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NAPOLI – UDINESE 3-3 : GAME OVER ???

Il Napoli pareggia contro l’Udinese al San Paolo e mette una seria ipoteca sulla parola FINE… fine dei giochi, fine dei sogni di gloria…fine delle speranza di noi poveri illusi tifosi, che ogni volta ci crediamo, veniamo sedotti dai primi risultati positivi e abbandonati alla pochezza e alla inadeguatezza di una rosa che ha mostrato ben presto lungo il percorso le sue lacune.

Mi rivolgo a quei pochi che non hanno compreso i fischi del San paolo (per lo più giornalisti ipocriti e addetti ai lavori poco competenti), fischi di delusione (l’ennesima di questi anni) e di amarezza per aver gettato alle ortiche un’altra stagione, con quasi due piedi fuori dalla Champions, nonostante i buoni propositi ed ottime gare, e fuori dalla lotta Scudetto, perché oltre la lunga e impervia strada rappresentata dagli 8 punti che ci separano dalla “ormai non rivale” Juventus, ci ritroviamo con una squadra che difficilmente potrà essere artefice di miracoli e rimonte, senza calciatori in ruoli determinanti che ci possano consentire di compiere il salto di qualità.

Stavolta non ci sono alchimie tattiche che tengano, moduli di sorta o accorgimenti da effettuare in corso di gara, c’è solo un manipolo di uomini scellerati non pronti ad affrontare le grandi battaglie e ad ottenere le esaltanti vittorie, tutt’al più deputati a regalarci qualche sporadica gioia e di disputare qualche buona gara, per ora avvenuta (eccezion fatta la partita contro il Dortmund al San Paolo e la vittoria di Firenze…per come è venuta fuori) solo contro avversari ampiamente alla portata degli azzurri, per non dire scarsi.

Purtroppo non si sono persi punti solo contro le grandi (Roma, juve, Arsenal, Dortmund), che pure potrebbero avere una loro giustificazione o ragione, ma le chances di vincere o comunque di tentare di farlo sono state gettate al vento tra le mura amiche del San paolo, quello che a detta di tutti, Benitez incluso, doveva rappresentare il nostro “fortino”, la nostra sicurezza, la casa dove intimorire e infierire sconfitte memorabili ai malcapitati di turno, il rifugio sicuro in cui costruire la stagione : Sassuolo, Parma e Udinese…7 punti che ci avrebbero consentito di essere a 1 solo punto dalla vetta e invece solo delusione ed amarezza e un freddo gelido che ci condanna ad un rigido -8.

Fernandez mi aveva stupito nelle ultime gare, non lo avevo riabilitato perché per coerenza lo avevo già bocciato da oltre un anno senza possibilità di appello, ma lui se ne è ricordato e con un autogol, frutto di poca scaltrezza e zero concentrazione, mi ha svegliato di nuovo, dimostrando che se nel calcio hai qualche dote, ma non ci metti grinta e abnegazione, ossia quello che fa la differenza tra un giocatore mediocre e uno che aspira a diventare almeno un buon calciatore, allora non c’è niente da fare, rimarrai un calciatore mediocre…e se ne accorgeranno anche in nazionale…spero per loro non in maniera drammatica al Mondiale brasiliano.

Armero e Dzemaili (nonostante il gol) non sono adatti a svolgere, per caratteristiche tecnico-tattiche, i rispettivi ruoli nel modulo di Benitez. Il colombiano non può essere quarto a sinistra e non può avere le responsabilità difensive che quel ruolo ti impone, mentre lo svizzero non può fare il mediano, ma tutt’al più la mezz’ala, il centrocampista avanzato, che deve giocare a ridosso delle punte e, comunque, 10-15 metri più avanti per sfruttare dribbling e tiro, la sua forza d’urto deve esprimersi negli ultimi 30 metri e non a protezione della difesa, altrimenti lo si giudica male.

Britos non ha la stoffa del grande difensore, troppe le amnesie che lo contraddistinguono durante la gara…e a certi livelli al primo errore ti puniscono.

Cannavaro ormai è l’ex capitano del Napoli, Benitez gli preferirebbe anche Uvini per interpretare il ruolo di centrale nella difesa a 4, non è mestiere suo evidentemente giocare nella linea difensiva pensata dal tecnico ed è il momento giusto (anche per la sua carriera) di cambiare aria.

Berahnmi e Inler non sono i giocatori adatti per essere schierati contemporaneamente in un centrocampo che, secondo le idee del tecnico, dovrebbe essere improntato a creare gioco con una fitta rete di passaggi, che prevede una tecnica individuale non da tutti.

Insigne non è ancora pronto per il grande calcio (speriamo lo sarà), fumoso e poco concreto, ZERO gol in 15 gare di campionato lo dimostrano, non garantisce ancora l’apporto offensivo adeguato, che possa pareggiare almeno lo scarso apporto difensivo che dà alla squadra, nonostante l’impegno e il tentativo di rincorrere avversari sin dentro l’area di rigore. Perde, tra l’altro, anche lucidità nel lavoro di ripiegamento, che non gli consente di essere decisivo negli ultimi 20 metri.

Che dire delle riserve, delle alternative a disposizione del tecnico in caso di infortuni di Albiol, Berahmi, Callejon ed Higuain ???? : Uvini, Bariti (sempre con la Primavera), Radosevic e Zapata…ma cosa pensiamo di vincere ???…quando vinceremo, anzi quando lotteremo ad armi pari con le prime ???

Allora meglio essere sinceri e onesti : questo è un nuovo anno zero…purtroppo noi tifosi abbiamo sempre accesa la fiamma della speranza e i risultati di inizio stagione ci avevano illuso, nonostante il solito mercato monco di De Laurentiis…Benitez non ha colpe..DeLa non ha comprato i giocatori richiesti a viva voce, ma solo alcuni..perché la verità sta venendo a galla sempre più nitida…DeLa vuole restare ai margini delle prime e alimentare la nostra speranza e invece non vuole vincere niente, ma solo speculare sull’amore per il Napoli di noi tifosi…ora ha l’opportunità di dimostrare il contrario intervenendo SUBITO sul mercato e creare una squadra competitiva per l’anno prossimo…se non compra il giusto..e calciatori per il salto di qualità…comincerà la mia battaglia personale contro di LUI…e sarà da Santa Inquisizione…

 
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