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Alla terza il Napoli ancora non ingrana : 2-2 a Empoli

Ancora una prova poco convincente per gli azzurri, che alla terza giornata impattano ad Empoli 2-2, non riuscendo a portare a casa i 3 punti su un campo storicamente ostico (6 sconfitte e 3 pareggi prima della gara di ieri), dove nemmeno il Napoli di Maradona è mai riuscito a passare e dove l’anno scorso si prese una “scoppola” bruciante (4-1), che ha segnato il cammino degli azzurri allora e per il futuro, perchè fu quella la gara che fece scattare la scintilla Sarri e che ha indotto il Presidente a ingaggiarlo in questa stagione, tanto impressionò il suo Empoli (tanto impressionò la pochezza della nostra difesa, mi verrebbe da dire, ma è meglio lasciar stare).

Il Napoli insomma riparte da 2, i pochi punti racimolati in Campionato sui 9 a disposizione (me ne sarei augurati almeno 5, frutto di 2 pari esterni e di una vittoria alla portata con la Samp) e scopriamo che parte anche da meno 2, i gol che prendiamo a partita, un handicap pesante se si vuole cercare di vincere le gare e che difficilmente ci porterà lontano se la storia si ripeterà ancora.

Anche se l’attacco non ingrana alla perfezione – stanti le difficoltà di Mertens e Callejon a giocare da seconda punta (mai positivi nelle gare sinora giocate), il ritardo di forma di Gabbiadini (ieri per la prima volta titolare e autore di 2 assist e di poco più di un’ora di gioco giocata in maniera decente), la discontinuità di Higuain (autore di una doppietta d’autore con la Samp e di una gara poco brillante ieri e a Sassuolo) e i progressivi miglioramenti di Insigne nel suo nuovo ruolo di trequartista (un assist con la Samp e un gran gol ieri, e può fare bene e migliorare ancora, soprattutto acquisendo padronanza del ruolo, migliorando anche la fase difensiva) – il suo dovere più o meno lo ha fatto, segnando 5 gol in 3 gare, ma non si può pensare di continuare così e subire tanto in fase difensiva.

E’ vero, le squadre di Sarri partono male (ma non è detto che giocando maluccio non si possono far punti, che era quello che ci auguravamo), è vero che Sarri ha bisogno di lavorare in pace e del tempo necessario (speriamo non troppo e che qualche risultato positivo arrivi per non interromperne prematuramente il cammino per la verifica), ma la certezza è costituita dallo scarso organico difensivo (e poi diremo anche della mancanza di valide alternative per il centrocampo, già deficitario nei 3 giocatori sulla carta titolari per ora), che potrà anche oliare taluni meccanismi e movimenti, ma che ha delle pecche originali difficilmente migliorabili nella qualità degli uomini a disposizione.

Anche ieri a Empoli 2 gol regalati e una fragilità difensiva allarmante, disarmante addirittura per tutta la prima frazione di gioco, grazie a errori da categoria inferiore e alla poca copertura del centrocampo (ripeto,, spostare Hamsik 15 metri indietro non è la panacea di tutti i mali, ma lo si sapeva già dall’anno scorso, quando gli scienziati del pallone additavano come colpevole il centrocampo a 2 di Benitez, senza valutare con obiettività la scarsezza dei nostri difensori e la pochezza dei centrocampisti).

Un Albiol inguardabile, che farebbe rimpiangere anche Astori, coadiuvato da difensori non all’altezza di chi vuole competere per traguardi nemmeno troppo prestigiosi :Maggio al massimo può giocare come riserva, Chiriches non dà alcuna garanzia non possedendo qualità tali da poterti migliorare un reparto già deficitario, Hysaj terzino boloccato a sinistra che non può dare di più in fase offensiva e che ieri non ha fatto bene nemmeno quella difensiva,  Koulibaly ancora troppo svagato e mina vagante, Ghoulam scarso in fase difensiva e poco gradito a Sarri per questo motivo (visto che per coprire utilizza da sempre terzini bloccati e sulla carta più bravi a difendere che a offendere), Strinic oggetto misterioso al pari di Zuniga ed Henrique ormai utile solo a far numero

Non vogliamo tornare su ovvietà trite e ritrite a mercato chiuso, ma tant’è, quindi non ci resta che valutare le prestazioni di quelli che ci sono, finora molto negative.

Non un buon inizio insomma, al di sotto delle aspettative, e come sempre con squadre medio piccole, che mette un pò di apprensione e che avvilisce il tifoso meno critico, figuriamoci quello sempre pronto a sparare a zero. Meglio prenderla con filosofia e un pizzico di ironia, altrimenti quest’anno non ce la passeremo alla grande, con tutti i miglioramenti sperati.

Oltre ai meccanismi di squadra, quel che ora latita è anche la condizione atletica, per alcuni in maniera evidente come Valdifiori (Sarri assicura che è sempre partito così, ma non si capisce come si fa ad avere crampi dopo meno di un’ora di gioco, visto che è la terza volta su tre che viene meno), ma anche Allan non è al top (l’unico deputato alla copertura che dovrebbe correre il doppio degli altri), Marek ieri passeggiava per il campo (ma è sempre stato così dopo la sosta delle nazionali).

Bene il centrocampo è altra nota dolente, non solo per quanto espresso sino ad ora a causa della scarsa forma dei suoi uomini che non garantiscono adeguata copertura difensiva, ma lo sarà soprattutto per la mancanza di valide alternative, rappresentate da Jorginho (il meno peggio…e ho detto tutto), Lopez (che ci esalta davvero poco) e Chalobah (ancora tutto da scoprire, ma che non è certo l’uomo che ci potrà dare di più)…sorvolando sul giovane Dezi e sull’epurato De Guzman.

Le prospettive non sono del tutto rosee, anche se si potrà migliorare anche parecchio, che è quel che ci auguriamo, sperando ancora in risultati positivi che ci facciano vedere il Napoli di Sarri tutta la stagione nel bene e nel male, perchè se scegli un allenatore come lui lo devi far lavorare sino al termine.

Se pensiamo di guardare la vetta, però, guardiamo dalla parte sbagliata.

 

 

 

 

 
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