DE SANCTIS 7 Incolpevole sui gol del Genoa, poco lavoro per lui, pronto a respingere il tiro di Immobile, ma l’impresa la compie su Bertolacci, deviando sulla traversa con un vero e proprio miracolo il tiro forte e ravvicinato dell’ex leccese. Una parata determinante che evita la capitolazione e costituisce una pietra fondamentale per la vittoria finale.

CAMPAGNARO 4,5 Distratto ad inizio gara, sbaglia qualche pallone di troppo, sino alla respinta goffa e corta (doveva e poteva comodamente deviare di testa fuori l’area di rigore) che consente al Genoa di arrivare al primo gol. Perde spesso l’attaccante da marcare ed anche la bussola. Mazzarri se ne accorge e quando manda in campo Mesto individua facilmente chi deve uscire. Giornata no per Campagnaro…capita..

CANNAVARO 6,5 Marca Immobile con l’ausilio di Gamberini e lo disinnesca spesso, nonostante il Ciro di Napoli disputi un’ottima gara e si dia un gran da fare da unica punta (regge da solo tutta la prima linea). Ottimi anticipi e chiusure, non sbaglia quasi nulla. Bravo a comandare la linea nella difesa a quattro, facendola salire e mettendo Immobile in fuorigioco sistematicamente.

GAMBERINI 6,5 Dalle sue parti si passa raramente o mai. Ottime chiusure, a volte spettacolari. Grinta, determinazione ed esperienza lo stanno consacrando come il miglior difensore degli azzurri. Aiuta Cannavaro a marcare Immobile e dà una grossa mano a Dossena , chiudendo in seconda battuta su Jankovic. Davvero pochi errori. Ottimo e arcigno marcatore.

MAGGIO 5 Non è in un periodo di grande forma, ma cerca di dare il suo contributo. Nel primo tempo vince il duello con Antonelli e si propone pericolosamente al cross, che gli riesce  stavolta in 3-4 occasioni. Solo a porta sguarnita si mangia l’ennesimo gol in questo periodo su assist di Cavani (ormai è una costante, di solito è bravo e li fa..ceva). Nella ripresa, da terzino destro nella difesa a quattro sbaglia parecchio e si perde Antonelli in occasione del secondo vantaggio rossoblù, tentenna in difesa e non spinge più.

MESTO 7 Entra al posto di Campagnaro e fa fare un figurone a Mazzarri, che stavolta ci indovina e azzecca il cambio in corso di gara. Si propone come ala destra e dopo 3 minuti va a segno da ex, senza esultare. Tiene bene la fascia e nel finale sforna uno dei suoi cross (al contrario di Maggio li sa fare), fornendo ad Hamsik un assist prezioso che Marek trasforma in “oro colato”con la sua crestolina. Veramente efficace questa volta !!!

BERAHMI 6 Nel primo tempo ringhia su tutti e tutto come al solito, anche se poco fa in fase di impostazione. Copre e raddoppia con efficacia. Ad inizio ripresa viene ammonito (per cumulo di falli…ne fa tanti a causa della sua eccessiva aggressività) e perde la sua “verve”, oltre alla partita col Milan (diffidato sarà squalificato). Stanco per il suo incessante pressing perde smalto e lucidità con il passare del tempo e commette qualche errore di troppo negli appoggi. Viene sostituito da Inler a 20 dal termine.

DZEMAILI 6 Anche lui a corrente alternata. Non riece ad imporsi in mezzo al campo, dove lotta, ma non è molto efficace in interdizione, lasciando spazi ai centrocampisti rossoblù. Cerca di proporsi in avanti con alterne fortune, ma non demorde ed è l’ultimo ad arrendersi, al 90° corre come fosse il 1° minuto. Alcune buone giocate per la squadra. Prova nel complesso sufficiente.

DOSSENA 6+ Scala spesso su Jankovic in difesa e lo disinnesca con facilità (di certo l’ala genoana non doveva essere molto in forma), si propone anche in attacco un paio di volte nella prima frazione, ma sbaglia le conclusioni. Partecipa alla vittoria finale, salvando miracolosamente su Immobile. la migliore partita di Dossena dall’inizio della stagione. Evidentemente giocare con continuità gli fa bene.

INLER 6,5 Entra negli ultimi minuti e cambia il volto alla gara. ma sarà tutto merito suo???…di certo ci mette impegno e geometrie, che nè Berhami, ne Dzemaili posseggono nel loro DNA. Contribuisce in maniera sostanziale alla vittoria finale.

HAMSIK 7 L’approccio alla gara è quello solito, quello che ci mostra dall’inizio della stagione. Leader in campo con Cavani, non disputa una partita eccellente sino ai minuti finali, sbagliando qualche passaggio di troppo e qualche assist che si sarebbe potuto rivelare decisivo. Le sua giocate sono alterne, alcune pregevoli, altre un pò meno. Nel finale sale in cattedra, offre l’assist vincente a Cavani per il 2-2, trovando il compagno con un passaggio filtrante eccezionale tra una selva di gambe e mette a segno un gol decisivo e spettacolare…. alla Hamsik, inserendosi in area e colpendo la palla in tuffo di testa sul bellissimo cross di Mesto. Una perla da tre punti !!! La sua grinta e la sua felicità dopo il gol dimostra quanta voglia di vincere abbia in corpo…di vincere col Napoli ovviamente!!!

PANDEV 5,5 Non in un periodo di forma eccelsa, viene preferito ad Insigne e si disimpegna bene nei primi minuti, tenendo palla e trovando qualche spunto interessante, con assist per i compagni che non si tramutano in passaggi vincenti veramente di poco. Dopo il gol subito, nel marasma generale ci perde anche lui. Prima inizia a sbagliare e poi si infortuna alla caviglia (per lui un paio di settimane di stop), forse aveva bisogno di un pò di riposo..ora, anche se forzato, potrebbe essere un buon momento per rifiatare. Di sicuro salterà il Milan.

CAVANI 7  Il Matadòr arriva alla gara con l’adrenalina a mille per il poker di Coppa, lo si vede dappertutto, sprizza energia da tutti pori, difende nella propria area di rigore, rincorre gli avversari, si propone a centrocampo e cerca l’assist e la finalizzazione. Troppa corsa e generosità lo penalizzano sotto porta e nel primo tempo sbaglia un paio di occasioni non da lui, sballando i tiri da ottima posizione. Si danna l’anima, rimprovera i compagni e cerca di scuoterli. Troppo elettrizzato, sembra una molla che scatta di continuo, ma alla fine ha sempre ragione lui, segna fa l’assist per Insigne e tanto altro. Encomiabile come sempre!!!

INSIGNE 7 Molto più in forma di Pandev, ma ancora dopo il macedone nelle gerarchie mazzarriane (non a torto). Cerca di far cambiare idea al tecnico con tocchi e giocate di alta scuola. Partecipa alla manovra e si sacrifica anche in ripegamento. Offre l’assist per Mesto in occasione del primo gol, dialoga con i compagni che è una meraviglia. Dà del tu al pallone (a Maradona piacerebbe vederlo giocare) e va al tiro pericolosamente in una paio di occasioni, facendo fare i miracoli a Frey, che gli leva il pallone dagli angoli, salvando le ragnatele. Segna il 4°gol della serata su assist di Cavani, un gol che si è meritato tutto. Bravo Lorenzinho, crescendo così diventerai un campione !!!