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IL NAPOLI inciampa col Parma al S.Paolo : 0-1. Deleterio passo falso.

Alla vigilia dell’impegno decisivo di Champions il Napoli si incarta al S.Paolo e subisce una deleteria sconfitta contro il Parma di Donadoni e Cassano, con il barese che segna il gol decisivo a 10 minuti dal termine, gelando un pubblico già infreddolito per l’incessante pioggia e per la poco determinata manovra degli azzurri, che giocano una partita anonima, senza enfasi e convinzione, perdendo punti preziosi per la lotta al vertice della classifica.

Il pericolo della vigilia era rappresentato dalla distrazione dell’imminente sfida di Dortmund, con Benitez intento a motivare gli azzurri, ma in difficoltà nel preparare la gara per l’assenza in settimana di molti elementi decisivi, da Higuain ad Hamsik, da Albiol a Reina, tutti impegnati con le nazionali.

Il Napoli da anni soffre più queste settimane di assenza dei propri calciatori che quelle in cui vi è il doppio impegno Campionato-Coppa ed ha sempre perso punti preziosi a ridosso della sosta delle nazionali ed anche stavolta la regola non ha fatto eccezione.

Dopo la sconfitta contro la Juventus era necessario non solo fare punti per non perdere terreno dalla vetta, ma era opportuno offrire una prestazione vincente e convincente per riportare autostima ed entusiasmo, mantenendosi in scia a Roma e Juve.

Benitez sapeva dell’importanza di questa gara e, forse accortosi delle difficoltà di concentrazione dei suoi, li aveva esortati a non compiere passi falsi e a non lasciar punti per la strada. E’ evidente che il tecnico spagnolo avesse timore di un calo di tensione, con la testa di molti già a Dortmund, e questa paura si è concretizzata, con gli azzurri che non hanno saputo conferire alla gara l’”animus pugnandi” necessario per venirne a capo.

Bisognava aggredire ed “asfaltare” il Parma, invece la manovra è stata compassata e a tratti impacciata, lenta ed imprecisa, esagerata nel possesso palla sterile e senza verticalizzazioni, poco movimento e molti gli errori degli attaccanti in fase di dribbling e di assist, Pandev, Insigne, Higuain e Callejon ben al di sotto dei loro standards di rendimento :

Pandev non è mai riuscito a fare una giocata delle sue, spesso anticipato e poco mobile, ha deluso per l’ennesima volta e sembra essere entrato da un mesetto nel suo semestre di letargo (il campionato dura 9 mesi ed avere un calciatore solo per un trimestre comincia a pesare)

Insigne, nonostante la sua buona volontà, non incide, è velleitario nelle sue giocate, più attento a provare il colpo ad effetto che la giocata vincente e concreta, inoltre dimostra di essere in conflitto perenne con la porta avversaria, senza riuscire a mettere a segno uno straccio di gol in campionato in 14 gare. L’estetica dovrà presto far posto alla concretezza, altrimenti il suo talento resterà umiliato ai margini del campo.

Callejon non è in giornata  i suoi inserimenti non sono mai premiati dalla sua tecnica individuale, stop errati, agganci mancati, assist falliti…insomma una giornata nera anche per lui, che è sempre il migliore per impegno e rendimento.

Higuain, il bomber ,sarebbe dovuto essere l’uomo della provvidenza, colui che è deputato a risolvere questo tipo di gare, risultando decisivo. Invece ci ha provato con scarsa fortuna nella prima frazione di gara con due lampi dei suoi, con conclusioni non efficaci al pari della preparazione al tiro. Nella ripresa ha anche segnato (gol in netto fuorigioco di testa), ma non ha giocato ai suoi livelli, sbagliando agganci, dribbling e assist, oltre a farsi anticipare puntualmente dai difensori del Parma.

Insomma agli azzurri è mancata convinzione, aggressività, ritmo ed il reparto di attacco, orfano di Hamsik (che in questo periodo manca quando c’è e quando non c’è) e con gambe pesanti e polveri bagnate.

Inler e Berahmi hanno anche oggi sofferto in inferiorità numerica in mezzo al campo e gli azzurri hanno avuto difficoltà tattiche simili a quelle patite contro la Juventus e contro il Sassuolo, ossia tutte squadre che applicano il modulo mazzarriano con la difesa a tre, tre centrocampisti (Parolo, Gargano e Marchionni), due esterni( Biabiany e Gobbi) e due punte (oggi false, con Cassano e Sansone che hanno giocato rispettivamente centravanti arretrato  e seconda punta larga sulla fascia), che  favorivano con il loro movimento gli inserimenti di Paolo da sinistra e Biabiany dalla destra.

Insomma un buon Parma, che ha ha retto bene in difesa, anche grazie al buon lavoro di Gargano in fase di interdizione davanti alla linea difensiva, e che non ha mai inunciato alle ripartenze offensive, risultando pericolosissimo in contropiede in almeno 4-5 occasioni, con i ducali poco precisi al momento di concludere a rete, che non hanno segnato prima e che per loro fortuna hanno trovato il gol di Cassano nel finle, senza concedere al Napoli la possibilità di replica.

Gli azzurri hanno tenuto bene in difesa, nonostante le veloci ripartenze avversarie, grazie al sempre puntuale Albiol, autore della sua solita buona gara e ad un ritrovato Britos, che ha avuto poche incertezze.

Bene Armero sulla sinistra, ottimo soprattutto nel primo tempo, con chiusure tempestive e qualche buona discesa con cross a destinazione. Pochi, se non nulli gli spunti di Maggio a destra, molto impegnato in fase difensiva, con risultati peraltro non esaltanti.

Inler e Berahmi, oltre alle difficoltà difensive, dovute più all’inferiorità numerica che a demeriti individuali, non sono riusciti ad imporre ritmo alla gara e la loro impostazione è stata lenta ed a tratti imprecisa, con alcune distrazioni sia in fase di disimpegno che di smistamento del pallone.

Insomma una gara non condotta con la dovuta grinta e concentrazione, pagata cara alla distanza.

Un brutto colpo per le velleità di successo degli azzurri, che hanno comunque l’occasione per rifarsi, compiendo l’impresa a Dortmund…impresa che potrebbe portare nuovo entusiasmo e nuova linfa vitale per il prosieguo della stagione….in caso contrario non resterebbe che rimboccarsi le maniche.

 

 

 

 
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1 Comment  comments 

One Response

  1. falco

    GianLù se ti rivedi la partita ,a mente fredda la tua diagnosi è più che benevola. Purtroppo molti hanno deluso , Lorenzo per prima . e o presirent fa semp e c…… suoi .

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