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Vi presento il Trabzonspor

Una squadra..un codice fiscale…il Trabzonspor, nome difficile da pronunciare, ma forse più facile da battere, nonostante il Campionato turco degli ultimi anni non sia per niente male ed è certamente salito di livello.

Sappiamo che in Europa nessuna gara è facile, che alla minima distrazione puoi essere punito ed il Napoli non è esente da qualche superficialità di troppo, quindi massima attenzione e concentrazione, soprattutto in Turchia, dove la storia ci insegna che nessuno è mai andato in gita di piacere a vedere una partita contro le squadre locali.

Il Trabzonspor Kulubu, squadra di Trebisonda, nasce come Polisportiva nel 1967 ed è una delle “blasonate”del calcio turco, giusto un gradino sotto le squadre di Istanbul (Galatasaray, Fenherbace e Besiktas), posto al 4° posto per numero di sostenitori e di titoli vinti.

Gioca nel caldo, anzi direi rovente, Stadio Huseiyn Arvei Aker (amministratore cittadino degli anni 40), piccolo catino da 25.000 posti.

Una curiosità : quello che accade ogni volta al 61° minuto, un’usanza che da anni vuole che proprio in quell’istante vengano accesi bengala e fumogeni e lanciata carta igienica, in ricordo della caduta dell’Impero bizantino e la liberazione di Trebisonda, avvenuta proprio nel 1861.

Un palmarès di tutto rispetto quello dei turchi con 6 Campionati vinti e 8 Coppe di Turchia (e 8 SuperCoppa di turchia), con una macchia indelebile per i tifosi turchi, lo scudetto perso nel 2011 : se lo giocarono all’ultima giornata contro il Fenherbace, che si impose 4-3 sul campo del Sivasspor, in una gara che sembrò ai più una “combine” e che permise alla squadra di Istanbul di aggiudicarsi il Titolo per differenza reti.

I tifosi del Trabzon se lo sono legati al dito e considerano il Fenherbace un pò come noi consideriamo la Juve (immaginiamo cosa poteva succedere a Napoli per uno scippo del Tricolore da parte dei bianconeri all’ultima giornata, complici arbitri e sistema) ed ogni volta che la squadra incontra la squadra della capitale o il Sivasspor complice dello “scippo con destrezza”, sono immancabili scontri anche cruenti tra le tifoserie (da ultimi quelli accaduti in Coppa di Turchia circa una settimana fa, col Trabzon che ha perso in casa al 120° minuto supplementare proprio contro gli odiati rivali del Sivassporr..lancio di oggetti e tafferugli, vittima il portiere della squadra avversaria).

Ma veniamo alla squadra ed agli aspetti tecnico tattici e dei calciatori, che sono quelli che ci interessano di più :

Il Trabzon è al 4° posto nel campionato turco, a 33 punti, dopo 20 gare in lotta per un posto in Europa League, ma distante ben 12 punti dalla terza posizione (Galatasaray) e 14 dalla prima, occupata dal Besiktas (che lotta per il titolo con Fenherbace e Galatasaray).

Troppo altalenanti i risultati, con vittorie importanti e umilianti sconfitte (anche in casa…attenzione) per una squadra che comunque è di un’altra categoria rispetto a quelle affrontate dal Napoli nel girone eliminatorio (si pensi al valore della rosa di circa 98 milioni..contro i 20-25 di Sparta praga. Young Boys e Slovan B.), ma certamente inferiore sulla carta a quella azzurra.

In Europa League il cammino è stato agevole, eliminando non certo squadre irresistibili, come il Rostov, il Metalist e il Lokeren e qualificato nel girone insieme ai polacchi del  Legia varsavia, con cui ha perso sia in casa che in trasferta.

Il tecnico è il 53enne Ersun Yanal, che applica uno schema simile a quello di Benitez, un 4-2-3-1, mutuabile in un 4-3-3 o in un 4-4-2, anche se un pò più difensivo soprattutto in trasferta. Non è un caso che spesso pareggia fuori casa (una sola vittoria in trasferta per 3-0 sul campo del Galatasaray, che diede la spallata definitiva alla traballante panchina di Prandelli e ben 6 pareggi e 2 sconfitte).

In casa , invece, un ruolino di marcia molto più convincente 7 le vittorie, 3 pari e 1 sola sconfitta (sonante e clamorosa, 1-4 contro il pur modesto Eskisehirispor).

Il portiere titolare era il 28enne Ozturk, ma il club è corso ai ripari sul mercato, ingaggiando a gennaio l’esperto 32enne Arikan dal Kayserispor (lui che per 5 anni ha difeso la porta del Besiktas), che ora viene preferito.

Difesa a 4

con i centrali algerini : Medjani, 29 anni (arrivato quest’anno in prestito dal Monaco, ma con una vita calcistica vissuta in Francia con Valenciennes, Ajaccio, Lorient..ma anche Olympiakos e Liverpool da giovane) e Belkalem (26 anni e da 3 in orbita della famiglia Pozzo, che lo ha fatto giocare con Granada e Watford prima di prestarlo al Trabzon). Alternative il mancino Akbas, giovane 24enne cresciuto in casa e il turco di origini olandesi Demir, preso nell’estate 2013 dal Gencelbrigi (nato e cresciuto calcisticamente nel Nac Breda, città natìa).

Evidentemente questi 4 elementi non garantivano molto, tant’è che proprio in difesa il Trabzon ha chiuso le operazioni più consistenti nel mercato di gennaio, cedendo il greco di origini australiane Papadoupoulos ai cinesi dello Shenua (esperto 30enne dopo ben 6 anni nell’Olympiakos) e acquistando un centrale dal buon rendimento come Demirok (26 anni, preso a gennaio dall’Akhisarspor).

Sulle fasce laterali : i terzini destri sono il 23enne Dursun e il “vecchietto” Bosingwa (si lui, 32 anni,il portoghese ex Chelsea e nazionale di Queiroz), mentre a sinistra si alternano Nizam e Yavru, entrambi di 23 anni e molto dinamici.

Centrocampo

L’unico titolare inamovibile è la nostra vecchia conoscenza Constant, 27 anni (Chievo e Milan), impiegato da centrale (in Italia per lo più sulla fascia sinistra), impegnato di recente in Coppa d’Africa con la Guinea (francese), mentre accanto a lui si alternano il più difensivo Aydogdu e il trequartista ed enfant prodige Ekici, di nazionalità tedesca, 24 anni, nato e cresciuto calcisticamente nel Bayern. Anche se spesso ha giocato da centrale anche l’ala destra Atik, esperto e duttile trentenne.

Attacco

Il reparto più forte e più completo, con tanti elementi validi a disposizione.

Ovviamente giocando con i l 4-2-3-1, molti sono gli elementi, duttili, da schierare dietro la prima punta e sulle ali, vediamoli :

innanzitutto il trequartista Hurmaci, ambidestro, 29 anni, tecnica ed esperienza al servizio della squadra, poi le ali Atik (come detto), Yilmaz (a destra), mentre a sinistra giocano Erdogan (nazionale under 21) o il ghanese Majeed.

Punte centrali, si alternano il paraguaiano ex Benfica Cardozo (più volte accostato al Napoli negli ultimi anni e nostro avversario ai tempi di Reja nel preliminare di Europa League, qualche anno fa) e il gigante del Mali Yatabare, altro cliente scomodo.

Insomma una squadra di tutto rispetto e a trazione anteriore, con ben 37 gol fatti e 32 subiti in 20 incontri…quindi conoscendo il Napoli saranno sfide con molte reti ed anche spettacolari.

Attenzione a Medjani sui corner (difensore centrale col vizio del gol), alla velocità delle ali Erdogan e Ylmaz, bravi nel dribbling e buona confidenza col gol (4 reti a testa in stagione), al talento e alla tecnica dei trequartisti Ekici e Hurmaci (9 gol in 2 ) e alle punte, molto forti fisicamente ed esperte, il bomber Cardozo, capocannoniere della squadra con 12 reti e Yatabare, degno sostituto.

Concentrazione e abnegazione riusciranno ad aiutare Rafa Benitez a risolvere il “Rebus” o se vi piace di più l’”anagramma crittografato ” Trabzonspor…sperando di non perdere la Trebisonda, che il turno è propizio.

 
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3 Comments  comments 

3 Responses

  1. robberto

    ehm, nel 1861 l’impero bizantino era già bell’e andato da 4 secoli…

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