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UN BRUTTO NAPOLI VINCE in SVEZIA (2 -1) e PASSA ai 16cesimi di finale di EUROPA LEAGUE

Un bruttissimo Napoli espugna il Rasunda Stadium di Stoccolma (impianto storico che ospitò la finale dei mondiali in Svezia nel 1958 e che verrà abbattuto nei prossimi giorni per dar vita a un complesso residenziale), fornendo l’ennesima prova balbettante in Europa League, ma passando a sorpresa il girone di qualificazione per approdare ai 16simi di finale con un gol su rigore di Cavani al 93° minuto.

Il Napoli aveva necessità dei 3 punti per ottenere la matematica qualificazione alla fase ad eliminazione diretta, che gli avrebbero e gli hanno consentito di passare il turno in caso di mancata vittoria del Psv Eindohven in Olanda contro gli ucraini del Dniepr : ebbene il Napoli è riuscito (…non si sa come…) ad ottenere la vittoria, ormai insperata, al 93° minuto con un rigore procuratosi e trasformato dal matadòr Cavani a pochi istanti dal fischio finale ed è riuscito nella impresa di qualificarsi con una giornata di anticipo, anche grazie al passo falso degli olandesi, sconfitti in casa dagli ucraini per 2 a 1.

Per fortuna è terminato, almeno sino alla fase ad eliminizione diretta che avrà inizio a febbraio, il tormentone Europa League, che ha sancito l’ineguatezza della rosa degli azzurri e il totale fallimento del progetto “Napoli 2″, con gli azzurri che sono riusciti a passare il girone, grazie alla rivisitazione del progetto, con l’inserimento di Cavani e di qualche altro “titolarissimo” nella squadra deputata inizialmente a cimentarsi nella “coppa minore”(definita così dal presidente De laurentiis per la esiguità degli introiti derivanti dalla competizione), soprattutto dopo le becere figure rimediate nelle trasferte di Eindhoven e in terra ucraina.

Doveva essere importante la Coppa per valutare le ambizioni di alcuni giocatori e la bontà di alcune “riserve“, da impiegare in Europa per far rifiatare alcuni elementi della squadra titolare e farli trovare freschi e pronti per le gare di campionato. Le intenzioni della Società e del suo allenatore (???) si sono rivelate una “boutade”, ma almeno ci siamo resi conto che la rosa del Napoli è davvero poca cosa, che le scelte nella sua costruzione e negli elementi scelti per completarla sono state a dir poco avventate.

Dalla inadeguatezza di Vargas, non solo a svolgere il ruolo di vice-Cavani, ma addirittura a giocare nel calcio italiano ed europeo, alla rottamazione di Donadel, dal pre pensionamento di Dossena, al rendimento altalenante del non certo brillante Mesto, dalle svagatezze ed amnesie difensive di Aronica alla ruggine di Rosati (che sembra aver dimenticato come si sta tra i pali), sino alla bocciatura di Fernandez (che per fortuna non ha giocato a Stoccolma per squalifica).

Un vero disastro insomma, mitigato dalla qualificazione alla seconda fase, avvenuta soprattutto grazie alla presenza del matadòr, schierato titolare nelle ultime 2 gare, che con i suoi 5 gol in due partite ha risollevato la “banda”di Mazzarri, riscattando le umilianti figuracce rimediate sino a quel momento.

Il turn-over totale applicato nella fase iniziale del girone è stato un vero e proprio fallimento e ha dimostrato che delle “riserve” già poco adatte a giocare una competizione internazionale non possono giocare tutte e contemporaneamente, esponendo loro stesse e la Società a figuracce da evitare in campo europeo.

Ma veniamo alla gara che fortunosamente ci ha consentito di passare il girone:

Mazzarri schiera nuovamente una squadra “mista”(si direbbe in un allenamento), avvalendosi di alcuni titolari da affiancare a chi gioca meno. Rosati viene confermato portiere di Coppa (…o meglio “citofono”viste le sue ultime prestazioni). In difesa Gamberini (ormai titolare in campionato) viene schierato sul centro destra accanto ad Aronica (centrale) e il redivivo Britos (da rivedere) sul centro sinistra. Sulle fasce Dossena e Mesto (non certo irreprensibili). In mezzo al campo viene riproposto l’”improponibile”(voluto il gioco di parole) Donadel con accanto il titolare Berhami (assente contro il Milan in campionato per squalifica). Dzemaili agisce da vice Hamsik, dietro le punte Cavani (assente alla prosssima di campionato per squalifica a Cagliari nel posticipo del lunedì) e Vargas (chiamato a far vedere qualcosa per l’ennesima volta…qualcosa che nemmeno oggi dimostrerà).

L’allenatore svedese Elm si gioca le ultime carte per rimanere aggrappato alle flebili speranze di qualificazione, proponendo un 4-4-2, schierando la seguente formazione: Turina; Lorentzson, Karlsson, Backman, Johansson; Lundberg, Daníelsson, Ibrahim, Qauison ; Borges, Bangura.

La partita si svolge su un vero e proprio campo di patate, sul quale è veramente difficile giocare a calcio e svolgere azioni manovrate, un misto di erba e terriccio, scivoloso e impresentabile, volutamente non curato a poche ore dall’abbattimento dello storico stadio di Stoccolma.

Si gioca alla “viva il parroco”con i calciatori che stentano a reggersi in piedi e che poco possono regalare allo spettacolo ; di necessità virtù, palla lunga e pedalare, lanci per le punte e difficoltà nel gestire la palla su entrambi i fronti e in tutte le zone del campo.

Nella confusione generale e dopo quasi 20 minuti di “non gioco”(e zero occasioni) il Napoli passa in vantaggio con Dzemaili, bravo a spedire in rete a volo la palla che gli perviene al centro dell’area, dopo azione personale di Cavani sulla sinistra e respinta del portiere : la palla si impenna e giunge a Dzemaili che è bravo a coordinarsi e a correggere in rete.

Dopo il vantaggio ottenuto il Napoli cerca di controllare la gara, abbassa pericolosamente il baricentro del gioco e, come spesso accade, non riesce a gestire il risultato, concedendo qualche occasione agli svedesi, culminate nel gol del pareggio di Danielsson al 35°: palla persa da Dossena sulla sinistra, cross nell’area azzurra dove si inserisce il centrocampista Danielsson che, indisturbato impatta di testa dal centro dell’area, trovando l’angolo alto alla sinistra di Rosati, piazzato qualche metro avanti alla porta, beffato ed immobile a guardare la palla che si insacca in rete. 1-1 ed è tutto da rifare, con Mazzarri avvilito in panchina.

La ripresa ricalca ritmi, errori ed orrori visti nella prima frazione di gioco, con una difesa azzurra balbettante (Gambrini si arrabatta, Aronica svagato e Britos lento e appesantito che ritarda puntualmente le ripartenze, cincischiando palla al piede), fasce assenti (Mesto e Dossena arretrati sulla linea di difesa si propongono raramente…o mai, limitandosi ad un non eccelso compito difensivo), centrocampo, già di per sè poco tecnico, in cui regna l’imprecisione (con Donadel che fa il solito “torello” compendo falli a ripetizione, Berhami che recupera e perde palla di sovente e Dzemaili deputato con scarsi risultati a fare da collante tra mediana e attacco). Punte isolate e improduttive, con Cavani imprescindibile che tenta di tutto (senza riuscire a trovare l’acuto vincente) e il “Carneade”Vargas isolato al proprio destino (si impegna e dà tutto sè stesso…ma è veramente poco).

Il Napoli non riesce ad imporsi e, dopo circa 20 minuti, Mazzarri sostituisce un impalpabile mesto con Zuniga sulla fascia destra e un impresentabile Donadel con Inler.

I risultati, anche se non eccezionali, si cominciano a vedere, con gli azzurri che finalmente costruiscono qualche occasione da gol, sfiorando per 2-3 volte il vantaggio.

Dopo aver rischiato la beffa finale, con gli svedesi che ci provano senza costrutto, il Napoli, in 10 per l’espulsione di Aronica (liscio ed ennesimo svarione del difensore, che atterra Bangura lanciato…anche se molto distante..verso la porta) e con Hamsik in campo a 15 dalla fine, passa in vantaggio all’ultimo secondo dei tre minuti di recupero concessi dall’arbitro, che fischia un rigore (nettissimo) a Cavani : il Matadòr più freddo del clima svedese, lo trasforma spiazzando il portiere!!!

Il Napoli vince, ma non convince e passa ai sedicesimi di finale : Mazzarri ha pochi motivi per sorridere…e a noi non resta che piangere…per quanto visto… e per l’organico del Napoli

 
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2 Comments  comments 

2 Responses

  1. sawadee krap

    Gianlù,
    meno male che fai questi riassunti…
    ieri sera e per tutta la partita, Schettino mi ha tediato lui i naufragi, gli inchini e quella moldava della moglie !!!

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