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ORE 21.05 : V.PLZEN – NAPOLI…RIMONTA POSSIBILE ???…CI CREDO ZERO….

Il Napoli si prepara ad affrontare il ritorno dei 16esimi di finale di Europa League contro il ceki del Viktoria Plzen, dopo la figuraccia dell’andata, uno 0-3 che costituisce e costituirà un’onta indelebile nella storia della Società azzurra.

Aldilà del prestigio e della valenza economica dell’Europa League, che il Presidente De Laurentiis ha sempre definito l’ “Europa minore”, pensando ovviamente ai danari e non certo al blasone (considerati i nomi altisonanti delle squadre che vi partecipano…dal Chelsea al Liverpool…dall’Atletico Madrid…al Tottenham..al Lione..all’Ajax ..al Benfica..il gota del calcio europeo, la storia del calcio), una squadra e una Società in crescita economica e sportiva che mira a diventare, o meglio a consolidare la sua caratura internazionale, non può permettersi di rimediare becere figure come ha fatto il Napoli nella gara di andata..e questo il Presidente lo sa benissimo.

Prima di esaminare le esigue, se non nulle speranze di qualificazione degli azzurri, farei un passo indietro per capire cosa è successo nella gara di andata, come è stato possibile prendere tre “pappine” da una squadra, seppur attrezzata, tatticamente e tecnicamente valida (oltre che fisicamente), ma che dovrebbe essere ed è di una categoria inferiore alla nostra, seconda nel campionato italiano, che non può certo essere assimilato a quello Ceko, la Gambrinus Liga (dove peraltro il Plzen è primo in classifica).

Ebbene tutte le colpe della sconfitta, al 99%, sono da attribuire a Mr. Mazzarri, che ha tentato di giustificare a suo modo, in maniera platealmente artefatta la figuraccia rimediata, senza (come talvolta accade in caso di sconfitta per sua colpa) recitare il “mea culpa”, evidenziando quelli che sono stati i suoi errori.

Da sempre non stimo Mazzarri per questo motivo, anche se ne apprezzo le qualità di allenatore (meno quelle caratteriali, per la sua poca modestia ed umiltà). Tutti possiamo sbagliare, ma Mazzarri non lo ammetterà mai !!!

Nella gara di andata Mazzarri sbagliò formazione, tattica, decisioni durante la gara…nonchè prepartita in termini di motivazioni, che nel calcio contano molto, anzi costituiscono la discriminante.

Ma procediamo con ordine :

1) le motivazioni :  la squadra entrò in campo senza affrontare la gara con la dovuta grinta e concentrazione, con gli attaccanti che non facevano alcun tipo di pressing sui portatori di palla avversari, senza ripiegare sui terzini del Plzen, con centrocampisti poco aggressivi e con un approccio alla partita da gara “amichevole”. Mazzarri ha avuto il coraggio di addebitare tutto ciò alla “atmosfera festosa e da gara amichevole che vi era sugli spalti”. Ridicolo è il giusto termine per definire il suo pensiero, o meglio le sue esternazioni, perchè lui sapeva benissimo di non aver motivato a dovere i suoi calciatori !!!

2)  La formazione : anche qui il tecnico ha sbagliato, mandando in campo Maggio che non poteva giocare con quel tutore al braccio, che non gli consentiva di stare in equilibrio, esponendolo ad una figuraccia. Ha schierato uno Zuniga in debito di ossigeno, in totale confusione e privo delle energie necessarie. A centrocampo ha proposto, purtroppo, nuovamente Donadel (che per me poteva restare anche in tribuna, o fuori rosa come Rinaudo…un calciatore da “vecchie glorie”di squadre minori, inadeguato a certi palcoscenici, che aveva già dimostrato in più occasioni la sua scarsa vena nelle precedenti infauste partite di Europa League), esponendo anche Dzemaili ad una figuraccia (diremo poi il perchè). Si è dovuto inoltre sottomettere nuovamente alle decisioni di Cavani, facendolo giocare per rimpinguare il suo bottino in termini di gol , e quindi, di danari (legati ai bonus contrattuali), schierando al suo fianco uno stanco ed esausto Pandev (al posto del febbricitante Insigne), invece di Calaiò, che meritava spazio ed era sicuramente più fresco del compagno.

3) la tattica : qui Mazzarri si è superato, dimostrando di non conoscere le caratteristiche tattiche degli avversari, che evidentemente non ha studiato a dovere (come gli tutti gli altri avversari sinora affrontati in Europa League), a meno che non capisca nulla di calcio (il che lo escludo). Il Plzen giocava con un sola punta (finta peraltro) e due ali larghe, con tre uomini in mezzo al campo e due terzini (della difesa a 4) ad accompagnare le ali. Pur di non venir meno al suo credo calcistico ha proposto la difesa a tre (tre uomini per marcare una mezza punta), affidando a Maggio e Zuniga il compito di bloccare le ali. Risultato ???…il Plzen era in costante superiorità numerica in mezzo al campo e sulle fasce, con Cavani ed El Kaddouri che non ripiegavano nè sui terzini, nè sui centrocampisti avversari, lascando in balia degli avversari i 2 centrocampisti Donadel e Dzemaili, che non sapevano se contrastare i centrocampisti e chiudere sulle fasce laterali, restando presi nel mezzo ed impazzendo letteralmente vanificando il loro già deficitario apporto. Maggio e Zuniga venivano attaccati sulle fasce da due uomini, le ali e terzini che si sovrapponevano, andando in difficoltà e non riuscendo umanamente a chiudere, vista l’inferiorità numerica. Tutto ciò nel primo tempo, chiuso sullo 0-1, con un Napoli in netta difficoltà.

4) Le modifiche tattiche durante la gara : dopo un primo tempo in totale confusione ed in balìa degli avversari, che sono sembrati superiori al Napoli a causa delle carenze tattiche (e di formazione) dell’allenatore, Mazzarri ha finalmente capito i suoi gravi errori ed ha sostituito Gamberini con Hamsik, ristabilendo gli equilibri, schierando la difesa a 4 e riportando la parità numerica in mezzo al campo. I risultati si sono subito visti ed in 15 minuti, grazie anche all’impatto di hamsik sulla gara il Napoli ha creato 5-6 occasioni gol clamorose, dimostrando non solo di non soffrire gli avversari, ma anche di metterli sotto.

Purtroppo Mazzarri dopo 15 minuti sbagliava di nuovo, fuori El Kaddouri e dentro Calaiò, con 3 punte di ruolo in campo, Cavani, Calaiò, Pandev più Hamsik. Una mossa che era cara a Mourinho, che spesso tentava la carta della disperazione a pochi minuti dalla fine schierando tutti gli attaccanti a disposizione. Mazzarri , però, lo ha fatto ad oltre mezz’ora dal termine, determinando una spaccatura netta tra difesa e attacco, il che ha consentito al Plzen di diventare sempre più pericoloso in contropiede, segnando per ben 3 volte (un gol è stato annullato) e che non ha portato alcun beneficio ala squadra in termini di gioco ed occasioni da gol, un assalto all’arma bianca inutile e dannoso a troppi minuti dal termine della gara, che ha reso il Napoli non solo vulnerabile in difesa , ma anche inoffensivo in attacco.

Dunque un vero e proprio disastro tecnico-tattico dell’allenatore toscano che ha portato al suicidio degli azzurri e alla probabile esclusione dall’Europa League…in cui Mazzarri, con grande coda di paglia, dice ancora di credere e di ribaltare il risultato dell’andata…io ci credo zero…anzi meno 7…i gradi che il Napoli troverà in campo oggi.

 
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5 Comments  comments 

5 Responses

  1. macvic

    grandissimo torre concordo in pieno al cento per cento!!!!!

    p.s.(stasera ne pigliamm’ altri tre………..)

  2. Infermierina part time

    …stasera mi ritiro dopo la partita….

  3. macvic

    Grandissimo de Laurentis “Mazzarri via? Ce ne faremo una ragione”

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