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BUONA la PRIMA in Europa League : Sparta sconfitto per 3-1 al S.Paolo

Mertens e Higuain mettono k.o. lo Sparta: Il Napoli vince 3-1

Finalmente arriva una vittoria per il Napoli, dopo il passo falso contro il Chievo in campionato che, unitamente alla disfatta di Bilbao, ha generato polemiche, fonte di delusione per gran parte del tifo partenopeo e di alcune critiche eccessive mosse da alcuni giornalisti e addetti ai lavori.

Non credo avremmo potuto digerire un altro passo falso, non solo per il nostro sistema immunitario, ma soprattutto per non dare soddisfazioni ulteriori a quei gufi e “ciucciuettole”, che si annidano anche nel tifo, oltre che a spacciarsi per tifosi del Napoli, come giornalisti (e doppiogiochisti).

Il Napoli, esortato dal proprio condottiero e allenatore, ha reagito, regalando ai tifosi le prime gioie in campo europeo, battendo al San Paolo i ceki dello Sparta Praga, nella giornata inaugurale del girone di Europa League : 3-1, con reti di Higuain su rigore e doppietta di un Mertens in grande spolvero nella ripresa, dopo l’inatteso vantaggio iniziale di Hausbauer per gli ospiti.

Benitez fa un turn over moderato : impiega Henrique per la prima volta in stagione, piazzandolo a destra sulla linea difensiva e concedendo un turno di riposo a Maggio. Conferma la coppia centrale Koulibaly e Albiol ed è costretto a riproporre Britos terzino sinistro per l’assenza di Ghoulam e per far riposare Zuniga, in vista della trasferta di Udine (domenica ore 18). Torna Gargano in mezzo al campo, accanto ad Inler. In attacco recupera Higuain dall’infortunio al piede e Benitez lo manda in campo da primo minuto, confermando Callejon e Hamsik e rilanciando Mertens.

Restano fuori dalla ridotta rosa di 18 uomini, imposti dal Uefa, Mesto e De Guzman, il primo per eccesso di terzini destri disponibili, il secondo perchè ancora a corto di preparazione.

Il tecnico ceko Lavicka schiera una formazione speculare a quella azzurra, un 4-2-3-1 abbastanza spregiudicato, ma con l’equilibrio garantito dagli esterni e dal centrocampista Husbauer.

Lo Sparta non è avversario semplice, anzi sicuramente più titolato di quel Plzen che prese a pallate il Napoli di Mazzarri (per tutti quelli che lo rimpiangono) e molto simile, tatticamente e tecnicamente, alla squadra che ci umiliò in Europa league 2 anni orsono.

Ben 10 i nazionali in squadra, nonostante la enorme differenza di valore della rosa, rispetto a quella del Napoli, solo 26 milioni a fronte di 260 di quella dei partenopei, ma la distanza in campo non è stata così netta, nonostante la pochezza difensiva degli avversari, un centrocampo non eccelso tecnicamente, ma un buon attacco e buone trame, oltre che ottime individualità, come Husbauer (cercato anche da Zeman per il suo nuovo Cagliari) e la stellina Krejci (22 anni), ala sinistra, oltre al’anzianotto bomber Lafata.

I Ceki sono stati eliminati, come il Napoli, nei preliminari di Champions, dal Malmoe (attuale avversario della Juventus nel girone), subendo un secco 2-0 in Svezia, dopo il 4-2 casalingo (hanno pesato i 2 gol presi alle Generali Arena, stadio di 20.000 posti di Praga), dopo aver passeggiato nel primo turno con gli estoni del Levadia Tallin (7-1 in casa e 1-1 in trasferta).

La partecipazione ai gironi di Europa League è stata assicurata dopo aver superato il play-off (dal quale il Napoli era esentato per posizione nel ranking Uefa), brillantemente superato dai ceki, superando gli olandesi dello Zwolle per 3-1 in casa e 1-1 in trasferta.

12 Scudetti e 6 Coppe nazionali, solo nel Camponato ceko, ma mattattore nella ex Cecoslovacchia (con 21 titoli da campione), insomma avversario non imbattibile, ma di tutto rispetto.

Queste le formazioni in campo :

Napoli Rafael; Henrique, Koulibaly, Albiol, Britos; Inler, Gargano; Mertens, Hamsik, Callejon; Higuain.

Sparta Praga (4-2-3-1): Bicik; Kadeřábek, Kovac, Brabec, Nhamoinesu; Matejovsky, Marecek; Dockal, Hušbauer, Krejči; Lafata.

La difesa a 4 dei ceki, con la copertura dei centrocampisti centrali Matejoski e Marecek, è deputata ad arginare l’attacco azzurro, con Kaderabek e Nahmonesu (o Costa) in difficoltà con Callejon e Mertens e Higuain molto più veloce di lenti centrali ceki, Brabec e l’esperto Kovac. Hamsik può partire da posizione congeniale, scalando sul centrocampista più arretrato dei ceki, in fase difensiva. La linea offensiva dello Sparta è composta da 3 uomini in linea, con Dockal a destra sul lato di Britos, e le stelle Krejci (a sinistra con Henrique) e Husbauer (più accentrato),pronti ad appoggiare la punta centrale, Lafata, esperto bomber di 33 anni (autore di ben 8 gol nelle fasi preliminari).

Il Napoli inizia con un buon possesso palla e ci prova dalla distanza con tiri alti di Mertens e Britos.

Lo Sparta non sta a guardare e si rende pericoloso in un paio di occasioni con cross dalle fasce laterali, grazie ad un errore di Britos, che si fa trovare impreparato a sinistra e una palla persa da Inler sulla trequarti.

Al 13° lo Sparta minuto passa inaspettatamente in vantaggio con un tiro da fuori area di Husbauer, che aggira il muro posto davanti a Rafael che, coperto, non può vedere in tempo la palla che si insacca, dopo aver colpito il palo alla sua destra.

Gelo sugli spalti per il non nutritissimo pubblico presente, si materializzano i primi fantasmi, anche perché nei 10 minuti successivi il Napoli, accusato il colpo, sembra vulnerabile e commette molti errori di misura nei passaggi, soprattutto con Britos (conto 6-7 palle buttate e perse tra il 13° e il 23° minuto dall’adattato terzino)

Per fortuna arriva presto il gol del pari, siglato da Higuain su rigore, concesso per fallo di mano di Costa su tiro di Callejon, dopo che un attimo prima un affondo di Hamsik si era concluso con una clamorosa traversa a porta sguarnita. Il “Pipita” con grande freddezza tira alla destra del portiere, come contro il Chievo, ma sceglie la traiettoria rasoterra e non “a mezza altezza” e trasforma.

Il Napoli ci prova sull’onda dell’entusiasmo, ma prima Mertens calcia alta una punizione da buona posizione, poi Callejon coglie una seconda traversa con tiro forte dalla distanza.

Le amnesie difensive degli azzurri non tardano ad arrivare e grazie a una non perfetta copertura di Inler e Gargano e a un paio di errori di Albiol e Britos lo Sparta mette i brividi alla retroguardia partenopea.

Gli ultimi tentativi offensivi di Mertens ed Higuain non sortiscono effetto e si va al riposo sull’1-1.

Un primo tempo segnato dal gol prematuro dei ceki, che ha messo apprensione nella squadra, che non è riuscita ad esprimersi come avrebbe voluto e che ha perso sicurezza sino al gol di Higuain e che ha mostrato le stesse lacune in fase difensiva, di cui soffriamo da oltre un anno.

Il maggior dinamismo di Gargano a centrocampo, rispetto allo spento Jorginho delle ultime gare, non ha assicurato del tutto quella copertura difensiva di cui avevamo bisogno ed anche Inler è stato sottotono nella prima frazione (i due si rifaranno con gli interessi nella ripresa). Henrique meglio di Maggio sulla fascia destra (ottime coperture difensive e maggiore sagacia tattica,oltre a un discreto apporto alla manovra). Leggeri miglioramenti per Albiol, un buon Koulibaly e un inquietante Britos a sinistra.

In attacco volitivo Mertens, Callejon sul pezzo, Higuain generoso e a segno, mentre Hamsik giochicchia, con alterne fortune, ma non demerita.

La ripresa è tutt’altra musica :

dopo un brivido corso all’inzio per un colpo di testa del difensore Brabec, che anticipa Koulibaly nell’area azzurra e manda la palla di poco fuori, il Napoli passa in vantaggio al 51°con un tocco di Mertens sottoporta su assist di Higuain dalla destra, dopo sontuosa azione personale.

Il Napoli riesce a contenere la reazione dei ceki con ottimi interventi difensivi di Henrique e e Koulibaly, veramente bravi per tutta la gara.

Il Napoli cerca il possesso e tenta le ripartenze con Mertens (annullato un suo gol di mano) e manca il 3°gol con Hamsik che si fa deviare da pochi passi il tiro da Kovac, dopo una respinta del portiere su tiro da fuori di un tenace Gargano.

Nonostante l’uscita del Pipita al 68°per Michu e qualche brivido (colpo di testa di Costa su calcio d’angolo di poco fuori), il Napoli riesce dopo alcuni tentativi sfortunati a trovare il gol che chiude la gara con Mertens che salta come birilli tre avversari in area e conclude rasoterra sul primo palo. Chapeau, Dries !

Da segnalare un’occasione sbagliata da Michu e 2 tiri dalla distanza di Inler e Gargano che sfiorano il gol, oltre ai cambi Hamsik-Zuniga e Callejon er LopezLopez, che fa il suo debutto soft in maglia azzurra.

Insomma una ripresa confortante :

con Henrique e Koulibaly sugli scudi, Albiol in crescita e Britos non fa danni, anzi migliora la sua prestazione, poco guradabile nel primo tempo. Bravi Inler e soprattutto uno stupefacente Gargano (aggiunge grinta e personalità), costante nell’azione offensiva Callejon, Higuain uomo assist che fa la differenza in campo, Hamsik maluccio e Mertens inarrestabile e spettacolare.

Finalmente possiamo tirare un sospiro di sollievo, aspettando la gara di domenica a Udine, che ci dirà qualcosa in più sulle potenzialità della squadra, andiamo avanti con fiducia e, come piace a Benitez “spalla a spalla”.

LE PAGELLE degli azzurri :

Rafael s.v. Henrique 6,5  Koulibaly 7 Albiol 6 Britos 5,5 Inler 6 + Gargano 6,5 Mertens 8 Hamsik 6 Callejon 6,5 Higuain 7+

 

 
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1 Comment  comments 

One Response

  1. Alessandro Torre

    ..Non si tratta di essere catastrofisti o ciucciuvettole..Ma il tuo ottimismo mi sembra eccessivo. Certo le squadre quando non sono considerate da primato, riescono sempre, con la sorpresa, a colpire. Io da tifoso del Napoli, sopratutto della Maglia, non desidero altro che il Napoli cresca e che vinca.. Le mie critiche ad una campagna acquisti inesistente vale sempre così come la non più alta fiducia nel condottiero Benitez, e questo aspetto mi lascia con l’amaro in bocca.
    Forza Napoli.. sempre!

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