Facebook Twitter E-mail RSS
magnify
Home Notizie e Commenti IL NAPOLI spreca una grande occasione : 2-2 al Meazza con l’Inter
formats

IL NAPOLI spreca una grande occasione : 2-2 al Meazza con l’Inter

Dopo 2 settimane di lunga e snervante attesa per la sosta delle Nazionali, gli azzurri sprecano un’occasione colossale per sbancare il Meazza e dare una svolta positiva al proprio Campionato e per mettere in seria difficoltà l’ex tecnico Mazzarri.

Sapevamo della solita insidia della sosta del campionato, visto che tanti giocatori regaliamo alle nazionali, impegnati in tutte le parti del globo e che, causa mondiale, hanno condizionato non poco l’avvio di stagione, con la prematura uscita dalla Champions e il contraccolpo psico fisico che ne è conseguito, con molti uomini non ancora pronti ad inizio stagione ed altri vittime della delusione Bilbao.

Il periodo peggiore sembrava ormai alle spalle e dopo le 3 vittorie “scaccia-crisi”in Campionato ed Europa league, ci attendevamo una scossa di adrenalina dalla partita di Milano, affrontando un’Inter in piena crisi di gioco e di risultati, con 7 gol subiti nelle ultime gare contro Cagliari e Fiorentina.

La traballante panchina di Mazzarri, nonostante le rassicurazioni sulla sua permanenza ricevute da Tohir nelle due settimane precedenti la gara, poteva avere uno scossone notevole in caso di sconfitta e, invece, il Napoli ha graziato l’ex tecnico, gettando alle ortiche una vittoria che sembrava poter avere ormai in tasca, buttando nel Wa(l)ter gli ennesimi 3 punti in Campionato, necessari per ridare lustro alla propria posizione in classifica, portandoci a ridosso delle prime e recuperando in una gara difficile almeno un paio degli 8 punti persi contro le solite squadre medio-piccole.

Purtroppo anche stavolta paghiamo lo scotto di alcune disattenzioni difensive in area di rigore, facendosi sorprendere prima da calcio da fermo e poi su un cross a tempo scaduto, vanificando la doppietta di autore di un immenso Callejon, insperata, non solo perchè arrivata a 10 minuti dal termine, ma anche per come si era messa la gara.

Insomma il Napoli dimostra ancora una volta di non saper gestire il risultato e di non possedere la “cazzimma” della grande squadra, non riuscendo ad amministrare il vantaggio per ben 2 volte in 10 minuti, facendosi riprendere dai nerazzurri, al 90° ed oltre.

Restiamo così al 7° posto (a 11 punti con il Verona, nostro prossimo avversario al S.Paolo), ma a soli 4 punti dal 3° posto, occupato dalla sorprendente Sampdoria di Mihailovic (bloccata sul 2-2 a Cagliari) e preceduti da Milan e Udinese, alle quali si è aggiunta la Lazio, autrice di ben 3 vittorie cosecutive (a Palermo, in casa col Sassuolo e ieri a Firenze).

Considerando Sampdoria e Udinese due sorprese di inzio stagione, che non potranno certo reggere il ritmo delle prime, le nostre avversarie per il terzo posto sono proprio Lazio e Milan, che sono libere, tra l’altro dagli impegni di Coppa, oltre all’Inter, che potevamo mettere ieri in seria difficoltà per il prosieguo del campionato, vincendo una gara che avevamo in pugno.

Ma veniamo alla gara :

Il Napoli perde un motivatissimo Gargano proprio alla vigilia del match, vittima di uno scontro con Mertens nell’allenamento del venerdì, che gli costa una frattura allo zigomo che lo terrà un mesetto lontano dal campo di gioco.

Molte le incognite per gli arrivi dell’ultim’ora dalla sosta delle nazionali : Inler e Higuain sono recuperati alla causa, così come Hamsik, rigenerato dalla doppietta in nazionale contro la Bielorussia. Ce la fa anche Zuniga, nonostante l’arrivo in netto ritardo dalla Colombia. Fuori causa l’ultimo arrivato Ghoulam.

La sosta serve però a recuperare la forma di alcuni e consente a Jorginho di smaltire il problema muscolare e di aggregarsi al gruppo, anche se inizialmente in panchina.

Mazzarri ha problemi maggiori, visto che deve rinunciare a Osvaldo e a ben 3 esterni titolari, Nagatomo, D’Ambrosio e Jonhatan, anche se recupera Palacio da affiancare a Icardi.

In mezzo al campo l’Inter propone un mediano centrale, Medel, pronto ad occuparsi di Hamsik e due trequartisti, Hernanes e Kovacic (recuperato anch’egli da un infortunio muscolare), con Inler e Lopez deputati ad arginarli.

Benitez sceglie Zuniga e Britos esterni accanto alla collaudata  coppia di centrali Albiol e Koulibaly. In mezzo al campo Lopez ad Inler . In attacco Hamsik, Callejon e Higuain affiancati da Insigne.

Mazzarri si affida alla difesa a 3 titolare, Ranocchia-Vidic-Juan Jesus. Sulle fasce Obi e Dodò, gli unici disponibili.

INTER : Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Obi, Hernanes, Medel, Kovacic, Dodò; Palacio, Icardi.

NAPOLI : Rafael; Zuniga, Albiol, Koulibaly, Britos; Inler, David Lopez; Insigne, Hamsik, Callejon; Higuain

Sin dall’inizio partita molto tattica, con gli azzurri che lasciano impostare l’Inter e si difendono in 9, con Insigne e Callejon che fanno i terzini aggiunti ed Hamsik che cerca di dare una mano al centrocampo, schiacciato ben presto davanti alla difesa, con Inler e Lopez, abili nel chiudere gli spazi a Hernanes e Kovacic, ma non altrettanto bravi nel ripartire ed impostare l’azione per vie centrali.

La difesa regge, nonostante qualche brivido, con occasioni per Icardi (chiuso in extremis da Albiol e colpo di testa di poco al lato), ma le ripartenze sono pari allo zero, con la squadra troppo compressa in area e molto lontana dalla metà campo avversaria con troppi uomini. Higuain è troppo isolato, Hamsik fa poco lavoro di raccordo tra i reparti e il Napoli non trova sbocchi offensivi.

La partita è a senso unico, con le due squadre che commettono molti errori, l’Inter manovra e domina il possesso palla, ma non riesce a concretizzare. Il Napoli con poca verve si limita a difendersi.

Dopo un lampo di Hamsik, con tiro da posizione defilata, respinto da Handanovic, è Hernanes a colpire il palo con una girata dal limite a fine primo tempo, che si conclude sullo 0-0.

Una prima frazione di gara in cui il Napoli non mostra la necessaria grinta, nonostante riesca a tenere inviolata la porta di Rafael, grazie a qualche errore di misura degli attaccanti nerazzurri, anche sfortunati sul palo di Hernanes, sul quale Inler non riesce a chiudere tempestivamente al limite dell’area.

Albiol, Koulibaly e Britos sono bravi a contenere Icardi e Palacio, ai quali concedono poco, anche grazie alla buona diga formata da Inler e Lopez davanti alla area di rigore.

Insigne e Callejon fanno i terzini su Obi e Dodò, riuscendo a limitarli, ma non fornendo il necessario supporto offensivo ad Higuain, troppo distante e solo dal resto della squadra.

Praticamente impossibile ripartire con 70 metri di campo lasciati agli avversari.

Nella ripresa il Napoli, resosi conto della tattica al limite del suicidio, si ravvede alza il baricentro e si rende pericoloso con Insigne, che sbaglia solo davanti al portiere, colpendo il palo esterno.

Il Napoli sostituisce uno spento Hamsik con Jorginho dopo 15 minuti ed Insigne con Mertens a 20 minuti dal termine e i risultati si vedono.

Non una bella gara sino al concitato finale, con le emozioni dei goal vantaggio azzurro e le immediate risposte nerazzurre.

Primo vantaggio del Napoli a dieci minuti dal termine, con Callejon che, favorito da una maldestra deviazione di Vidic di testa, si trova solo in area e fulmina Handanovic con un potente diagonale a mezz’altezza.

Il Napoli subisce il goal del pari dopo soli tre minuti, come sempre su calcio da fermo, con David Lopez anticipato da Icardi, che spizza la palla di testa sul secondo palo verso l’accorrente Guarin, che sorprende Inler e insacca a non più di tre metri dalla porta.

Il Napoli ritrova il goal del vantaggio e della possibile vittoria all’87°, ancora con un inserimento di Callejon dalla sinistra, pescato da un ottimo assist di David Lopez, che scavalca tutta la difesa nerazzurra, con l’ala spagnola che impatta a volo alla perfezione la palla e la incrocia sul secondo palo in diagonale.

Quando tutto lasciava presagire la vittoria, gli azzurri si sono fatti sorprendere nel recupero da Hernanes, che inserendosi in area senza alcun avversario a marcarlo, colpisce da solo la palla di testa e la insacca alla sinistra di Rafael.

Una vera e propria beffa che ci fa disperare non poco e ci rende inaffidabili in difesa, sempre pronti a mettere in bilico risultato e vittoria.

Non dobbiamo gioire per il punto conquistato, non solo perchè la vittoria è stata letteralmente gettata al vento, ma soprattutto perchè l’anno scorso avevamo recuperato i punti persi con le piccole, proprio vincendo queste gare (accadde a Milano contro il Milan e a Firenze, dopo i punti persi con Sassuolo e Parma in casa), anche se il Campionato è lungo e non dobbiamo guardare a Roma e Juve, due squadre di gran lunga migliori della nostra, non solo come organico, ma soprattutto per aver dimostrato il loro essere squadra rispetto a noi, che cadiamo e ritorniamo a parlare sempre degli stessi errori.

 

 
 Share on Facebook Share on Twitter Share on Reddit Share on LinkedIn
No Comments  comments 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>