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LE PAGELLE di INTER – NAPOLI

RAFAEL 5, 5 Il ragazzo non trova pace e non può essere considerato il capro espiatorio dei gol sistematici presi dal Napoli, ieri altri 2, non certo frutto di sue papere o errori. E’ vero che non compie miracoli, ma un portiere deve essere bravo nel dirigere la difesa e nell’ordinaria amministrazione, poi se viene la grande parata va meglio. Non deve abbattersi o deprimersi, perchè la colpa dei gol presi non è sua, lui nulla può se gli avversari colpiscono indisturbati a pochi metri dalla porta. Per parare i tiri di ieri lo dovevano solo colpire e ciò non è avvenuto.

ZUNIGA 5 Si limita al compitino e appoggia poco l’azione offensiva, benino in fase difensiva, ma non dà quel qualcosa in più che gli è richiesto e che proprio oggi doveva dare. Il Napoli, bloccato a sinistra con Britos spesso accentrato su una delle due punte avversarie (Insigne copriva su Obi, unico uomo a destra dello schieramento di Mazzarri), aveva la possibilità di attaccare a destra con Callejon e Zuzù, mettendo in difficoltà Dodò, unico uomo a sinistra, creando la superiorità numerica da quel lato. Zuniga invece se ne è stato sulle sue troppo spesso, mancando il suo appoggio alle ripartenze, il Napoli ha preferito difendersi e non contrattaccare nel primo tempo e questo atteggiamento ha finito per renderlo inoffensivo per tutti i 45 minuti. Il Zuniga visto sino ad ora ha deluso attese e aspettative.

ALBIOL 5,5 Non ha commesso errori gravissimi, ma ancora non convince e le pecche della difesa spesso derivano da sue prestazioni sottotono, anche se oggi non ha colpe specifiche, almeno sui gol subiti. Koulibaly gli dà una grossa mano e gli evita ulteriori brutte figure, chiudendo su tutti. Deve riprendersi nel fisico e nel morale, è lui il tassello mancante del reparto difensivo rispetto alla scorsa stagione.

KOULIBALY 7 Chiusure perfette, recuperi magistrali, un muro quasi invalicabile, non commette da almeno 4 gare nemmeno qualche errore veniale di inesperienza. Fortuna averlo scoperto e preso, e per questo non possiamo che fare i complimenti e ringraziare Rafa Benitez.

BRITOS 6+ Partita che va oltre la sufficienza, per come interpreta un ruolo non suo e che proprio non gli si addice. Copre bene su Obi, quando Insigne lo lascia, mette il bavaglio a Palacio e Icardi quando si accentra. Sarà un caso, ma i gol dell’Inter in area arrivano quando lui esce..e la sua stazza non avrebbe fatto male..anzi.

INLER 4,5  Non preciso negli appoggi e nei passaggi, nè tantomeno al tiro, che forza in 2 occasioni calciando alle stelle. Opera di cucitura su Hernanes e Kovacic con Lopez, non sempre preciso, Hernanes gli va via due volte nel primo tempo. Si impegna e si applica, ma è colpevole su entrambi i gol dell’Inter. Sul primo si perde Guarin, restando immobile e guardando la sfera più che l’uomo sul colpo di testa di Icardi, lasciandosi alle spalle il suo diretto avversario, che segna. Sul secondo vaga per l’area di rigore senza dare uno sguardo a Hernanes, che indisturbato si inserisce in area e colpisce di testa. Lui doveva stare attento e scalare la marcatura su Hernanes, scambiandosi eventualmente l’uomo con Lopez, che in quel momento seguiva Kovacic proprio al limite dell’area di rigore. Partita negativa.

D. LOPEZ 6 Costruisce la diga con Inler davanti alla difesa, facendo valere le sue doti di incontrista e recupera palloni. Dimostra di non avere grande tecnica (ma lo si sapeva) non riuscendo a far ripartire l’azione e sbagliando qualche facile passaggio. Si fa anticipare di testa da Icardi in occasione del primo gol interista, ma si rifà con gli interessi con lo stupendo assist a Callejon.Partita in chiaro-scuro.

CALLEJON 7,5 Poteva essere il match winner della gara, ma i consueti errori difensivi vanificano la sua doppietta d’autore. Nel primo tempo si abbassa troppo su Dodò, seguendo la predisposizione tattica della squadra, non risultando brillante, nonostante il solito sacrificio. Nella ripresa comincia gradualmente a fare il Callejon e sfrutta l’errore di Vidic , segnando il primo gol. Splendido l’inserimento e il tocco a volo per il diagonale nella seconda marcatura. E’ il capocannoniere del campionato (con Honda e Tevez)..e pensare che poteva essere ceduto..meno male che è ancora in maglia azzurra. Dopo un inizio di stagione in ombra, sta ritornando sui livelli dell’anno scorso, se non superiori. Top Player.

HAMSIK 4,5 Partitaccia. Ce lo aspettavamo rinvigorito dalla doppietta e dalle ottime prestazioni in nazionale, dopo essere tornato al gol in maglia azzurra contro lo Slovan. Invece si perde di nuovo. Vaga per il campo senza mai trovare la giusta collocazione, fa poco in fase di interdizione e pochissimo in costruzione, sbagliando anche passaggi semplici e giocate facili. Poca grinta. Due spunti positivi non cambiano la valutazione della sua gara (tiro da posizione defilata e assist per Insigne, che coglie il palo), veramente sottotono, sostituito da Jorginho dopo 15 minuti della ripresa.

INSIGNE 6 Il migliore tra gli attaccanti nel primo tempo, cerca di far salire la squadra, anche se risucchiato dalle discese di Obi e dal compito tattico ingrato. Recupera un paio di palle con diagonali perfette da terzino, pesca 2 volte Higuain in area con assist precisi. Nella ripresa si mangia il solito gol clamoroso, solo davanti ad Handanovic, poi cala e Benitez lo sostituisce con Mertens nelle battute finali.

HIGUAIN 4,5 Poteva fare poco nella prima frazione di gara, isolato e lasciato nella prateria della metà campo nerazzurra e il vagare senza meta e senza costrutto per il campo, senza ricevere un pallone giocabile e senza poter scambiare con i compagni, lontani da lui anni luce, lo innervosisce non poco, aggiungendo rabbia a quella che già ha in corpo da mesi. Risultato ??? Non trova di meglio che sfogare contro arbitro e guardialinee la sua frustrazione, mandandoli palesemente a quel paese alla minima occasione. Ammonito per proteste (giuste, perche subisce una “mazziata”,non sanzionata al limite dell’area) si trova di nuovo a digiuno di gol, non riuscendo a sbloccarsi in campionato, dove la sua casella segna lo “zero”. Si riprenderà, ma con la stoffa del Campione, non con gli improperi e i mantra che ci mostra ormai dall’inizio della stagione.

JORGINHO 5,5 Entra a mezz’ora dal termine per tenere palla e favorire il fraseggio in mezzo al campo, ma non fa un granchè di positivo.

MERTENS e GHOULAM s.v. Entrano per Insigne e Britos senza lasciare il segno.

 
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