic, ma Josè mette la palla ad occhi chiusi al centro, dopo aver perso il tempo per il tiro, senza vedere il movimento di Higuain verso la porta.

Albiol e Chiriches lasciano le briciole a Gilardino, mentre sugli esterni Ghoulam a sinistra controlla senza affanni Rispoli e lo attacca di sovente (con alcune imprecisioni in fase di cross), mentre a destra Callejon e Hysaj tengono a freno Laazar, che non riesce a spingere come sa.

Jorginho domina in mezzo al campo, recupera palloni e smista con maestria (altra grandissima partita per la nuova “Tota”), Hamsik è bravissimo a fare girare la palla e sforna assist preziosi (anche se poco preciso al tiro), Lopez perde qualche palla di troppo, si limita all’appoggio, ma recupera qualche buon pallone.

Il Napoli ci prova ancora con Higuain, al quale non riesce la deviazione in area su sponda di testa di Albiol e con Insigne che prima ci prova a giro (palla fuori) e poi centra in pieno il palo su assist maestoso di Jorginho.

Insomma, dopo averci provato una dozzina di volte, Higuain decide di risolverla e su palla di Hamsik , nei pressi del limite dell’area fa partire un missile terra-area, una vera bomba calibrata all’angolino destro della porta, sulla quale stavolta Sorrentino non può proprio arrivare. Altra perla decisiva del Pipita.

Il primo tempo si chiude sull’1-0, con un Sorrentino nuovamente protagonista su girata dal limite di Higuain, ma con una sola squadra in campo, il Napoli, a cui il minimo vantaggio non sta stretto, ma strettissimo.

Nella ripresa stesso copione con il Napoli che crea occasioni a iosa e il Palermo che si difende con affanno e tanta fortuna, ci prova Hamsik dal limite, ma Sorrentino respinge con il corpo, Higuain non arriva su un cross preciso di Ghoulam dal fondo, poi coglie il palo con un tiro rasoterra dal limite, il raddoppio non arriva con Callejon che tira su Sorrentino dopo la ribattuta del montante.

Un assedio, un ritmo incessante, con gli azzurri che non perdono colpi. Sarri capisce che la giornata potrebbe esssere quella storta e si cautella, mandando in campo Allan al posto di Lopez ed il Napoli cresce ancora.

La sostituzione di Insigne con Mertens, con la reazione di Lorenzo da stigmatizzare, ma con un Dries voglioso di incidere sulla gara, che prima coglie il terzo palo dopo ubriacante serpentina in area e a 10 minuti dal termine, quando la situazione cominciava a farsi rischiosa, con il risultato ancora in bilico, bravissimo a siglare il gol del 2-0 e a chiudere la gara (una tipica giocata del folletto belga, che parte da sinistra si accentra e segna a giro sul secondo palo).

Insomma si vince e si convince e non si molla di un centimetro.

Il tabellino della gara :

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Chiriches, Ghoulam; Lopez (18′ st Allan), Jorginho, Hamsik; Insigne (20′ st Mertens), Higuain, Callejon (31′ st El Kaddouri). A disp.: Rafael, Gabriel, Maggio, Henrique, Koulibaly, Strinic, Valdifiori, Chalobah, Gabbiadini. All.: Sarri

Palermo (3-5-1-1): Sorrentino; Struna, Gonzalez G., Andelkovic; Rispoli, Hiljemark, Maresca (8′ st Brugman), Rigoni (22′ st Quaison), Lazaar (33′ st Chochev); Vazquez; Gilardino.A disp.: Colombi, Alastra, Vitiello, Goldaniga, El Kaoutari, Daprelà, Pezzella, Jajalo, La Gumina, Trajkovski All.: Iachini

Arbitro: Giacomelli Marcatori: 39′ Higuain, 35′ st Mertens.

Ora testa a Genova, domenica “alle tre”, contro i cugini, autori di un buon 3-3 in trasferta col Torino, squadra aggressiva, devota al gioco come noi e molto pericolosa sugli esterni. Ci servirà con ogni probabilità Callejon, apparso un pò stanco nel finale, così come Hamsik. Gara molto difficile e in cui servirà il miglior Napoli per portare via punti preziosi e sfruttare lo scontro diretto tra Inter e Roma.

Il Napoli è alla quinta gara in 15 giorni, avrà un Allan riposato, un Koulibaly al rientro, ma dovrà essere bravo a recuperare energie fisiche e mentali. Ci fidiamo, come sempre, di Mister Sarri, che già in conferenza post gara ha mostrato di avere la testa a Genova, pungolando il gruppo, che “ha mostrato in passato di non avere continuità” (queste le testuali parole), chiamando i ragazzi alla controprova e a prendersi le relative responsabilità. Grande Mister, continuiamo così !!!

#FNS

 
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