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NAPOLI-FIORENTINA : ultimi 3 giorni di attesa. Città in fermento.

Mancano soli 3 giorni, ma l’attesa è spasmodica..Coppetta o non Coppetta..il tifoso, quello vero, la vuole vincere per un milione di motivi, nessuno escluso.

Benitez ha tentato di perseguire l’unico obiettivo che avrebbe potuto vincere nella sua stagione partenopea, scelta strategica e intelligente, presa nella consapevolezza della impossibiltà di vincere Campionato e Champions e delle grandi difficoltà di rivincere l’Europa league.

Il campionato se ne è andato ben presto, una volta accortosi che Roma e Juve avevano un’andatura da rulli compressori e che qualche punto perso di troppo non avrebbe consentito al Napoli di vincere, recuperando sugli avversari (anche se qualcosa in più per la seconda piazza poteva essere fatto, ma diamo alla Roma quello che ha mostrato di meritare sul campo, pur senza le Coppe e gli infortuni patiti dagli azzurri).

L’avventura in Champions è andata oltre le aspettative, con i 12 punti conquistati nel girone della morte, e con il rammarico di non aver potuto schierare Higuain a Londra contro l’Arsenal nella seconda decisiva gara del girone e di aver perso in maniera sfortunata e scellerata a Dortmund, grazie al rigore fantasma inventato dall’arbitro dopo 8 minuti, che ha stravolto tattica e direzione della gara, lasciando al Borussia le ripartenze che avrebbero dovuto fare gli azzurri. Partita che abbiamo comunque ripreso per i capelli e gettata alle ortiche con 2 errori sottoporta di Higuain e lo svarione finale di Armero, nel momento di massimo sforzo per raggiungere il pari e che ci ha tagliato definitivamente le gambe.

Higuain è stato croce e delizia, perchè anche in Europa League i suoi errori sottoporta e una gran dose di sfortuna, hanno pesato come un macigno nel doppio confronto contro il Porto, dominato nella gara di ritorno, in cui il Napoli ha delapidato almeno 10 palle gol…ne avesse messe a segno la metà..staremmo parlando di pratica chiusa e dei quarti contro il Siviglia.

Insomma la Coppa Italia, seppur non il più prestigioso dei trofei, rappresentava un’occasione per portare un Trofeo in bacheca ed iniziare sotto i migliori auspici un progetto che guarda molto più avanti dell’obiettivo stagionale.

Già il fatto di essere in finale, dopo aver battuto la Roma in semifinale, è una soddisfazione, che molti critici (stavolta parlo di tifosi e non di giornalisti alla mercè del padrone) dimenticano :

la gara contro la Roma al S.paolo entra di diritto tra le notti magiche della storia azzurra, con i 3 gol all’arrivo di Diego al S.Paolo. Emozioni indelebili e per niente scontate, di quelle che ti fanno apprezzare la vita un pò di più, tra magia ed esoterismo…emozioni che difficilmente potrà vivere un tifoso juventino, immerso nel tran tran della vita metropolitana…sempre uguale e noiosa (noi provinciali non abbiamo nemmeno la “metropolitana” completa…figuriamoci se possiamo definirci una metropoli internazionale..tenimm solo mare, sole, allegria, voglia di vivere…bazzecole rispetto a quanto offre Torino, nebbia, gotica oscurità e un pò di sana bagnacauda al posto della solita squallida pizza).

Veniamo alla gara e alle ultime notizie :

grandi preparativi all’Olimpico, soprattutto di natura di ordine pubblico, con rafforzamento dei controlli, con stewart e forze dell’ordine impegnati affinchè la gara si svolga senza incidenti di sorta e sia una festa di sport e civiltà.

A proposito di civiltà, anche Torrenapoli si schiera dalla parte di coloro che chiedono ai tifosi azzurri di non fischiare l’Inno di Mameli, per non dare soddisfazione e input a chi sulla napoletanità ci specula…e per dare ragione a chi sosteneva (come me)..tra il serio e il faceto…che i fischi durante l’inno nella finale dell’Olimpico contro la Juve non erano contro l’italico motivo, ma uno sfottò al “culone” di Arisa, che lo cantava nell’occasione.

Certo il Presidente del Consiglio, Renzi, pur essendo fiorentino, sindaco sino a poco fa del capoluogo toscano e giustamente tifoso della “viola”, poteva risparmiarsi l’uscita poco felice, anche se sincera, circa l’eventuale consegna della Coppa “a sue pregiatissime mani”in caso di vittoria della Fiorentina…ipotesi fantasiosa e poco probabile.

Da buon politico cercherà in qualche modo di “apparare” la gaffe partigiana, ma da persone incuranti e superiori glielo lasciamo immaginare e dire…ma allo stesso tempo, se dovesse accadere il contrario di quello che lui pensa, avremo modo di riconsegnare con ironia e sarcasmo pan per focaccia al presidente con qualche esilarante vignetta… e qualche scherzetto nell’urna elettorale.

Abbiamo appreso che l’arbitro sarà Orsato di Schio, ma poco ci importa perchè non avremo contro la Juventus.

Dal politico passiamo alla sfera religiosa, doveroso rilievo per la visita degli azzurri al Pontefice il primo maggio, festa del lavoro…anche se i calciatori del Napoli non sono tipi da chiedere grazie di sorta per il “posto”…ma una santa benedizione in vista del match non fa mai male.

Un pò di acqua santa sulla tibia di Higuain potrebbe rivelarsi miracolosa, anche se il pipita, che ci ha tenuti in ansia sino ad oggi, sembra che stia recuperando dall’infortunio subito, secondo quanto prefigurato e previsto dallo staff medico : oggi, oltre alle consuete e doverose terapie,  ha svolto anche l’allenamento, anche se differenziato. Qualora permanesse il dolore, già si sta studiando una misura particolare che lo possa alleviare con una fasciatura e un parastinco rinforzato ad hoc per attutire gli eventuali colpi. Lui ha ribadito con fermezza che vuole essere in campo.

Gli altri infortunati, Zuniga, Maggio e Mesto, sono tra i convocati, ma non giocheranno (Maggio probabile in panchina), mentre Zuniga potrebbe debuttare contro il Cagliari nella prossima gara di campionato. Giocheranno Henrique e Ghoulam sulle fasce.

Sarà presente anche Rafael sabato, che tornerà appositamente dal Brasile, dove sta proseguendo le terapie e la rieducazione post infortunio.

Benitez dovrà sciogliere gli ultimi dubbi su chi schierare tra Hamsik, Insigne e Mertens : tutto lascia presagire un‘esclusione di Lorenzo, stante l’imprescindibilità di Mertens (per me …e per molti) e l’importanza, anche tattica, di marekiaro, che sarà utile per contrastare l’affollato centrocampo viola, ed evitare la superiorità numerica avversariain una zona cruciale del campo, viste le assenze di quasi tutto i reparto avanzato dei gigliati.

Proprio le assenze e gli infortuni sono la croce dei nostri avversari, aldilà di quelle ormai scontate di Cuadrado (squalificato) e Gomez (non recuperabile), si aggiunge l’enigma Rossi, ormai pronto e clinicamente guarito, ma senza ritmo gara e confidenza col campo nella partita vera. Andrà quantomeno in panchina.

Le notizie dell’ultim’ora non paiono confortanti per Montella : oggi on si sono allenati nemmeno Gonzalo (febbricitante) e Borja Valero (a scopo precauzionale per un leggero dolorino, infiammazione al giniocchio) ed anche il portiere Neto è stato vittima di una forte contusione alla mano, da verificare nei prossimi giorni.

Tutto ciò sa di pretattica, volta a sgonfiare e sedimentare la concentrazione degli azzurri, ma fa parte del gioco e diamo a queste voci la giusta importanza, sapendo che questi tre, a meno di risvolti impensabili, saranno regiolarmente in campo.

In attesa di conoscere dove verrà èpiazzato il maxischermo in città…tra Dante e Plebiscito…ci auguriamo che sia una festa…e che la gioia sia tutta azzurra…non c’è n’è bisogno, ma mi autogratto “ad abundantiam”.

 

 

 

 
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