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FACCIAMO i CONTI in TASCA al NAPOLI : costi, ingaggi e un mercato deludente

Siamo rimasti molto delusi dal mercato del Napoli, un mercato arido e con molti colpi di scena tutti in negativo, sia se lo si guarda complessivamente, sia per le singole trattative sfumate.

Ironicamente avevo detto, un pò spazientito dalla lentezza delle trattative e dalla loro puntuale mancata chiusura, “alla fine DeLa dirà che il vero colpo sarà stato non far partire i big”, che pure non sono stati esenti da rumors e chicchiericci eccessivi, da Hamsik cercato da Mazzarri, alla boutade della trattativa Higuin-Barca, ai lamenti di Insigne e del suo procuratore con richieste di aumento di un contratto appena rinnovato un anno orsono (con lorenzo accostato all’Arsenal e a tutte le squadre d’Italia, soprattutto avversarie dirette), sino alla unica vera richiesta per Callejon, cercato con insistenza da Chelsea e Atletico Madrid (confermata anche da Benitez).

Personalmente ho sempre rassicurato tutti sulla loro permanenza, nonostante le acidule e maligne voci provenienti dalla stampa estera ed avallate dalla stampa italiana (il solito Tuttosport in prima linea, ma anche la Gazzetta e talvolta il Corriere, con Mediaset pronta a sparlare del Napoli e di Napoli ad ogni occasione propizia).

Insomma sempre loro ad alimentare dubbi e polemiche, come se non bastasse la già non rosea campagna acquisti.

Non sono mancate le bufale di mercato dei giornalisti nostrani, con la Palma d’Oro divisa dal Mattino e da Raffaele Auriemma, vero Re in materia quest’anno (e non solo), senza dimenticare i vari Malfitano, Rajo, Corbo, De Maggio, e l’intercettatore di telefonate Venerato (sicuramente ne dimentico alcuni).

Anche gli esperti di mercato (ed anche io… eh), come Di Marzio, Pedullà e qualche altro sono rimasti talvolta spiazzati dallo sfumare di trattative che ormai sembravano concluse, da Gonalons a Kramer…sino a Fellaini.

Molte le speranze nutrite ad inizio mercato, nonostante le difficoltà obiettive rappresentate in primis da motivi non economici, come il Mondiale ed il preliminare di Champions da disputare, con l’incognita stagionale, che avrebbe potuto frenare molte trattative, creando dubbi e perplessità nell’acquisto di giocatori importanti.

Ma cerchiamo di entrare nella cosiddetta “scazzetta” per capire perchè le nutriv(o)amo e perchè sono state disattese, il che ha generato nel tifoso, anche il più irriducibile, dubbi e perplessità nel progetto portato sinora avanti, con critiche più o meno pesanti,a De Laurentiis :

IL TESORETTO parola cara alla politica, e come avvenuto in questo campo, mai speso ed utilizzato e IL BILANCIO sempre da salvaguardare

Il Napoli per bocca del suo Presidente, già prima della stagione conclusasi il 30 giugno 2014, possedeva (ed è dato certo, fonte De Laurentiis, confermata dai dati e dai bilanci) un “tesoretto”, frutto degli utili derivanti dai bilanci precedenti, precisamente 52 milioni (diventati circa 40 dopo l’investimento di 10-15 di gennaio per gli acquisti di Jorginho, Ghoulam, Henrique e la metà di Andujar) e dell’utile di bilancio al 30 giugno 2014, che non dovrebbe essere inferiore ai 20 milioni (anche se c’è chi aveva ipotizzato un utile molto maggiore, addirittura di 40-50 mil – v. Tifoso Bilanciato).Noi ci teniamo bassi.

Ma capiamo perchè, visto che il bilancio delle società sportive segue l’anno sportivo (1° luglio-30 giugno) ed il bilancio già approvato al 30 giugno 2014 non è stato ancora reso noto e non lo si conoscerà ufficialmente prima di dicembre, quindi si può solo approssimativamente ipotizzare,dati e numeri alla mano:

nello scorso anno, conclusosi a giugno 2014, il Napoli ha in bilancio i soldi di Cavani (64 milioni) e i proventi del Uefa solo come premi, della Champions ed Europa League, pari a 41 milioni,esclusi gli incassi e gli altri proventi derivanti dalla partecipazione a tali competizioni.

Si tenga presente che senza questi bonus eccezionali, nell’anno precedente il Napoli (che aveva avuto una plusvalenza di circa 28,5 mil. dalla cessione di Lavezzi e qualcosina dal Uefa per l’Europa league disputata e conclusasi con la disfatta con il Plzen) aveva avuto un fatturato di circa 150 milioni ed un utile di oltre 8 mil.

Ovviamente non ci sono formule matematiche da applicare, ossia togliere alcuni incassi ed aggiungerne altri, sarebbe semplicistico, ma è ipotizzabile che il fatturato sia di oltre 200 milioni al 30 giugno 2014 e che gli utili siano maggiori degli 8 dell’anno precedente, anche considerando dei costi molto più alti per quanto concerne il monte ingaggi e l’ammortamento del costo dei calciatori acquistati, Higuain in primis.

Anche qui possiamo partire da un dato certo, costituito dal costo relativo al monte ingaggi dei soli calciatori dell’anno precedente, fornito dal bilancio a giugno 2013, pubblicato e noto a tutti : ebbene le cifre sono queste : 49 milioni di monte ingaggi lordi  (+6 milioni di bonus legati ai contratti).

Nel 2013-2014 come sappiamo il monte ingaggi è salito di molto, anche se è andato via Cavani (che percepiva 4,5 milioni netti, circa 9 lordi di stipendio), sostituito da Higuain che ne percepisce 5,5 netti, quindi 11 lordi. Ovviamente pesano gli aumenti a Zuniga (3mil più bonus) e ad Hamsik (3 milioni+bonus) e gli stipendi di Albiol 2,1 mil, di Callejon 2,6 mil, oltre a quelli di Mertens, Zapata e Reina (2,2 mil..come sappiamo il resto dello stipendio se l’è accollato il Liverpool)…tutti netti, quindi il doppio lordi.

Proviamo a capire quanto è aumentato il monte ingaggi nel 2013/2014:

Higuain 5.5, Hamsik 3, Callejon 2.6, Reina 2.2, Pandev 2.3, Albiol 2.1, Behrami 1.4, Inler 1.4, Armero 1.3, Maggio 1.2, Rafael 1.2, Mertens 1.2, Dzemaili 1, Britos 0.9, Cannavaro 0.8, Zuniga 3.0, Insigne 1, Donadel 0,9, Mesto 0.7, Fernandez 0.4, Zapata 0.6, Radosevic 0.3, Uvini 0.3, Bariti 0.1, Colombo 0.1., Ghoulam 0.8 Henrique 1 Jorginho 0.750.

La somma fa circa 36 mil netti, pari a 72 lordi, arrotondando.

Dunque nel 2014 va considerato che gli stipendi sono aumentati di oltre il 40% rispetto all’anno precedente. Sommando tali costi a quelli dell’anno precedente si arriva a un costo di produzione di crca 162 milioni, oltre a un 10% in più, cosi per abbondare arriviamo a 180 milioni.

Ovviamente a questi va aggiunto anche un valore degli ammortamenti molto più alto, rientrante sempre alla voce costi.

Il Napoli ammortizza il costo del cartellino dei giocatori non in materia unitaria, come fanno altri, ossia con una cifra fissa per ogni anno della durata contrattuale.

Facciamo l’esempio di Higuain acquistato per 40 milioni con contratto di 5 anni : non si ammortizza 8 milioni all’anno per 5 anni (40 è il risultato), ma con il seguente metodo, che non è però applicato a tutti i contratti, ma dipende dalla loro durata.

Restando su Higuain, con contratto quinquennale, il metodo è il seguente partendo dal 1° anno e arrivando al 5° : 40% – 30%-20% -7%-3%

Quindi il costo per l’ammortamento di Higuain al primo anno è di circa 16 milioni.

Stesso ragionamento va seguito per ogni singolo calciatore, in base alla durata del contratto (ad es Albiol 4,8..Mertens e Callejon 3,8 a testa e così via).

Questi sono costi a bilancio.

D’altro canto però, per chi ancora non lo sapesse, tutti gli acquisti, o quasi, fatti dal Napoli l’anno scorso sono rateali,  :

ad es Higuain lo paghiamo in 5 rate al Real, quindi si può tranquillamente affermare che il Napoli non  ha speso 40 mil per Higuain, ma solo 8 l’anno scorso..ed il discorso vale per Mertens, in 3 rate, per Rafael in 2 rate al Santos, tantè che la reale spesa dei mercato non è stata 100 milini, ma circa un terzoaltrimenti saremmo già falliti…anche se la somma è stata investita nel corso degli anni (da 2 a 5 anni appunto).

Quindi non è vero, come dice DeLa e parte della stampa, che il Napoli ha speso nella scorsa campagna acquisti quasi 100 milioni, ma circa 40, considerando anche gli acquisti di gennaio, ma sicuramente, di contro, ha investito nel medio periodo (da 2 a 5 anni) una cifra molto più gravosa per le casse societarie :

Facciamo l’esempio del Pipita, per il quale si potrebbe parlare anche di Pepita, d’oro,perchè i suoi gol, i suoi assist e le sue giocate da top player il Napoli le paga a peso d’oro, consideriamo che il Pipita, come tutti ci auguriamo resti a Napoli per 5 anni, ossia per tutta la durata del suo contratto, costerebbe al Napoli : ingaggio lordo (11mil x 5 anni fanno 55), oltre un ammortamento di 40 mil di cartellino in 5 anni totale 95 milioni di investimento in 5 anni, con una media di circa 20 milioni all’anno.

Insomma veniamo a una prima conclusione : De Laurentiis l’anno scorso ha posto le basi del progetto, spendendo il giusto per avere un utile costante in bilancio, ed ha investito molto, caricandosi di spese che fanno crescere molto i costi della società nel corso almeno dei prossimi 3 anni, con un fatturato che sarà il più alto di sempre nel 2014 (al 30 giugno), ma che almeno per il momento sarà un’eccezione, che non poteva consentirgli di sbilanciarsi in questo mercato, senza peraltro conoscere l’esito del preliminare.

Difatti senza i soldi della Champions e di Cavani del 2013/2014, e addirittura senza i soldi di Lavezzi, come avvenne l’anno prima, il fatturato degli azzurri sara’ destinato a scendere ai minimi storici quest’anno, non arrivando a 150 milioni ed il Napoli, pur possedendo il tesoretto, non ha potuto procedere agli acquisti sperati senza i soldi della Champions, che gli avrebbero consentito di arrivare ad una fatturato di almeno 170 milioni, approssimativamente.

Il costo attuale degli ingaggi  e degli ammortamenti, che ci siamo accollati nella scorsa campagna acquisti, avrebbe potuto incidere e in gran parte incidera’ in maniera devastante sul bilancio ed è questo il motivo di una precisa strategia di mercato, volta ad abbassare i costi, attraverso :

1) la riduzione del monte ingaggi

abbiamo detto prima che il monte ingaggi del Napoli, per i soli calciatori, ammontava a 72 milioni di euro lordi nella scorsa stagione, e cio’ andava bene per il fatturato eccezionale dell’anno scorso, ma non poteva essere sostenuto per l’anno a venire, come detto per il fatturato “povero”, senza quantomeno l’entrata Cavani.

Il Napoli, di pari passo con Benitez, ossia col suo progetto tecnico, ha deciso di cedere alcuni giocatori, non fondamentali al progetto e al credo calcistico di Rafa, sbarazzandosi al contempo dei loro ingaggi, per alleggerire un costo gravoso, che avrebbe di sicuro portato un passivo notevole a bilancio.

Allora la decisione di cedere alcuni calciatori con ingaggi medio-alti, ma allo stesso tempo poco funzionali al progetto, pur rinunciando a monetizzare eccessivamente attraverso la cessione dei loro cartellini : Pandev (2,3 mil netti e quindi 4,6 lordi), Dzemaili (1.1 netti e 2,2 lordi) Berhami (1,4 netti e 2,8 lordi) , Reina (2,2 netti 4,4 lordi) Revelliere (o,9 lordi) Fernandz 0,4 netti 08 lordi) Cannavaro (0.85 1,7 lordi) Armero (1,3 netti 2,6 lordi) Uvini (0,3 netti 0,6 lordi), Bariti (0,1 netti 0,2 lordi) El Kaddouri (0,5 netti 1 lordi) , Vargas (1,5 netti 3 lordi) Donadel (0,9 netti 1,8 lordi) : risparmio di 26,8 ml  e circa 20 in meno rispetto ai 72 dell’anno scorso (considerando che lo stipendio di Vargas se lo accollava il Valencia, quello di El Kaddouri il Torino. quello di Uvini il Santos, ed in parte Cannavaro e Armero sono dtati a carico di Sassuolo e West Ham).
 
Con questa strategia volta a ridurre gli ingaggi, non si poteva prevedere che i nuovi arrivati possedessero ingaggi ancor più elevati, ad ogni modo avrebbero dovuto sostituire Britos e Gargano, liberandosi degli ingaggi medio -pesanti di questi ultimi (e sinceramentw anche di quello di Rosati), in 3 circa 6 milioni lordi, troppo per il loro reale valore.
 

Al risparmio di 26 mil di ingaggi, ovviamente va aggiunto il surplus dei nuovi arrivi e di coloro che erano in prestito e sono ritornati, come Rosati e Gargano : Andujar (0,8 netti 1,6 lordi) Rosati (0,4 netti 0,8 lordi) Koulibaly 0,8 netti 1,6 lordi) Michu1,(1,6 netti 3,2 lordi), De Guzman (1,4 netti 2,8 lordi) Lopez (1,2 netti 2,4 lordi) Gargano (1,7 netti 3,4 lordi).

In totale il monte ingaggi è sceso veramente di poco (l’unica conferma dovrebbe arrivare sullo stipendio di Gargano, c’è chi parla di 1,8 lordi, chi netti, io ricordo che al momento del prestito all’Inter rinnovò a 1,8 col Napoli), di circa 5 milioni….ma alzare l’asticella sarebbe diventato pericoloso.

Questo il reale motivo per cui non sono stati presi a prezzi anche stracciati calciatori come Sandro, Song, Leiva e sono stai prescelti De Guzman e Lopez con ingaggi molto più bassi per l’impossibilità di pagare i loro ingaggi a parità o quasi di rendimento in campo..un Sandro, un Song, un Leiva non ti cambiano la vita rispetto a Lopez..lo fa Mascherano, ma questo è tutt’altro discorso sotto molti profili, che tralasciamo.

2) il contenimento del COSTO degli ammortamenti

Voce in bilancio onerosa quasi come quella degli stipendi e, ora come ora, questi incideranno quasi per 50 milioni sul bilancio 2014-2015 e difficilmente potranno scendere di molto, se non in caso di vendita di qualche big, che non avverrà.

Anche per non aumentare troppo questa posta il Napoli ha chiesto in prestito con diritto (e non obbligo) di riscatto qualche nome più altisonante, tipo Fellaini (o Mascherano addirittura), proprio per evitare acquisti a titolo definitivo che avrebbero pesato molto sul bilancio,

ad esempio un calciatore di 25-30 milioni e con un ingaggio lordo di 5-6 mil non sarebbe mai potuto arrivare senza la certezza dell’accesso in Champions, perchè avrebbe inciso come costo in bilancio per 18 milioni tra ingaggio lordo e prima rata di ammortamento (per un contratto di 5 anni 40% di 30 milioni, fa 12).

Arriviamo alla seconda conclusione : Il Napoli aveva 2 possibilità per spendere qualcosa in più e per non subire forti perdite di bilancio : 1) andare in Champions e non lo ha fatto 2) rischiare parte del tesoretto a fronte di una possibile perdita in bilancio che avrebbe potuto coprirla  in caso di mancato accesso in Champions, mossa che DeLa si è ben visto dal fare, perchè il suo modo di fare impresa non contempla il rischio tipico di un imprenditore, insito nell’attività..perchè il Napoli è una banca sicura come nessun altra al mondo se fai opera di ragioneria (seppur con stimabili e onorevoli professionisti di supporto) e non rischi nulla.

CHIARIMENTI FINALI 

1) De Laurentiis sapeva che l’unica possibilità di rinforzare la squadra quest’anno era andare in Champions o rischiare parte del tesoretto per come sta messo il bilancio per la stagione a venire. Il rischio non fa parte del suo essere imprenditore, ma questo lo ha aiutato a crescere gradualmente e assestarsi in buona buona posizione nel calcio che conta, accontentando la maggior parte dei tifosi che certamente hanno avuto le loro gioie, ma al contempo scontentando tutti coloro che vorrebbero seriamente competere per vincere qualcosa di veramente importate.

Tralasciando i contestatori accesi di sempre, che non hanno mai condiviso questa sua politica, il Presidente si sta via via inimicando anche coloro che vedendo ridursi la distanza con le altre squadre e sapendo che basta poco per compiere un passo decisivo, sperano ogni anno che la squadra venga rafforzata e completata in sede di mercato per alimentare i sogni di vittoria.

Da questo punto di vista restiamo tutti sempre un pò delusi, compresi Mazzarri e Benitez, perchè da un lato bisogna fare i conti col bilancio, dall’altro con i veti posti da DeLa ad ogni minimo rischio, con attenzione maniacale ad ogni clausola contrattuale dettaglio economico, anche di poco conto.

2) nei conti e nel non voler correre rischi c’è anche la risposta al rapporto De Laurentiis-Benitez. Non è affatto vero e lo chiarisco ora e per sempre, che DeLa non ha fatto acquisti perchè sa che Benitez va via a fine stagione, nè tantomeno è versa la storia che i giocatori venissero chiesti in prestito per questo motivo. L’unica verità sta nei conti, quelli che il Patròn mira a far quadrare al centesimo senza rischi, e che i giocatori venivano chiesti in prestito, come detto prima, solo al fine di risparmiare su costi di ammortamnto e di ingaggio.

I rapporti tra DeLa e Benitez e la volontà di Rafa di non firmare subito il rinnovo possono casomai dipendere da altri fattori, come l’ambizione del Presidente e il suo non voler rischiare per vincere o lo stancarsi  progressivo di Rafa, professionista di alto  livello di dover fare i conti del salumiere ad ogni trattativa, cosa che gli potrebbe capitare anche con cifre diverse in altri contesti, tra l’altro. Scelte professionali e anche di vita potrebbero allontanarlo da Napoli, ma questo fa parte del gioco.

3) concludo con la cosa che mi ha fatto mettere contro De Laurentiis ed è il motivo per cui è scaduto a me e a molti altri : sai che la situazione economica per la stagione in corso non è delle più esaltanti, sai che senza Champions non potrai comprare nessun pezzo da 90 se non andando contro il bilancio e quindi contro il tuo modo di essere imprenditore, allora abbi l’onestà intellettuale di chiarire queste circostanze ai tifosi, invece di parlare di acquisti di spessore e soprattutto di vantarti pronunciando addirittura la parola Scudetto.

Queste sono le mie perplessità e quelle di chi la pensa come me, la sbruffoneria a parole con la certezza che non può essere seguita dai fatti è il peggior atteggiamento che si può utilizzare con il pubblico ed il tifo napoletano, ed è ancor peggio tentar di “apparare” la figuraccia con altre bugie…tipo il fair play finanziario (che con le riserve di liquidità che abbiamo e gli attivi dei bilanci precedenti non potrà essere violato nemmeno con 60 milioni di rosso)..o richiamando i fantasmi del passato evocando fallimenti di sorta (impossibili finchè ci sarà alla guida, questo è certo visto il rischio zero)…o peggio utilizzare Benitez come paravento, addossandogli tutte le responsabilità del progetto tecnico ed anche economico..pronto ad essere attaccato e a diventare capro espiatorio in caso di non sperato fallimento sportivo con ls compiacenza di alcuna stampa alleata.

Questo non dovrà più succedere Presidente, chiarezza e rispetto valgono più di uno Scudetto per i napoletani, che la vittoria se la vogliono anche godere perchè inseguita e meritata, visto che come dice Lei viene una volta ogni 30 anni.

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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4 Comments  comments 

4 Responses

  1. ALESSANDRO TORRE

    hai detto tutto ciò che si doveva dire. Tutto quello che io penso, e lo sai, e pur brevemente scritto, da tempo, in diversi commenti e post. DeLa vende cinepanettoni e più sono cretini più fa soldi…avendo imparato a conoscere bene il popolo italota. Il calcio, così come qualunque altro sport professionistico, è tutt’altra cosa, Per cui o finalmente ci rendiamo conto che con questa società scudetto ed altri risultati altosonanti, che portano denari (tanti), immagine e quindi ricchezza alle società non sono alla nostra portata, .. quindi ci ritagliamo un posticino da centro alta classifica, oppure ci troviamo anche noi un bel miliardario saudita disponibile a portarci in paradiso.. De Laurentis ha sbagliato e si è messo in un cul de sac, dal quale è molto difficile uscirne. Certo che Sandro o De Guzman sono calciatori molto mediocri come TUTTI gli altri “acquisti” fatti. Mascherano ma anche il ritorno di PEPE REJNA avrebbero dato ben alro tono e forza alla squadra. Non c’erano altre alternative DeLa doveva rischiare ma, economiicamente, non è uomo così forte.. si è molto ricco ma una ventina di milioni (che è poca roba)da buttare in campo non li ha. È un bluff! Due piccole aggiunte.. Il presidente non ha più fiducia in Benitez, reo di essere uno spendaccione pauroso… Basta vedere di chi si è circondato da dieci mesi a questa parte.. e Benitez non ha più fiducia nel suo presidente e rifiuta il ruolo del parafulmini. giustamente.. Questo consorzio è destinato a sgretolarsi, o a scoppiare addirittura, più presto di quanto tu non possa immaginare.E speriamo bene!!!

  2. falco

    GianLù mi fai paura , non si può che restare sgomento innanzi ad una analisi tecnica e dei fatti esposti con dovizia di riferimenti e cronologia dei fatti.
    la cosa invece che mi rode e che sto Tizio che tu giustamente chiami anzi non chiami ( innominato ) crede di essere il Verbo in terra e che lui conosce e capisce ed opera in questa valle di lacrime con i criteri del buon padre di famiglia ,ci tratta come dementi e ci abboffa di cazzzzzate è insopportabile e borioso , spocchioso e str….. nu trurrese ca parla romano e che vo fa l’americano ..
    ma piglit o tramm e vattenne và ..

    A.A.A. cercasi presidente , possibilmente arabo o russo con pozzi di alto livello .

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